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Documento con qualche foto la riproduzione di Pterinochilus lugardi; va detto che ho dei dubbi sul fatto la specie sia effettivamente P. lugardi, i miei esemplari han tutti dei riflessi dorati piuttosto marcati e insoliti. Potrebbe comunque essere semplice variabilità.

 

 

Accoppiamento, 1 febbraio 2017.

E' avvenuto senza problemi ed è durato una decina di minuti.

 

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Ovisacco, deposto in superficie, 31 maggio 2017.

Inizialmente la femmina dopo averlo deposto non sembrava prestarci molte cure, in seguito ha iniziato a sostare costantemente sopra l'ovisacco.

 

2017_08_03-13_58_04_ef5ae.jpg

 

Larve, 29 giugno 2017.

Sono fuoriuscite le larve dall'ovisacco, alcune si sono ammassate in piccoli gruppi, altre vagavano nel terrario: in totale 37 esemplari. La femmina era pressoché indifferente, tranne per un'attitudine leggermente difensiva quando ho scattato le foto: si è avvicinata lentamente alzando zampe anteriori e pedipalpi ma non ha tentato di mordere.

 

2017_08_03-14_02_45_55e62.jpg

 

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Spiderling in vena di disperdersi, 17 luglio 2017:

 

2017_08_03-14_03_43_1adca.jpg

 

La temperatura è oscillata dai 24-25° del mese di febbraio fino ai 27-28° di giugno-luglio. Non ho misurato l'umidità: il substrato è stato bagnato poco prima della deposizione e poi mantenuto leggermente umido solo nel lato opposto a dove si trovava l'ovisacco.

 

Lascio a Federica l'inserimento di qualche bella foto degli spiderling ;)

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in effetti è molto chiaro come Pterinochilus lugardi...

 

comunque se sono quelli che ti diedi io sono loro, sono figli di una P. lugardi 100%

 

grande piergy!!! :)

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Grazie!

 

No Gabri, questi erano spiderling nati dalle riproduzioni di MattiaPof. E dovrebbero anche questi essere P. lugardi, ho visto le foto delle madri di questi esemplari e hanno una colorazione più "canonica". Mattia mi ha detto che anche la spermateca tornerebbe. Cercando sul web la maggior parte delle foto ritrae esemplari grigiastri, pochi sono di colore così giallastro-dorato e con quel pattern scuro sul prosoma; in molti mi han comunque detto che per essere dei P. lugardi gli sembrano strani.

Le opzioni che mi vengono in mente sono 3:

1. La colorazione varia e cambia sensibilmente durante lo sviluppo e l'accrescimento (cosa che tra l'altro Mattia mi aveva accennato ma non so in che misura ciò avvenga).

2. Ci sono varietà cromatiche differenti come per altre specie dello stesso genere (P. murinus ad esempio). Questa ipotesi non necessariamente esclude la 1.

3. Si tratta di una specie diversa seppur molto simile a livello morfologico. Alcune specie di Harpactira son molto somiglianti, ad esempio.

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Cerco di dare il mio contributo per trovare il bandolo della matassa.

 

Gli esemplari egregiamente riprodotti da Piergiorgio provengono da due differenti esemplari accoppiati con il medesimo maschio. Premetto che in totale gli esemplari in mio possesso sono stati 7, di cui 1 femmina (aimé) WC e 2 femmine CB nonché 4 maschi (3 di questi provenienti dallo stesso cocoon, probabilmente il medesimo delle 2 femmine se dovessi fidarmi di chi me l'ha vendute <_< )

 

La riproduzione è avvenuta tra uno dei 3 "fratelli", una delle femmine CB e la WC. I restanti 2 maschi e l'altra femmina non riprodotta sono conservati sotto alcool. la femmina WC è morta (presumo di vecchiaia date le imponenti dimensioni) ma non ho potuto conservarla se non "essiccata" cosi come il maschio che è perito con l'ultimo piacevole incontro.

