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Theraphosa stirmi - REPORT RIPRODUZIONE-


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Femmina #1 mutata da 2 mesi, tenuta fresca e con umidità alta. Maschio #1abbastanza vecchio (RH 6/2017) Il maschio si è presentato subito spavaldo ma ha dovuto vibrare e tamburellare un po' per far uscire la femmina dalla tana. Ha voluto approcciarsi 3 volte, 2 inserimenti...al terzo la femmina sembrava "stufa" e non usciva più dalla tana, lui si è allontanato lentamente. Femmina ricettivissima e per nulla, aggressiva.

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Buon segno!

4 ore fa, lucapappo ha scritto:

in cerca di cibo forse?

Certamente condizione necessaria per una bella "gestazione" è l'abbondanza di cibo, pre e post accoppiamento. é quindi assai plausibile che abbia più interesse a nutrirsi (in generale) dopo un accoppiamento, specie se il maschio non è stato consumato

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Be Luca tu sei navigato, pensa se si mantenessero tutti i parametri corretti etc. ma la femmina prima di accoppiarsi non è ben nutrita (bada, non intendo sovralimentata), la situazione cambia. 😁

In fondo il cibarsi del maschio dopo un accoppiamento garantisce (in parte) un pasto sostanzioso.

Vero è però che con le accortezze del caso è molto facile salvare il maschio in ogni caso.

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In ogni caso in natura nei Terafosidi capita raramente che la femmina consumi il maschio. Io ho sempre attribuito questa attitudine in cattività al non adattamento a questa vita per l'appunto. D'altro canto, io non ho mai osservato cannibalismo in certe specie con cui avevo preso una certa dimestichezza di riproduzione  (Ctenidae inclusi).

Come dice saggiamente anche il Foelix, il cannibalismo post accoppiamento nei ragni è più raro di quello che si pensa. 

Badate che non sto parlando di PREaccoppiamento... quella è un'altra storia :P 

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  • lucapappo changed the title to Theraphosa stirmi - REPORT RIPRODUZIONE-

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    • By erfibeto
      Buongiorno tutti,
      circa due settimane fa ho catturato un'hogna radiata femmina adulta vicino ad Asti, Piemonte. Io vivo in svizzera dove non vi sono hogne radiate, ma volevo provare quest'anno ad osservare lo sviluppo dalle uova, a sling fino agli esemplari adulti. Il mio obbiettivo era quindi catturare almeno un maschio e una femmina, tuttavia non sono riuscito a trovare nessun esemplare maschio durante la mia vacanza e sono quindi tornato a casa con solo la femmina. L'addome era molto gonfio, e visto che era già estate inoltrata speravo che fosse già stata fecondata. Le ho costruito un terrario adeguato, abbastanza spazioso, con un buon riparo. Qualche giorno fa ha incominciato a comportarsi in modo strano, è andata in un angolo del terrario ed ha scavato un grande buco, che ha circondato con un muro di terra tipo un vulcano. Ci si è messa dentro e non l'ho più vista uscirne. sono sicuro che non sia una licosa tarantula, e il riparo che si è costruita non è affatto simile a quelli di questa specie. 



      Pensavo che questa specie fosse errante, o al massimo si servisse di ripari come quello che le ho offerto sotto una roccia. Questo comportamento è normale? forse è correlato a ciò che è successo dopo. 
      Un giorno dopo, ha prodotto un ovisacco ma strano, molto raggrinzito e per niente tondeggiante. Cosa può significare? Le uova sono sterili? è vuoto? Non ho trovato informazioni su tale fenomeno. e ciò che è successo dopo è ancora più strano: al posto di fare ciò ch'egli esemplari della sua specie fanno, ovvero portare in giro l'ovisacco attaccato sotto l'addome, lei si è limitata a starci rannicchiata sopra. Oggi poi ho trovato l'ovisacco abbandonato al centro del terrario, lei sempre nel buco. accetta cibo. Può essere una conseguenza della vita in cattività? E cosa dovrei fare con l'ovisacco?



