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Osservazioni su Eresus walckenaeri (Brullé, 1832)


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Partiamo da una piccola descrizione.

Eresus walckenaeri (Brullé, 1832) ha habitus tipico del genere Eresus, con maschi colorati di rosso e di piccole dimensioni e femmine piu grandi e generalmente nere. Queste però, a differenza delle altre specie europee, possono raggiungere dimensioni ragguardevoli, vicino ai 40mm di corpo. Da giovani si presentano nere con addome fortemente punteggiato di bianco. Da adulte invece la livrea cambia in un nero profondo, vellutato, e in alcuni casi con una banda addominale frontale di colore rosso-arancio-giallo.
La sua distribuzione è prettamente mediterranea interessando Turchia, Grecia, Bulgaria e Italia meridionale. Come le congeneriche nostrane preferisce vivere in ambienti xerici, terreni brulli e assolati con bassa vegetazione.

Un mesetto fa mi sono arrivati dalla Grecia, da un rilievo a ridosso del mare, due esemplari di Eresus trovati a pochi metri l'uno dall'altro. Uno purtroppo è arrivato in pessime condizioni, l'altro invece era bello attivo e pimpante. Identificati subito come E.walckenaeri, ho deciso di stabularlo per osservarne il comportamento. Per allestire la teca mi sono basato sulle osservazioni fatte con altre specie di Eresus (E.moravicus, E.kollari) e quindi ho allestito un substrato di terriccio e sabbia argillosa da tenere secco salvo rare umidificazioni. Ho poi inserito una pietra piatta sotto la quale ho praticato un accenno di cavità per agevolare la costruzione della tana.

Qualche foto.

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Le ha fatte Enrico, non io, e si vede.

Come potete notare questo esemplare è una giovane femmina, di circa 15mm di corpo, ancora con la livrea dei subadulti fortemente punteggiata di bianco sull'addome.

Ed ecco il substrato che avevo preparato, con tanto di tana.



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Immaginate la mia sorpresa quando mi sono reso conto che le sue preferenze sono tutt'altro che fossorie. Non c'è stato verso di farla adattare alla pietra o al terreno, anche usando terreni di diversa fattura. Tendenzialmente preferisce appendersi alla sua tela sfruttando appigli e pareti.

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Una cosa abbastanza strana per questo genere che ha nelle sue fila moltissime specie fossorie. Tanto strano che le poche immagini che avevo visto, e che mostravano comportamenti del genere, le avevo considerate eccezioni notevoli.
Per il momento mangia con appetito attendendo le prede nel suo "imbuto" di tela. Queste, una volta afferrate, vengono succhiate e stritolate e di loro non restano che pezzi di tegumento ad abbellire la tela.
Chissà, forse da giovani preferiscono vivere rialzate dal terreno adattandosi alle pietre solo da adulte. Non saprei, lo vedremo con i prossimi aggiornamenti. :4fuu9h1:

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Carlo, se ti ricordi io ti parlai di un terrario di Eresus sp. che vidi a Stoccarda, lì era contenuta una coppia e nonostante fossero entrambi adulti convivevano in una tela tubolare esterna molto simile a quella del tuo semplare.

 

2015_02_22-16_11_45_a679b.jpeg

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Ah bene quindi qualcosa di sensato (geometricamente parlando) l'ha fatto. :sisi:

Come ti ho gia detto, secondo me E. walckenaeri è piu opportunista che fossorio.

 

Continua a renderci partecipi però, che son curioso di vedere come evolve la cosa. :054:

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No no, non è ancora adulta. In letteratura si parla di questi 40mm di corpo, che oggettivamente a me sembrano tantini anche se ci sono foto di esemplari belli cicciotti. Vedremo comunque, speriamo non abbia tempi di crescita geologici.

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OT: Carlo,

hai qualche amico allevatore dove acquistare questo Genere? Lo sto cercando da tempo... ma niente...

Gli Eresus walckenaeri sono ragni piuttosto rari, considerati specie protetta in molti paesi (in particolare, so che in Inghilterra sono superprotetti da leggi severissime). Speriamo che non ne venga mai fatto commercio :mellow:

 

Una cosa abbastanza strana per questo genere che ha nelle sue fila moltissime specie fossorie. Tanto strano che le poche immagini che avevo visto, e che mostravano comportamenti del genere, le avevo considerate eccezioni notevoli. [...]

Chissà, forse da giovani preferiscono vivere rialzate dal terreno adattandosi alle pietre solo da adulte. Non saprei, lo vedremo con i prossimi aggiornamenti. :4fuu9h1:

Osservazioni interessantissime, non vedo l'ora di leggere aggiornamenti :worthy:

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Carlo,

si potrebbe ipotizzare che, in natura dopo la schiusa del cocoon fossorio, gli spiderlings fuoriescano e vadano a trovarsi una nuova nicchia "puntando" in alto... quindi verso l'uscita sostanzialmente della tana della madre... e che trovato il luogo giusto, rimangano fino quali alla fase subadulta/adulta?

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