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PiErGy

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  1. Sì, ci sono anche in Italia (Sardegna e Sicilia incluse, secondo Faunaeur); hanno tendenze sinantropiche ma non sono molto comuni e non tollerano bene il freddo. E' comunque bene non liberare mai in giro degli insetti da pasto allevati, possono essere potenzialmente dannosi sia per l'uomo che per la biodiversità locale.
  2. Sì, in realtà la cosa è stata più complessa: avevo messo il maschio assieme a questa femmina qualche giorno fa ma non era successo nulla; cosa un po' insolita visto che la femmina era già allo scoperto e i due esemplari si erano avvicinati uno all'altro fino a sovrapporsi. Supponendo che la femmina non fosse recettiva, ho spostato il maschio nel terrario di una seconda femmina che ho e che però era rifugiata nella tana. Il maschio non si è accoppiato né ha iniziato alcun corteggiamento ma ha creato la spermweb e ha caricato i bulbi. Nonostante fosse maturo da più di una decina di giorni, insomma, non aveva ancora i pedipalpi carichi... Ma, fatto questo, nelle ore successive non ha comunque iniziato alcun corteggiamento e la femmina non è uscita dalla sua tana. L'ho rispostato nel contenitore della prima femmina, che era ancora allo scoperto, e dopo pochi minuti e una rapida tamburellata è iniziato l'accoppiamento.
  3. Questa la situazione attuale: ​ ​ La femmina ha ancorato più saldamente l'ovisacco all'amaca di seta e ha intelato maggiormente nei dintorni. Ha inoltre avvicinato il cocoon al cavetto riscaldante. Vi tengo aggiornati!
  4. Accoppiamento, avvenuto stasera e durato pochi minuti:​ ​
  5. Son frequenti su muretti, angoli e pareti sia all'interno che all'esterno delle abitazioni e del tutto innocui. Io lo rimetterei nel luogo di ritrovamento. Sì, ti ho risposto nell'altra discussione.
  6. Il genere è Enoplognatha: in Sicilia con quell'habitus è segnalata solo Enoplognatha mandibularis. Se ben ricordo l'avevi già rinvenuta in passato.
  7. PiErGy

    Auguri a Filippo

    Tantissimi auguri Filippo! E quando ci si rivede brindiamo come si deve!
  8. Qui ci sono grosse novità! Da una decina di giorni la femmina era molto più attiva, soprattutto di notte, tessendo abbondantemente tra le fessure e dietro le cortecce di sughero. Quattro giorni fa ha costruito, in qualche ora, una spessa sacca di seta; simile a quella utilizzata durante la muta, prometteva bene ma non me la sentivo di escludere che il ragno potesse davvero mutare: ​ L'altroieri, in serata, ho sorpreso la femmina deporre le uova su un lenzuolo di seta all'interno della sacca. Ho preferito lasciarla tranquilla ed aspettare un giorno prima di scattare qualche foto. Qui stringe l'ovisacco tra zampe e pedipalpi: ​ E ora dita incrociate! ​
  9. Sì, è un maschio di Callilepis. Sulla specie, non saprei dirti se si tratta di C. nocturna o di C. schuszteri, a livello di habitus mi sembrano molto simili.
  10. Grazie! Attualmente le botole degli esemplari sono ultimate e con la raggiera di fili molto evidente: ​ ​
  11. Grazie Dario! Secondo me però non la conferma. Credo sarà molto difficile fare osservazioni e studi in merito che eventualmente diano prove chiare e concrete... Ma, se non ci fosse stata almeno un po' di fluorescenza ai raggi UV, certamente avrei perso un po' di fiducia nell'ipotesi attrattiva durante le ore notturne. Diciamo che è un inizio. Non si può poi escludere che sia una semplice conseguenza connaturata alla colorazione blu: in fin dei conti la fluorescenza, sebbene ben percepibile, non è ad esempio intensa come quella dell'esoscheletro di uno scorpione.
  12. Ieri ho sperimentato la torcia UV su un esemplare. Questo il risultato: ​ ​ ​
  13. PiErGy

    Alvise auguri!

