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Diana

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Tutti i contenuti di Diana

  1. http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/04/13/news/punta-in-casa-da-ragni-con-veleno-mortale-1.3924796 Ma quindi Loxosceles reclusa è presente in Italia? E più precisamente, in Umbria? Io pensavo che in italia avessimo solo L. rufescens Vi linko la storia come mi è stata segnalata, io al momento non ne so di più. Proverò a informarmi meglio, visto che l'attendibilità scientifica delle informazioni contenute in un articolo che chiama il ragno "Lexocele Recluso"... è quantomeno dubbia http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/04/13/news/punta-in-casa-da-ragni-con-veleno-mortale-1.3924796
  2. Diana

    Allevare Formiche

    Grazie ragazzi, anche se il merito è solo delle formiche... sono loro che fanno tutto il lavoro!!! Vi segnalo che le sciamature di Camponotus vagus (le formiche della mia colonia, ovvero i formiconi neri enormi dei tronchi marci) stanno avvenendo proprio in questi giorni, chi volesse iniziare l'avventura dell'allevamento deve cogliere l'occasione (e la Regina) al volo. Ecco le foto della sciamatura di Camponotus vagus avvenuta in Oasi un paio di giorni fa: (foto di Fabio Sacchi, fotografo ufficiale dell'Oasi "la Francesa") Regina di Camponotus vagus, appena accoppiatasi, atterrata su un tappeto di foglie secche si è subito strappata le ali (se ne vede una nella foto, in basso a destra) Trofallassi fra operaie. Trofallassi, particolare: Chi volesse più dettagli su come allevare le formiche, o conoscere meglio le Camponotus vagus può consultare la scheda di allevamento qui: http://www.formicarium.it/index.php/formiche-italiane/59-scheda-allevamento-camponotus-vagus e la storia completa della mia colonia qui: http://www.formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=9&t=21 Oppure, è possibile venire a visitare la mostra "Il mondo delle formiche" da poco inaugurata presso l'Oasi WWF "la Francesa" di Carpi (MO): http://www.oasilafrancesa.org Un'occasione unica per scoprire la vita segreta di questi insetti sociali, e poter anche osservare diverse colonie in formicaio artificiale: W le formiche ​
  3. ​ ​ Oltre alla mostra/scambio, conferenze interessantissime quest'anno: entomofagia (con assaggi!) e entomologia forense. Chi viene? Io ci sono Sabato di sicuro, forse anche domenica.
  4. Diana

