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Senza parole


spiderling

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Dopo la visione di questo filmato resto senza parole ma con una immensa rabbia per non poter far nulla per questi poveri animali.

 

http://www.strasbourgcurieux.com/fourrure/

 

Ho deciso di vederlo di star male. Per un tempo che non finiva più.

Perché non basta "sapere" , occorre vedere per poter raccontare a chi

non vuole farlo.

 

Bisogna sapere e far sapere l'orrendo dolore che sta

dietro ai belli articoli di pregio in pelle e pellicia, rifiniti, bordati in pelle e pelliccia, che riempiono le vetrine dei nostri negozi, belli e meno belli, che invadono i nostri grandi magazzini, che strabordano dalle bancarelle dei nostri mercati.

 

Si tratta di un filmato veramente crudo, dove si puo capire come l'uomo a volte sa essere veramente un mostro.

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Io sono un grande appassionato di animali, si sa. Lo sono da sempre...e a me come a voi fa molto effetto vedere la crudeltà gratuita; è un dato di fatto. Però - lo devo dire - la maggior parte di questi filmati è divulgata per fare quello che comunemente chiamano terrorismo psicologico dai "soliti" animalisti che - purtroppo lo penso e lo scrivo - al 90% sono degli esaltati che non portano avanti nessuna politica seria. Io stimo 1000 volte di più un volontario del canile che uno di queli ragazzetti che mi fanno vedere le foto di servizie in centro città, la domenica pomeriggio o che fanno i siti contro i pellicciai...

 

Gli animali da allevamento (il 99,9%) vengono uccisi con tecniche affatto diverse da quelli da macello (per i quali - guarda caso - ci indignamo molto di meno, come se non soffrissero anche loro...). Certo esistono i delinquenti (l'unico nome che si meritano) che massacrano animali in modo atroce. Ma - se vogliamo seriamente parlare di sofferenza - il cincillà di turno non soffre meno del topolino che il mio vicino di casa ha preso col vischio e poi schiacciato col piede.

 

Vediamola da un punto di vista più ampio. Purtroppo oggi il problema dell'impatto dell'uomo sulla fauna si gioca su tavoli molto più grandi e complessi (inquinamento, antropizzazione, etc.) di quelli degli animali da pelliccia che - dal punto di vista della conservazione delle specie - sono una nicchia di valore pressocchè nullo.

 

Rimaniamo sopra le righe, ragazzi... Cerchiamo sempre di restare lucidi nel nostro giudizio. Sappiamo che sono esistiti/esistono/esisteranno le barbarie (molto spesso fatte su uomini, donne, bambini... altro che procioni, con tutto il rispetto per questi bellissimi animali...). Indignamoci ma con intelligenza. Non facciamoci infilare in testa idee parziali che non porteranno ad agire in modo migliore... Guardiamo le cose con la giusta prospettiva, mantenendo un giudizio sempre globale, sempre libero. Altrimenti si rischia di andare al di la del lecito e infilarsi in discorsi assurdi tipo "ma almeno il maiale lo mangi; il vitello è diverso dal cincillà (perchè poi? solo perchè le spoglie del cincillà non te le mangi... ah beh dirà la vacca...). Siamo tutti colpevoli in questa faccenda, non prendiamoci in giro. Non sappiamo con certezza se il macello che ha ucciso il bel capretto che mangiamo a Natale è andato tanto per il sottile... o forse ci autoconvinciamo di si.

 

Uccidiamo gli animali. Lo facciamo sempre e molte volte lo facciamo male...

Riflettiamo su questa cosa, indignamoci pure (e tanto), ma facciamolo con intelligenza.

 

Matteo

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riporto qui di seguito una frase scritta da Matteo :

 

Vediamola da un punto di vista più ampio. Purtroppo oggi il problema dell'impatto dell'uomo sulla fauna si gioca su tavoli molto più grandi e complessi (inquinamento, antropizzazione, etc.) di quelli degli animali da pelliccia che - dal punto di vista della conservazione delle specie - sono una nicchia di valore pressocchè nullo.