    Tanti auguri vecio!
  14. Ciao, è un Araneidae del genere Zygiella.
  15. L'ho cercata in negozi di accessori vari ma non l'ho trovata e allora l'ho presa online. Deve ancora arrivarmi, il periodo natalizio e le poste non vanno probabilmente molto d'accordo.
  16. Grazie, per ora la femmina adulta si comporta come al solito e non sembra minimamente gonfia. Sperem! Per Andricus: quanto misura adesso l'esemplare? Comunque ottimo che sei riuscito già a sessarlo, così puoi organizzarti con largo anticipo nel caso vorrai riprodurre questa specie. Foto di uno dei miei giovani alle prese con un buffalo worm: ​​ ​
  17. Grazie! Tra l'altro le tempistiche di recupero post-muta son state davvero rapide, poco fa l'esemplare ha catturato una neanide di Blaptica dubia (ancora bianca perché anch'essa fresca di muta: scelta appositamente perché più morbida e quindi appetibile); video della predazione: https://www.youtube.com/watch?v=bm9LTESlaDs Sono ora visibili, sebbene poco evidenti, i fili a raggiera attorno alla botola.
  18. Ho spostato gli esemplari in contenitori più grandi, eccone uno allo scoperto: ​ ​
  19. PiErGy

    Auguri al Prof. Tongi

    Tanti cari auguri Paolo!
  20. Vi documento la stabulazione e l'accrescimento di alcuni spiderlings di Liphistius, probabilmente Liphistius ornatus. Foto di due esemplari, sul centimetro di corpo, scattate il 15 luglio 2016: ​​ ​ Erano stabulati in piccoli contenitori in vetro con uno strato di 5 cm di fibra di cocco umida come substrato. La fibra di cocco attualmente non è più filacciosa come quella che si trovava in vendita anni fa e risulta facilmente scavabile dalla maggior parte dei ragni fossori e dei trapdoor spiders; questi Liphistius non han fatto eccezione e il giorno seguente avevano già approntato la botola. Decisi di aggiungere delle Trichorhina tomentosa... Nella mia idea dovevano agire nel substrato da pulitori ma sono state molto gradite come prede: I ragni si son dimostrati subito molto voraci, accettando prede di vario tipo (ho usato soprattutto neanidi di Blatta lateralis e Nauphoeta cinerea e larve di Tenebrio molitor e Alphitobius diaperinus): venivano rifiutate solo se di dimensioni eccessivamente grandi o se il ragno era sazio o in premuta. Il 30 dicembre ho deciso di spostarli poiché in trasparenza dal vetro dei barattoli notavo che erano cresciuti parecchio. Metà degli esemplari li ho trasferiti agilmente estraendo e "travasando" l'intero cunicolo dai vecchi barattoli ai nuovi contenitori e dando quindi pochissimo stress ai ragni. Due Liphistius ho dovuto però estrarli interamente perché sia la trapdoor che il tubo di seta si erano notevolmente danneggiati, rendendo impossibile l'utilizzo tal quale. Ho usato anche in questo caso fibra di cocco dell'IKEA. Ho comunque colto l'occasione per fare rapidamente alcune foto agli esemplari, notando come fossero effettivamente cresciuti molto rispetto alle mie aspettative; il primo l'ho immortalato su carta millimetrata prima di inserirlo nel nuovo terrario: ​ Il secondo esemplare mi ha dato maggiori problemi: tendeva infatti a restare avvinghiato alla tana e, mentre mi aiutavo con le dita per aprire meglio la sua sacca di seta e farlo uscire, si è arrampicato con uno scatto sulla mia mano: come non era facile fargli lasciare la presa dal suo rifugio, allo stesso modo è poi stato insolitamente poco pratico - ovviamente nell'ottica di essere delicato e non danneggiarlo - fargli lasciare la presa del mio dito a cui restava ancorato con le zampe e i pedipalpi. La cosa si è complicata perché nel mentre mi sono accorto che, oltre a questo comportamento tutt'altro che tipico, aveva il carapace in parte sollevato ed era quindi prossimo a mutare. Mi ero sincerato che non fossero freschi di muta o che stessero mutando guardandoli prima di spostarli, aiutato da una torcia, attraverso il vetro dei barattolini ma non ho potuto notare questo importante dettaglio. Ricordo che i ragni non vanno maneggiati ma, essendomelo ritrovato agganciato su un dito, prima di stabularlo nel terrario ho deciso di fargli una foto per documentare l'aspetto del cefalotorace: Al contrario di quanto successo nella mia precedente esperienza con un'altra specie di​ Liphistius, questa volta non sono purtroppo riuscito a documentare l'evento. La mattina del giorno seguente l'esemplare aveva terminato con successo l'intero processo di muta: ​ ​ Il pomeriggio del giorno successivo il ragno aveva già scavato ed era sparito nel suo rifugio, sebbene manchino ancora i fili a raggiera attorno alla botola: Vi aggiornerò con altri dettagli, foto e video
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