    Allevare Formiche

    Un altro video! Qui: http://flic.kr/p/9wghyS si può vedere una operaia minor che porta un grosso pezzo di camola alle larve. Quando entra nel formicaio, non scambiate quel formicone per la Regina: è "solo" una operaia major Eccola: Ecco anche la regina: (a destra) Caste a confronto: Un saluto dalle oltre 150 operaie e da Sua Altezza Reale!
  5. Prossimo step: tela orbicolare di Nephila sp. fra le travi della mansarda. E ventilatore di fianco.
  6. Vedo solo ora questa discussione! Devo assolutamente aggiungere la mia esperienza personale e condividere le mie osservazioni Il mio magnifico e molto amato esemplare di Poecilotheria ornata (2003-2009) purtroppo è deceduto dopo avere per lunghi mesi sofferto di problemi di deambulazione e coordinazione. Negli ultimi tempi le capacità motorie del ragno erano degenerate a tal punto che dovevo alimentarla ponendo con pinze lunghe la preda proprio sotto i suoi cheliceri, e idratarla nebulizzandole praticamente quasi addosso. Ho anche offerto (pinze lunghe) batuffoli di cotone impregnati di rosso d'uovo e grasso di pancetta liquido. Grazie a queste cure, il ragno fino alla fine della sua vita ha mantenuto un aspetto abbastanza "sano" e un addome, anche se ridotto come dimensioni, sempre sufficientemente turgido. Le abilità motorie del ragno hanno continuato a degenerare progressivamente; dai primi sintomi alla sua morte sono passati circa 6 mesi. Nei suoi ultimi giorni, la Poecilotheria non riusciva più nemmeno a stare aggrappata al ramo, a causa di spasmi incontrollati finiva per cadere sul terreno. Il ragno è infatti morto sul terreno. Il giorno stesso della sua morte, mi sono recata presso una locale associazione di recupero animali per analizzare il contenuto dell'addome del mio ragno con il microscopio usato per le analisi veterinarie. Subito dopo aver effettuato la prima incisione longitudinale, la situazione era chiara anche a occhio nudo: infestazione da nematodi. Il ragno era morto, ma i vermi bianchi erano vivissimi e alquanto mobili. Il ragno era stato alimentato usando anche grilli e cavallette catturati in natura, probabile fonte dell'infestazione. Nessuno dei miei altri ragni è stato contagiato.
  7. Vedrai quante soddisfazioni ti darà l'allevamento di Lasiodora... Crescono davvero in fretta e sono ragni a dir poco magnificenti. In questa pagina: Foto Lasiodora puoi vedere quanto il mio esemplare fosse cresciuto da gennaio ad agosto (7 mesi). In fondo ci sono anche le foto della sua ultima muta, il mio esemplare si è rivelato essere maschio ed è morto nel 2006.
  8. che domande Hai ancora il mio numero? Se non ce l'hai, mandami un MP e te lo rispedisco! Dododichè basta evocarmi e io appaio
  9. Il progetto di inserimento in Oasi ha avuto un successo immediato, e continua tuttora. Presso l'Oasi WWF la Francesa sono ormai presenti diverse "colonie" di Argiope bruennichi, in vari punti dell'Oasi. Progetto reinserimento Argiope bruennichi - http://www.oasilafrancesa.org/argiope_b.htm Segnalo il progetto a chiunque abiti nei dintorni di Modena. Può capitare di vedere apparire Argiope in un orto o in un campo dove verranno usati antiparassitari. In questo caso, se pensate di dover spostare il ragno (uccidere mai!), potete portarlo in Oasi, dove siete certi che troverà un ambiente adatto e sicuro... e cibo in abbondanza. NB: Accettiamo solo esemplari provenienti dalle province di Modena e dal più vicino Reggiano.
  10. qui in Emilia (pianura) Argiope bruennichi nasce nelle prime settimane di Aprile. Gli argiopini però all'inizio sono così piccoli che in effetti, li si inizia a "vedere" solo da giugno in poi
  11. Scutigera coleoptrata è un'artista della fuga. Riesce ad appiattirsi fino ai minimi termini, passa attraverso fessure incalcolabili, schizza fuori dal terrario alla velocità della luce quando lo si apre. Bisogna creare un sistema di "apertura sicura" per inserire cibo, o alla prima apertura del terrario, Scutigera userà l'essere umano come ponte verso il pavimento e poi il soffitto o il battiscopa. La parte più difficile del suo allevamento è sicuramente riuscire a tenerla nel terrario.
  12. I ragnetti dovrai alimentarli con prede piccole: drosofile e camole della farina appena nate. Spesso dovrai depositare le piccole prede sulle loro piccole tele comuni. La madre sarà solo stressata dalla presenza dei piccoli e delle loro prede e dalle tue manovre per alimentare i piccoli; non le farà "piacere" avere i figli attorno, non ci sono cure parentali a parte la costruzione dell'ovisacco e la sua difesa. In natura la prima cosa che fanno questi ragnetti è uscire dall'ovisacco a tutta birra e correre via, lontani dalla madre! Se qualche piccolo rimane nella teca della madre abbastanza a lungo per fare 3-4 mute, raggiungerà dimensioni adeguate per essere considerato "preda" dalla madre. Tieni conto che nella stragrande maggioranza dei casi, nell'allevamento dei ragni, il numero di ragni in un terrario dopo un certo periodo tende sempre a diventare 1. n / deltaT = 1 , chiaro? quindi meglio seguire la regola aurea 1 terrario = 1 ragno. Dovrai applicare la regola aurea anche ai ragnetti... dalla quarta muta in poi iniziano ad aggredirsi e cannibalizzarsi se sono troppo "fitti". Dovresti separare quelli che vuoi tenere e metterli in barattolini individuali. Comunque Tegenaria in questo è meno rigida di altri ragni, in una teca molto alta (minimo 60 cm) si possono riuscire a tenere anche 4-5 Tegenarie quasi fino all'età adulta, perchè negli spigoli costruiscono "condomini" con tele indipendenti una sopra l'altra e se il cibo è abbondante non si verificano molti fenomeni di cannibalismo, ma qualcuno ne succede comunque, e come minimo qualche esemplare ci perde una zampa... nonostante spazio+cibo. I tuoi ragnetti saranno 80-100, anche il doppio se la madre deporrà un altro ovisacco. Ti consiglio di tenere con te solo i 5-10 più grossi, attivi e ben formati, e liberare gli altri nello stesso posto dove hai trovato la madre. P.S. Non ti dispiacere di distruggere la tela alla madre. La ricostruisce più bella di prima
  13. bello bello!! Ho apprezzato l'avatar di Piergy con Ischnocolus triangulifer Ma... Piergy... cos'è quella scritta cinese sotto il tuo avatar? Spero che significhi "pivello"
  14. Bellissimi video comunque... io questa cosa non l'avevo mai vista, avevo solo sentito parlare di come funziona il calamistro ma non l'avevo mai visto usare sul serio! E pensare che una volta una Zoropsis mi ha anche deposto: devo proprio essermi persa la scena
  15. Non voglio certo creare una polemica... Però ho una lunga esperienza con Tegenaria spp. e credo che la presenza di terra o altri "detriti" (anche pezzi di corteccia, o vermiculite vanno bene) sia davvero importante nel setup del terrario. Anche gli esemplari giovani (non solo le femmine che depongono) a volte raccolgono detriti e li dispongono sulla tela. Alcune pubblicazioni ipotizzano che questo venga fatto per simulare la presenza sulla tela di un altro ragno! (e rendere così il vero ragno meno evidente agli occhi dei predatori)
  16. Appunto. Non li reputo necessari, per una Tegenaria. In questo caso sono stati necessari, la Tegenaria ha deposto, e senza il fondo di terra non avrebbe potuto raccogliere i detriti per ricoprire il cocoon, momento fondamentale della sequenza comportamentale. Ho allevato almeno 30 Tegenaria in fauna box organizzati esattamente in quel modo... vanno benissimo.
  17. Diana