 

Questa è una frase saggia!!!

Io ho un amico (anagraficamente amico, sentimentalmente un fratello) che, per motivi famigliari ed economici si è ritrovato a lovorar in un mattatoio (o "maialificio" come lui lo chiamava, per ben due anni...) e voi, non avete idea di quante volte assieme ci siam dovuti ritrovar a litigare con vegetariani dell'ultim'ora...una persona che lavorava per ben 10 ore al giorno, con grandissima fatica, in un posto infermale, e poi, gli altri, tutti li bellini a mangiarsi il prosciutto... ALLORA? qui state tutti bellini a dir che va rispettato l'allevatore di aracnidi perchè "son creature di dio" e poi vi sbafonchiate il maiale quasi fosse figlio di chissà quale dio minore? (o forse polistirolo...)

 

Alzate la testa, e come vi invitava Matteo, impegnatevi in cose più serie!!!

Di Hogna radiata (per quante poche riusciamo a vederne ) ve ne stanno a frotte!

Di cincillà a quintali... E magari lo scontato Bufo bufo è quasi inesistente rispetto ai nostri ricordi di bambino; e pur non lo si mangia e non è animale da pelliccia!

 

Quand'ero ragazzino a scuola ho letto una bellissima frase sul muro del bagno: "L'offensiva qualunquista si scatena sempre sui muri dei cessi" CERCHIAMO DI NON ESSERE QUALUNQUISTI!

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qui state tutti bellini a dir che va rispettato l'allevatore di aracnidi perchè "son creature di dio" e poi vi sbafonchiate il maiale quasi fosse figlio di chissà quale dio minore? (o forse polistirolo...)

Questo non è vero p-orridge. Per vari motivi: primo, il topic di spiderling non metteva in alcun modo a confronto i due mondi ma denunciava solo una cosa "orrida" che ha visto, secondo nessuno hai mai detto che l'allevatore va rispettato per i motivi che dici (se leggi lo statuto dell'Associazione potrai vedere con attenzione la posizione di Aracnofilia in merito), terzo non ci "sbafonchiamo" nulla; mangiamo come il 99,9% degli esseri umani carne animale. Se la metti in questi termini rischi di ottenere l'effetto contrario...

 

Alzate la testa, e come vi invitava Matteo, impegnatevi in cose più serie!!!

Anche questa è una tua libera interpretazione dl mio pensiero. Io ho solo detto di indignarvi pure ma con intelligenza e non ho dato alcun giudizio sulla serietà delle cose che "noi" dovremmo fare...

 

magari lo scontato Bufo bufo è quasi inesistente rispetto ai nostri ricordi di bambino; e pur non lo si mangia e non è animale da pelliccia!

Giustissimo. Ma questo non vuol dire che dobbiamo infischiarcene dei cincillà (per la carità!!), solo che dobbiamo inquadrare l'impatto umano sugli animali (e le conseguenti brutture) da un punto di vista più ampio degli animalisti da guerriglia, almeno se vogliamo argomentare a partire da questi presupposti...

 

Il problema è che l'uomo fondamentalmente si sente al centro dell'universo e - udite udite - lo è. Guardate le televisione... avete visto il problema "influenza aviaria". Ogni giorno migliaia di polli vengono raccattavi VIVI con le ruspe, insaccati VIVI in grossi sacchi di plastica e buttati VIVI nei forni (o più semplicemente nei falò). Credete che si divertano? Credete che soffrano meno del cincillà di allevamento? No, infatti... Però nessuno dice niente perchè - ovviamente - esiste una emergenza sanitaria che mette a rischio la nostra salute. Guai se non agissimo così, rischieremmo una pandemia (che per altro pare poco probabile). In questo caso, uccidiamo perchè ne siamo costretti (ma sempre uccidiamo)....