      Ecco due foto dell'ovisacco raggrinzito abbandonato nel terrario.
       Grazie a chi saprà informarmi e fugare i miei dubbi.
      erfibeto 
    • By lucapappo
      Theraphosa blondi
      Dopo il fallimento dell anno scorso qui non si molla.
      p.s. le foto sono dell anno scorso ma almeno sono carine per un report (speriamo)
      Foto 1 maschio maturo
      Foto 2 accoppiamento in atto

    • By lucapappo
      Theraphosa stirmi
      Famiglia: Theraphosidae
      Sottofamiglia: Theraphosinae
      Nome scientifico: Theraphosa stirmi (Rudloff & Weinmann, 2010)
      Nome comune: Burgundy goliath bird eater
      Distribuzione: Guyana, Brasile
      Attitudine: Terricola opportunista
      Habitat: Foresta/Sottobosco umido. Theraphosa stirmi è solita scegliere la propria tana in grossi anfratti come buche, grossi legni o radici. Altrimenti, sfrutta tane abbandonate da altri animali adeguatamente adattate alle loro esigenze.

      Fotografia dell’habitat tipico di questa migale. Presa da:  http://www.flegt.org/news/content/viewItem/revision-of-guyana-s-national-forestry-policy-statement-and-national-forest-plan/11-10-2016/48
      Aggressività: Theraphosa stirmi è una migale molto aggressiva. La loro prima arma di difesa sono i peli urticanti che verranno abbondantemente scalciati con l’ultimo paio di zampe sfregando l’opistosoma, successivamente assumerà la classica posizione intimidatoria (display) alzando le zampe anteriori mostrando e muovendo le enormi zanne. Questa specie è anche nota per il fatto che è facile sentire i suoni emessi dagli apparati stridulatori. Su una scala da 1 a 10 viene collocata a 8 ed è quindi sconsigliata ad un neofita (anche per la sua capacità di compiere scatti repentini).

      Fotografia del tipico display di Theraphosa stirmi.
      Rapidità di crescita: Medio/veloce (dovuta anche alle già notevoli dimensioni degli spiderlings, il cui legspan si aggiro intorno ai 3cm). I tempi di maturazione sono indicativamente di 5 anni per le femmine e di 4 per i maschi.
      Descrizione: Theraphosa stirmi è molto apprezzato in terraristica per le notevoli dimensioni, che possono superare tranquillamente i 25cm di legspan. Presenta una colorazione color nocciola uniforme su tutto il corpo, più chiara della sorella Theraphosa blondi dalla quale è facilmente distinguibile per l’assenza di peluria sulle patelle.
      Allevamento: Per allevare Theraphosa stirmi occorre un terrario più grande della media a cui siamo abituati. Può andare bene una vasca da almeno 20 litri (o in alternativa un cubo di almeno 40x40x40 cm3) allestita per migali con attitudini terricole con abbondante substrato. Verrà poi posizionata una grossa tana a mezzaluna dove stazionerà per la maggior parte del tempo. Il range di temperatura ideale è tra i 18°C (inverno) e i 25°C gradi (estate). Resistono bene fino ai 28/30 °C poi iniziano a mostrarsi irrequiete tentando di evadere dal terrario in cerca di refrigerio. È consigliato mantenere un alto tasso di umidità , 80/90%.
       
      Alimentazione: Theraphosa stirmi in natura si nutre principalmente di invertebrati ma non disdegna anche piccoli vertebrati. Nelle fasi iniziali di crescita accetta ogni tipo di preda delle adeguate dimensioni.  Allo stadio adulto si possono somministrare grosse blatte (come Gromphadorhina portentosa) con cadenza mensile. Saltuariamente si può somministrare anche carne cruda che andrà posizionata sul substrato e che verrà consumata successivamente senza problemi. Se, invece, non dovesse essere consumata andrà rimossa per evitare la formazione di muffe.  
      Curiosità: Il genere Theraphosa sp., nel periodo precedente all’ecdisi, tende a coprire interamente il substrato con una quantità molto abbondante di peli urticanti, a tal riguardo bisogna prestare molta attenzione alla rimozione dell’esuvia essendo (i peli) molto volatili.
       

