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Il veleno dei ragni può provocare reazioni anafilattiche ed eventuale shock?


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Sui famigerati social si parla spesso della velenosità dei ragni e qualcuno afferma che tutti i ragni sono potenzialmente pericolosi se il soggetto morso ha un'allergia specifica o sviluppa una reazione anafilattica.

 

La cosa mi lascia perplesso perché, in alcuni anni di frequentazione dell'ambiente aracnologico, non ho mai sentito parlare di shock anafilattico causato dal veleno di un ragno.

 

Viceversa è abbastanza frequente sentir parlare di casi di shock anafilattico provocato dalla puntura di imenotteri, specialmente di quelli sociali (api, vespe e calabroni). Anche un'oculista di mia conoscenza morì per la puntura di un'ape.

 

Analogamente non ho mai sentito parlare di reazioni anafilattiche alla puntura di Reduviidae, Notonectidae, Asilidae, Tabanidae e altri insetti che iniettano il veleno con l'apparato boccale.

 

Qualcuno ne sa di più? Sembra che le reazioni anafilattiche siano più probabili se il veleno contiene proteine dalla molecola grande, che somiglia di più ad un virus, ad un batterio o a un protozoo, ma forse sono criteri inattendibili.

 

La mia domanda è se è vero che il veleno dei ragni di solito non provoca reazioni anafilattiche.

Se è vero, da cosa potrebbe dipendere?

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Non sono un esperto di veleni. Però non sottovaluterei il comportamento etologico della questione.

 

Se ci pensi Luigi sono pochissimi i ragni che iniettano veleno veramente durante un morso. Come sappiamo tutti i ragni usano il veleno per la caccia e per difendersi preferiscono usare dry bites. Molti altri insetti (come api e vespe) usano il veleno esclusivamente per la difesa quindi ne iniettano maggiori quantità.

 

Ma poi non si ritorna sempre allo stesso punto, ovvero capire effettivamente se si è stati morsi da un ragno o meno? Magari se si va a spulciare qualcosa nei report si scopre che le volte che si è morti per il ragno la morte è stata causata proprio da uno shock anafilattico.

 

La questione sulle dimensioni del veleno è comunque molto interessante e deve essere approfondita. Mi daresti qualche riferimento in merito?

 

Considera poi che il veleno dei ragni (a causa del punto 1) potrebbe essere molto più complesso rispetto al veleno degli imenotteri e simili... ci vuole @@Henry in queste situazioni :)

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E' un argomento interessante perchè, come dice Luigi, molti hanno paura di shock anafilattico.

Ed è anche vero che se un determinato veleno è propenso a causare reazioni sistemiche così grandi deve necessariamente essere legato a quelche sua peculiarità molecolare. Ma non è il mio campo

 

Ho contattato il centro antiveleni e sono certo che con le loro chiare risposte potremo redigere un articoletto divulgativo sulla tematica.

Che ne dite?

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Molto interessante questo argomento,

Secondo me c'è da dire per prima cosa che le punture di imenottero ad esempio, sono molto più frequenti di quelle dei ragni oltre che per come ha già detto gaborri molto spesso il veleno nemmeno viene inoculato quando mordono per difendersi o comunque in minima parte.

 

Detto questo anche io non sono molto informato a riguardo, tempo fa fra l'altro avevo trovato un libro della Springer che ho molto desiderato e che parla di evoluzione degli animali velenosi (venomous, non poisonous ;)), l'unico problema è che come tutti i libri della Springer è inarrivabile economicamente, probabilmente potrebbe essere un volume utile alla comprensione di questo tipo di domande.

 

Per quanto riguarda invece la correlazione caratteristiche molecolari/probabilità di allergia forse bisogna cercare tra pubbicazioni di immunologia generale, non necessariamente legate ai veleni.

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Contatta pure Carletto.

Comunque secondo me come dice Gabo i morsi raramente sono con rilascio di veleno. Questo quindi già è causa di una casistica ridotta. Se si va a considerare anche la ridotta possibilità di shock anafilattico, le probabilità sono davvero molto rare. Comunque interessante osservazione di Luigi @@elleelle

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senza tralasciare che una buona fetta, ha un apparato incapace di attraversare strati di pelle necessari per un eventuale rilascio adeguato, molti sono (appunto) dry bites. Se si parla di allevamento - benché abbia conosciuto degli avventurieri - chi è allergico alle vespe fa bene a star lontano a prescindere dagli aracnidi. Io ho smesso per motivi non dissimili: passione si, ma anche testa più che paura.

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In teoria qualsiasi veleno, anche uno poco potente con alto valore di LD50, può dare reazione allergica, così come determinati farmaci ed alimenti. Non dipende quindi tanto dal veleno in sé, ma dal soggetto punto/morso che ha una reazione di ipersensibilità.

 

Ad ogni modo, solo al secondo contatto col veleno può scatenarsi lo shock anafilattico, per cui risulta molto più facile venire punti due volte nell'arco della vita da un'ape o da una vespa, che non da una particolare specie di ragno.

 

Le morti per morso di ragno (o puntura di scorpione) generalmente sopraggiungono dopo alcune ore dal contatto col veleno e non dopo pochi minuti, come nel caso delle reazioni allergiche per puntura di imenottero.

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  Il 23/10/2017 at 15:27, 00xyz00 ha scritto:

E' un argomento interessante perchè, come dice Luigi, molti hanno paura di shock anafilattico.

Ed è anche vero che se un determinato veleno è propenso a causare reazioni sistemiche così grandi deve necessariamente essere legato a quelche sua peculiarità molecolare. Ma non è il mio campo

 

Ho contattato il centro antiveleni e sono certo che con le loro chiare risposte potremo redigere un articoletto divulgativo sulla tematica.

Che ne dite?

 

Assolutamente si, fare un po' di chiarezza su un argomento simile è importante, oltre che interessante! ;)

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