elleelle Posted August 19, 2019 Report Share Posted August 19, 2019 Foto fatte in terrario. Purtroppo non sono di grande qualità perché la luce non era buona, e, d'altra parte, non volevo stressare il ragno muovendo il terrario o sparandogli il flash. Fase 1: Il ragno stende un tappeto circolare di ragnatela sul terreno, e realizza un bordo sopraelevato che lo fa somigliare ad un portauovo. Fase 2: Depone le uova dentro questo cratere di ragnatela. Questa foto è particolarmente brutta perché, per riprenderlo di profilo, l'ho dovuto fotografare attraverso la parete di vetro del terrario. Fase 3: Il ragno riveste le uova di uno spesso strato di ragnatela formando in disco circolare uguale a quello che sta sotto Fase 4: Quando lo strato del disco superiore è sufficientemente spesso il ragno stacca e solleva i bordi dal terreno con i cheliceri, girando tutto intorno e eliminando accuratamente i sassolini rimasti attaccati Fase 5: Il ragno ripiega i bordi del doppio disco ripieno di uova e li fissa con altra ragnatela tenendo il sacco tra le zampe mentre si è rizzato in punta di piedi, e facendolo ruotare con i palpi. Fase 6: quando il sacco risulta quasi sferico e ben rivestito di altra ragnatela, il ragno se lo appende alle filiere. Il tutto è durato un po' più di un'ora. Se uno si chiede chi ha inventato i ravioli, tanto per cambiare, sono stati i ragni. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Paolina Posted August 20, 2019 Report Share Posted August 20, 2019 Fantastico!!! W le mamme ❤ e pure i ravioli 🤭 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Darko Posted August 20, 2019 Report Share Posted August 20, 2019 Bellissimo reportage! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Trollone Posted August 20, 2019 Report Share Posted August 20, 2019 Aggiungo qualche foto (di qualità purtroppo minore) circa la mia esperienza dell’anno scorso. Qui è dopo la chiusura dell’ovisacco Il ragno scava una buca e crea questa sorta di “trincea” aiutandosi coi cheliceri. Per cause a me ignote, l’ovisacco si stacca e il ragno se lo trascina appresso coi cheliceri. Alla fine, essendo passato un mesetto buono da quando aveva fatto l’ovisacco, lo prendo (senza neanche tante difficoltà, in quanto spesso lo lasciava a terra incustodito) e lo apro constatando che era pieno di uova sterili. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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