    Auguroni a...

    Tanti tanti auguri!
  18. Guarda qui: http://forum.aracnofilia.org/index.php?showtopic=392&st=0&p=2190&hl="tenebrio%20molitor"&fromsearch=1entry2190 e anche qui: http://forum.aracnofilia.org/index.php?showtopic=6834&st=0&p=69528&hl="tenebrio%20molitor"&fromsearch=1entry69528 P.S. : Tegenaria è il nome del genere quindi si scrive maiuscolo.
  19. congratulazioni! Il topic che ti ho linkato nel messaggio prima ti potrà tornare molto utile Non è detto che sia per forza prossima alla morte, le mie Tegenarie hanno continuato a vivere per diversi mesi dopo aver deposto. E poi, potrebbe ancora deporre altri ovisacchi. Prova a offrire alla madre un grillo o una mosca... ma se vedi che non la accetta, lascia perdere e riprova dopo qualche giorno. Fra circa 3 settimane, quando inizi a vedere movimento nell'ovisacco, separalo dalla madre (mettilo in un altro faunabox). I piccoli vanno allevati a parte.
  20. Diana

    Allevare Formiche

    Si, fai una foto! Prova magari a mettere una lente di ingrandimento davanti all'obiettivo: per l'identificazione è necessario osservare bene particolari minuscoli come la forma delle antenne, i pezioli, eventuale spina sul torace... Edit: ho trovato questo video (non mio) che immortala la predazione di mosche vive da parte di Camponotus e il trasporto della preda nel formicaio. Bellissimo Eccolo qui: http://www.youtube.com/watch?v=3hUWIWUwWCA
  21. Cosa c'è di non ottimale in un fondo di terra e un paio di sassi? Tanto la Tegenaria tesserà comunque la sua tela attaccandosi al coperchio Userà il lenzuolo di tela per cacciare e si avventurerà sul terreno solo nell'eventualità di dover ricoprire un ovisacco di detriti.
  22. Ciao, anch'io ho allevato Tegenaria, ancora oggi rimane uno dei miei ragni preferiti. Tenevo le mie Tegenarie in faunabox come il tuo, con torba e corteccia di sughero. In questo vecchissimo topic del 2003 ci sono le foto delle mie due Tegenarie e dei loro figli: http://forum.aracnofilia.org/index.php?showtopic=3992&st=0&p=34241entry34241 Il cibo che preferivano erano le camole della farina (Tenebrio molitor). Ti consiglio di avviare un piccolo allevamento di camole per nutrire il tuo ragno: le camole della farina sono estremamente facili da allevare e non puzzano.
  23. La prima cosa che offro ai ragni che ospito è sempre un batuffolo di cotone inumidito d'acqua. Una volta risolto il problema del bere, a una Steatoda triangulosa offrirei drosofile, zanzare, mosche dealate, camole appena nate...
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