 

Riepeto l'uomo dispensa morte agli animali ogni sacrosanto giorno. Anche noi. Se non lo facciamo direttamente lo facciamo indirettamente... Uccidiamo molto e talvolta male!

 

Ragioniamo su questa cosa e viaggiamo sull'unica strada possibile:

1. salvaguardiamo la biodiversità e rispettiamo l'ambiente (preservando così tutte e specie a rischio non solo quelle "carucce" e solo la domenica) Per esempio non usando 5 chili di shampoo per farci i capelli belli e - per fare un esempio- smettendola di affermare quanto la Costa Brava in Spagna sia bellissima (è uno scempio naturalistico di proporzioni abissali);

2. limitiamo le uccisioni inutili (e magari restringiamo un po' il campo dell'utilità);

3. scegliamo dei sistemi di abbattimento più umani ;) E non solo nell'atto che da la morte (la pistolettata tra le corna per capirsi...) Magari cominciamo dei camion che portano i vitelli sbavanti al macello, eh!? :huh:

 

Come vedete ce ne sono di cose (anche prima dei Cincillà e per le quali potremmo magari e davvero mettere le nostre due lirette).... :(

 

Matteo

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Mi scuso se posso aver dato l'impressione di attaccar il forum e chi lo frequenta...

Va bè, comunque, per non incasinarmi oltre :huh: , dico che mi trovo (anche se a modo mio) pienamente d'accordo con la linea di pensiero descritta sopra da Matteo.

 

E' che troppo spesso ci si scorda delle cose veramente importanti dedicando tempo e risorse a cose che, sono si importanti, ma non vengono prima nella scala delle priorità...

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Mi spiace Matteo, questa volta non mi trovo d'accordo. Uccidere un animale per il solo gusto d'indossare la pelliccia, non è come uccidere un animale per cibarsene. Spendere 4.500 Euri di "Pelliccia" per fare l'uomo o la donna di mondo non è minimamente paragonabile allo spendere 2 Euro per una fettina di cui io e 3/4 del pianeta si nutrono. Sono d'accordo sul fatto che gli animali di macello vengono maltrattati almeno quanto gli animali da pelliccia, ma non possiamo metterla allo stesso piano perché il risultato finale non è un cadavere nel piatto, ma un cadavere utilizzato come indumento estetico, quindi un prodotto altamente inutile e stupido.

In Italia e in quasi tutta Europa esistono delle leggi che garantiscono la non sofferenza dell'animale da macello, molte di queste non vengono rispettate ma è responsabilità del singolo. L'animale di pelliccia proprio per non rovinare la stessa è costretta a soffrire con elettrodi nell'ano, rottura di vertebre dorsali, asfissia e solo Dio sa quantaltro. Per l'animale da macello (se trattato come si deve) si prevede una pistolettata nel cranio, ci rimane secco e finisce lì. Non è la stessa cosa e non accetterò mai che venga definita come tale.

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uccidere un animale per il solo gusto d'indossare la pelliccia, non è come uccidere un animale per cibarsene.

In parte lo è, in parte non lo è! Ma se vogliamo lamentarci, se vogliamo essere propositivi e cambiare le cose, bisogna farlo in modo serio (e non fare come i soliti frignoni che piangono-piangono ma poi quando si tratta di fare qualcosa in pratica si defilano).

 

Ho solo detto di indigarsi con intelligenza. Perchè morte agli animali ne dispensiamo a tonnellate ogni giorno e il cincillà non è più o meno importante della vacca -almeno se stiamo parlando di esemplari di allevamento. Il concetto da prendere in cosiderazione è diverso: "quali sono i limiti entro i quali uccidere è lecito?" Vedi, caro John, il problema non è l'animale. Sei tu (tu, inteso come "essere umano"). Tu decidi a priori che ci sono motivi giusti per uccidere e motivi ingiusti. Una pelliccia è meno giusta che una bistecca? Certo che lo è... o forse no, se la guardi da punto di vista della vacca che nasce/vive/muore perchè tu ti possa fare il panino al prosciutto, privata di ogni aspetto che una vita normale in Natura gli avrebbe concesso...

