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Morso da ragno in Sardegna: turista/sub è in condizioni molto gravi


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Sono improvvisamente precipitate nella notte le condizioni di salute del sub romano, Alessandro Candido di 38 anni, che era stato tratto in salvo martedì nella zona di Orosei. Una crisi renale e una epatica hanno reso necessario il suo trasferimento presso il centro trapianti dell’ospedale di Cagliari dove ora lotta per sopravvivere.

Nei pochi momenti di lucidità il malcapitato subacqueo ha cercato di dare qualche spiegazione sull’accaduto. Candido ha riferito di essere stato colto da malore già in acqua, di essere riuscito a raggiungere a fatica la scogliera e di essere svenuto una prima volta. Riavutosi, era riuscito a risalire la scoscesa parete rocciosa, inoltrandosi nella vegetazione per cercare aiuto ma era caduto tra i cespugli. Nonostante avesse le gambe fasciate dal neoprene della muta aveva sentito dei forti dolori alle gambe, come delle punture, per poi svenire nuovamente. Si è risvegliato solo dopo alcune ore, ritrovandosi in uno stato di generale torpore. Ed è a questo punto del racconto che i medici hanno iniziato a pensare a qualche insetto velenoso, non essendo presenti serpenti pericolosi nell’isola.

Prende corpo l’ipotesi che tra i segni riscontrati sulle gambe del ragazzo, oltre alle escoriazioni dovute all’urto con gli scogli, siano presenti dei morsi che gli specialisti attribuiscono o ad una malmignatta – un pericoloso ragno definito la “vedova nera del Mediterraneo” che in Sardegna è conosciuto come “S’Arza” o “Argia” – ma non è da scartare nemmeno l’ipotesi che possa essere stato punto da una “mutilla”, un imenottero altrettanto pericoloso che instilla con i suoi pungiglioni un veleno che può anche essere letale per l’uomo. L’entomologo di fama internazionale, il prof. Pietro Luciano, interpellato sulla questione, nutre qualche dubbio sulla compatibilità del quadro clinico con gli effetti delle punture di questi due insetti, ma non esclude che delle condizioni fisiche già fortemente debilitate a seguito della disavventura in mare, possano aver aggravato molto la situazione.

 

fonte: http://www.apneamagazine.com/pescasub-sardegna-ritrovato-sano-e-salvo-il-sub-disperso-a-orosei-21783

 

 

altre fonti:

 

http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2015/05/07/news/morso-da-un-ragno-velenoso-sub-in-gravi-condizioni-1.11373814

 

http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2015/05/07/morso_da_un_ragno_velenoso_e_in_rianimazione_al_brotzu-6-418018.html

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Che ne pensi Diana? Mi manca all'appello anche il professor Luciano, ma probabilmente questa è una mia mancanza... Dove teneva stivata la muta il ragazzo ?( il malcapitato ha l'età mia quindi è ragazzo e a lui e famigliari vanno tutti i migliori auspici!!) :blush:

 

 

P.S. Vedi di venire a Longarone! :sisi:

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Per me sono stati gli alieni che, vedendolo troppo vicino alla navicella spaziale subacquea, l'hanno irradiato alle gambe con un fascio di positroni veleniferi....

 

Ovviamente mi spiace per il malcapitato ma dare la colpa a un ragno mi pare proprio incredibile.

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Per quanto non sia assolutamente esperto fatico ad immaginere i cheliceri di Latrodectus tredecimguttatus che perforano una muta da sub... :mah:

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Anche a me l'ipotesi della malmignatta sembra molto improbabile. Tra l'altro non le ho mai trovate vicino al mare.

Impossibile, chiaramente, che i cheliceri perforino la muta da sub. Bisognerebbe sapere se le "punture erano coperte dalla muta o no.

Anche improbabile che le disgrazie arrivino tutte insieme ....

La mutilla ha una puntura dolorosa, ma non mi risulta che sia pericolosa.

 

Speriamo che questa storia non scateni la caccia alla malmignatta .....

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Visto che i fattori potrebbero essere moltissimi, io non capisco perche si debba tentare, senza indizi, di incolpare un animale solo perchè è noto essere potenzialmente pericoloso o fastidioso.

Potrei capire se si fosse trovato un ragno chiacciato dentro la muta, un aculeo di qualcosa al centro di un edema, una spina di tracina ancora conficcata nella gamba, strie arrossate sulla pelle esposta che possano far pensare al contatto con una medusa.... ma se non ci sono indizi perche scomodare Latrodectus tredecimguttatus?

 

Io dico "la cipolla".

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colpa del polivinlcloruro: la cipolla... cit memorabile.

Per quanto riguarda la vicenda, fa parte delle mille che accadono inspiegabilmente alle quali (alieni e non) vengono attribuiti colpevoli misteriosi.

Se non c'è un po' di mistero non si vende la notizia. :)

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fonte: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2015/05/08/ansa-focus-vedova-nera-nostrana-nessun-allarme-in-sardegna_e0fea400-bcd7-49d9-b558-23a4bbfef501.html

 

Aggiornamento:

Sono in lento miglioramento, ma rimane confermata la prognosi riservata, le condizioni di salute di Alessandro Candido, il sub romano di 38 anni ricoverato all'ospedale Brotzu di Cagliari per una grave insufficienza epatica di cui ancora non si conoscono le cause esatte. Si sospetta il morso di un ragno, la malmignatta o vedova nera mediterranea, che il turista potrebbe aver calpestato una volta riemerso dalle acque del golfo di Orosei. [...]

Non c'è la certezza matematica che si tratti del ragno velenoso, fanno sapere i medici cagliaritani, ma i sintomi mostrati dal paziente sono coerenti con le tossine di questa specie. Saranno gli esami tossicologici, ancora non effettuati, a chiarire ogni dubbio: la priorità, sottolineano ancora dall'ospedale, è quella di stabilizzare il paziente, che era a rischio di un trapianto di fegato, prima di procedere con altri accertamenti clinici. [...]

Gli esperti mettono, però, fin da ora le mani avanti. "Non c'è nessuna connessione tra il morso della malmignatta e i problemi epatici". Ad escluderlo, parlando con l'ANSA, è Roberto Pantaleoni, professore di Entomologia agraria al Dipartimento di Protezione delle piante dell'Università di Sassari e responsabile dell'Istituto per lo Studio degli ecosistemi della sede sassarese del CNR. [...]

 

fonte: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2015/05/08/ansa-focus-vedova-nera-nostrana-nessun-allarme-in-sardegna_e0fea400-bcd7-49d9-b558-23a4bbfef501.html

 

 

Che ne pensi Diana?

 

Prima di tutto mi dispiace per la disavventura capitata a questo ragazzo. Riassumendo: si è sentito male in acqua durante l'immersione, quindi è riemerso, si è trascinato a riva e lì è svenuto, rimanendo fra i cespugli per molte ore. Per fortuna il suo compagno di immersione, non vedendolo tornare, ha fatto subito partire la macchina delle ricerche; un gruppo di vigili del fuoco lo ha trovato e portato in ospedale.

Leggendo il racconto di questa sequenza di eventi a me appare un po' stiracchiata l'ipotesi di un morso di ragno sulla riva, e personalmente credo che si sia parlato di malmignatta solo perché in quelle zone geografiche esiste un bias culturale che associa immediatamente il concetto di "svenuto tra i cespugli" alla causa "Latrodectus, argia".

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Purtoppo il mare è molto più pericoloso di numerosissimi artropodi.. In immersione ci si può sentire male per tanti motivo, spero di cuore che la vicenda abbia un lieto fine!!!

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