 

L'esatta provenienza della femmina WC purtroppo non è nota. La differenza cromatica tra WC e CB (continuo cosi per non far confusione) è stata da subito notevole, soprattutto per quanto riguarda la colorazione del cefalotorace con un patter nero più marcato e scuro in CB e più grigio e "sfuocato" in WC. Come diceva Pier ho notato, seppur molto lentamente, una progressiva tendenza al grigio man mano che la femmina aumenta di dimensioni; non nego però che possano essere impressioni che lasciano il tempo che trovano (e tra l'altro non posso neppure fornire un confronto fotografico tra i vari stadi) dato che l'ultima femmina CB ancora in vita (quella riprodotta) non ha ancora perfettamente la stessa colorazione della WC ne tanto meno le stesse dimensioni.

 

Femmina WC

2017_08_05-17_47_48_92fd6.jpg

Femmina CB "gravida"

2017_08_05-17_48_39_1ab16.jpg

Femmina CB "ora"

 

2017_08_05-17_49_10_815fa.jpg

Aggiungo anche le foto del maschio usato per la riproduzione

 

2017_08_05-17_53_19_e0375.jpg

​​

2017_08_05-17_53_19_e136e.jpg

 

Ora, basandomi sui lavori di Gallon (2002) dalle chiavi che fornisce possiamo affermare che si tratti di Pterinochilus spp.: dalle lunghe setae dei cheliceri, dalla morfologia delle prime due gambe e dei palpi.

2017_08_05-18_02_42_24f89.jpg

 

 

Carattere distintivo che discrimina P. lugardi dal resto di Pterinochilus spp. ad eccezione di P. vorax e P. simoni è la caratteristica forma della spermateca, con la presenza di lobi terminali verso l'esterno:

2017_08_05-18_14_20_08c05.jpg

2017_08_05-18_14_32_634ff.jpg

A sua volta "Both sexes of P. lugardi are separated from P. simoni by the absence of a longitudinal line of stiffened setae on the prolateral face of the palpal trochanter"

 

P. simoni

2018_04_01-13_09_06_526f6.jpg

 

P. lugardi

 

2018_04_01-13_09_27_36786.jpg

 

 

2018_04_01-13_21_32_9b2f0.jpg

Mentre per discernere tra le femmine di P. lugardi e P. vorax è necessario confrontare la dimensione ed il tipo di scopula dei cheliceri:

P. vorax

2017_08_05-18_33_12_dc7c1.jpg

P. lugardi

 

2017_08_05-18_33_41_0649a.jpg

 

2017_08_05-19_30_00_24b24.jpg

 

​Per quanto concerne invece la differenza tra i maschi di P. lugardi e P. vorax provvederò a fornire le foto appena mi sarà possibile l'uso dello stereomicroscopio (comprese misure ed una foto della spermateca più chiara). è comunque apprezzabile nell'ultima foto del maschio la tipica morfologia del metatarso sulla prima gamba.

Per quanto riguarda in fine la questione cromatica a mio avviso potrebbe benissimo trattarsi di lievi variazioni interne alla Specie, essendo distribuita in un areale abbastanza considerevole. Variazioni già note all'interno del Genere come del caso di P. murinus sono abbastanza palesi e marcate.

Sempre Gallon (2008) in un altro lavoro assimila Harpactirella flavipilosa a P. lugardi. Nel lavoro di Lawrence (1936) si può leggere come la colorazione sia descritta più giallina che "pale grey": "Colour. Carapace and appendages yellow, abdomen light brown above
with some darker chevron markings, yellow below. Carapace, legs and abdo-
men covered with yellow hairs."


Purtroppo la qualità delle foto non è altissima, cercherò di portare qualche dato in più :P

 

Referenze

 

Gallon, R. C. (2002). Revision of the African genera Pterinochilus and Eucratoscelus (Araneae, Theraphosidae, Harpactirinae) with description of two new genera. Bulletin of the British Arachnological Society 12: 201-232.

 

Gallon, R. C. (2008). On some poorly known African Harpactirinae, with notes on Avicuscodra arabica Strand, 1908 and Scodra pachypoda Strand, 1908 (Araneae, Theraphosidae). Bulletin of the British Arachnological Society 14: 232-246.

 

Lawrence, R. F. (1936). Scientific results of the Vernay-Lang Kalahari Expedition, March to September 1930. Spiders (Ctenizidae excepted). Annals of the Transvaal Museum 17: 145-158.

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