 

L'animale di pelliccia proprio per non rovinare la stessa è costretta a soffrire con elettrodi nell'ano, rottura di vertebre dorsali, asfissia e solo Dio sa quantaltro. Per l'animale da macello (se trattato come si deve) si prevede una pistolettata nel cranio, ci rimane secco e finisce lì.

 

PALLE!!

 

Ci credi davvero? roba da matti. Io ti posso dire che per ogni cincillà che muore (e per cui tu ti indigni) gli vanno dietro in silenzio 2000 volte tanto di animali "da pasto" e non credere che soffrano meno: vivono una vita all'inferno e non vedono l'ora di morire (a prescindere da cosa ci farai dopo la morte!)... Se vuoi ti posso portare cento testimonianze di pellicciai che dicono che le voci di tutte queste torture non sono vere, e altre cento testimonianze (una in particolare molto sentita visto che è la mia) in cui nel 70% dei macelli (e più sono piccoli meglio è) fanno delle cose inaudite per non parlare degli allevamenti... (per esempio lo sai che la legge italiana prevede la morte per dissanguamento?... Leggiti il Decreto Legislativo 1° settembre 1998, n. 333 che cita “Attuazione della direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l’abbattimento” e vedrai che ridere!) :huh:

 

Dai John. Il problema non sono le pellicce nè le bistecche, lo sappiamo bene. Indignamoci ma per le cose giuste e nel giusto modo.

 

L'uomo deve imparare a vivere rispettando la Natura. L'uomo deve risucire a ridisegnare dei contorni "decenti" al rapporto tra se se stesso e animale. Solo allora vacche o cincillà risuciremo a sottrarsi dal turbinio del pre-pensato e le cose miglioreranno (e il mondo migliorerà), checchè ne dicano pellicciai e animalisti....

 

Teo

 

Prima di rispondere leggiti questo da cima a fondo:

http://www.oltrelaspecie.org/download/la-r...i-intensivi.pdf

 

vedrai che la prospettiva si allargherà....

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Matteo,

Sei una persona intelligente, colta, garbata, disponibile, e chi più ne ha più ne metta. Se non la pensassi così non mi sarei iscritto a questo sito, semplicemente avrei "lurkato" succhiando le informazioni. Ma io, nella mia umile convinzione, credo che uccidere per mangiare e uccidere per sfoggiare, non sia la stessa cosa. E' vero, l'industria della carne è qualcosa di barbaro, qualcosa di schifosamente e ipocritamente accettato "come selezione naturale e equilibrio naturale fra specie viventi". Bene io la penso come loro. E' chiaro, che se tu mi presentassi un macellaio crudele che ama torturare l'animale o comunque lo fa soffrire senza alcun motivo o per neglicenza, io lo pesteri volentieri. Io stesso ho allevato galline nel mio giardino, per farle finire nel forno. Ma non mi sono mai sognato di torturarle, ingozzarle di steroidi, antibiotici e vitamine per farle ingrassare, e tantomeno di mancarle di rispetto come essere viventi. Francamente, preferire pestare di più "un pellicciaio" che il macellaio. Gli animali macellati finiscono nello stomaco, come il topolino mangiato dal "cattivo serpente" o come la lucertola ingoiata dalla Blondi. Ma le 400 specie selezionate per essere indossate, muiono inutilmente, per qualcosa di stupido, per soldi e basta. Non servono a nulla, l'esistenza di questi "oggetti" (le pelliccie) non giova nessuno, salvo chi se la può permettere e chi s'ingrossa il portafolio. Ma non cambia nulla, il loro commercio non serve a nutrirti o a sfamare tuo figlio o i tuoi nipotini. In poche misere umili parole, non serve a un c***o.