      In questa fotografia si può vedere l’abbondante strato di peli urticanti posizionati intorno alla migale dall’animale stesso durante le prime fasi dell’ecdisi.
       
      Accoppiamento e riproduzione: Solitamente sarebbe meglio accoppiarla tra settembre e novembre a temperature casalinghe per poi avere le deposizioni a inizio estate. Tipicamente i maschi maturi raggiungono il legspan delle femmine. Non si sottolineano particolari avversioni all’accoppiamento da parte delle femmine. Gli ovisacchi contengono all’incirca 100 uova, ma i numeri possono essere tranquillamente più alti.
      Date sulle deposizioni e schiuse:
      Prima schiusa:
      Accoppiamento 09/2018
      Deposizione 07/2019
      Secondo stadio larvale L2 08/2019
      Prima muta 11/2019
       
      Seconda schiusa:
      Accoppiamento 11/2019
      Deposizione 07-08/2020
      Secondo stadio larvale L2 09/2020
      Prima muta (11/2020)
       
      Accoppiamento:
      L’accoppiamento, se ben gestito con sincronizzazione delle mute di entrambi gli esemplari, risulta sempre molto tranquillo. Le femmine devono essere comunque sempre ben alimentate. Durante la fase di corteggiamento vedremo il maschio vibrare e grattare il substrato con i pedipalpi, successivamente la femmina tamburellerà insistentemente sul terreno in risposta. Il tamburellamento da parte della femmina continuerà anche durante l’approccio (come in foto) e fino all’inserimento dei bulbi da parte del maschio.
       

       
      Preparazione dell’ovisacco:
      Dopo ben quasi 10 mesi ha avuto inizio la prima deposizione. Se viene fornito un set up adeguato l’entrata della tana verrà completamente sbarrata per evitare intrusioni da parte di elementi esterni come sporcizia, predatori o comunque ospiti indesiderati.  La chiusura della tana e la preparazione dell’ovisacco va fatto coincidere con il graduale abbassamento dell’umidità del terreno e l’innalzarsi delle temperature.


      In questa foto la tipica sbarratura della tana pre deposizione.
      Ovisacco:
      In questo caso, l’ovisacco è stato prelevato e aperto manualmente dopo  5 settimane dalla deposizione, a temperature costanti la presenza di larve di secondo stadio era di oltre il 90%. All’interno sono stati contati un totale di 130+ esemplari.

      Sling:
      Una volta raggiunga la prima muta (1fh) gli sling risultano molto tolleranti tra di loro, anche se comunque è sempre preferibile dividerli dopo pochi giorni dalla muta.
       

      Questa fotografia è stata fatta da Riccardo Cavalcante, che ha acconsentito ad una sua pubblicazione.
       
       
       
       
    • By lucapappo
      Temperature casalinghe, umidità tenuta per un un mesetto molto alta. Lui incerto nonostante lei tamburellava.  Una cosa che ho notato è che lei ha iniziato a tamburellare dopo che lui appoggiava delicatamente i pedipalpi sul terreno nonostante non creasse nessuna vibrazione.  Ora tempo al tempo 👍🤟👍🤟


    • By lucapappo
      Maschio preso già maturo a metà 2018, accoppiati, cocoon deposto ma contamitato all'interno con della torba evidentemente caduta dentro alla conca durante la deposizione.

      Riaccoppiati post muta della femmina a fine settembre 2020
      Deposizione 12/02/2020
       
       
      Notare i colori totalmente diversi della femmina causati dalla differenza di umidità del terrario. Nel 2018 aveva mutato in un ambiente relativamente secco, nel 2020 la muta è stata effettuata su un substrato molto umido.
      Attendo l'apertura per l'esito
       
      p.s. Questo maschio in totale avrà portato a termine una decina di accoppiamenti fino ad oggi e risulta ancora molto attivo.
      2020

      2018

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