 

Io la penso così, uccidere per nutrirsi e uccidere per sfoggiare la meravigliosa pelliccia, non può essere messo allo stesso piano. Che poi ci siano (e ce ne sono tanti) macellai barbari e crudeli, non lo metto in dubbio. Anzi, probabilmente le ditte di macellazione che trattano gli animali con rispetto, si contano sulle dita di una mano... molto probabile.

 

 

Edit: Non ti preoccupare, non sono un perbenista ipocrita viziato, conosco benissimo il modo in cui vengono trattati gli animali da macello. Molto bene...

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Caro John, argomentare con fervore mi piace.

 

Concordo col fatto che l'industria del pelo sia da mettere il riga PRIMA di quella del macello, ma credo anche che uccidere un animale facendolo soffrire sia un male a prescindere da quale animale uccidi e dal perchè lo fai. Vista a mio modo di pensare mi sembra che fa faccenda permetta azioni MOLTO PIU' AMPIE e feconde per cercare di cambiare la situazione...

 

La mia critica non era per te o per chi ha postato il filmato, ma per gli animalisti di guerriglia per i quali uccidere gli animali torturandoli e facendo passar loro una vita di inferno va benissimo, a patto che poi ci si lavi la coscienza con una bella cenetta, capriolo e polenta con le scarpe di nappa, mentre si decide quale filmato sulle pellicce deve andare in rete...

 

Ripeto quindi il sunto del mio discorso.

 

Indignamoci ma con intelligenza e per tutta la faccenda uomo-animale (non solo quella che ci fa comodo)... :)

 

Matteo

 

PS: a volte non sono "garbato" e mi scuso per questo. Con rispetto, mi infervoro molto per le cose che mi fanno soffrire, come questa. Perdonami il "palle!" era rivolto non a te, ma al concetto, davvero troppo riduttivo e parziale...

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Mi hanno fatto notare (in privato) che l'articolo sugli animali da macello è un po' forte e talvolta non rispecchia perfettamente la realtà (è scritto da un gruppo di vegetariani piuttosto duro)...

 

Lo so (o meglio "lo spero"). Come so che molti pellicciai abbattono gli animali da pelo narcotizzandoli. L'ho postato non tanto per la cosa in se quanto per dimostrare che (a parte la buona parte di verità che recano in se) di campane al mondo ce ne sono mille e ognuna sa suonare MOLTO FORTE...

 

Ecco che l'intelligenza e il giudizio sono l'unica arma che abbiamo per non diventare ipersensibili da un orecchio e sordi dall'altro, col risultato che - chi ci deve fregare e a seconda di quello che vuole ottenere - ci parlerà da un lato più che dall'altro... :)

 

Teo

 

E comunque per non essere di parte vi invito a leggere il Decreto Legislativo 1° settembre 1998, n. 333 che cita “Attuazione della direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l’abbattimento”

Vedrete che anche nella condizioni migliori e più felici (descritte dalla Legge), non è il Club Med per chi ci entra...

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la mia posizione è vicina alla vostra: uccidere non è mai una cosa da prendere alla leggera.

chiaro: mangiare si deve mangiare, mentre uccidere appositamente per creare giocattoli vezzosi come pellicce o altro è istintivamente più odioso (anche se poi, come già suggerito da matteo, non vedo una distanza enorme dall'uccidere non un animale qualsiasi, ma ad esempio proprio quell'agnellino o quel cucciolo di mucca perchè il suo sapore è migliore: sempre di vezzo si tratta).

voglio solo aggiungere la mia sottolineatura per un aspetto della questione che giudico importante e che finora è stato solamente sfiorato: trovo necessario per una condotta coerente - e, si spera, per un miglioramento delle cose - prendere coscienza e assumersi le responsabilità delle proprie azioni.

per fare un esempio mia madre, parlando di carne, è solita dire: se penso da dove viene non la mangio. come lei molte altre persone. non potrei essere meno d'accordo con una posizione del genere: se sono turbato dall'idea di una animale al macello, beh forse dovrei rivedere il mio stile di vita, non rifugiarmi dietro il fatto che posso comprare il prodotto finale già confezionato senza sporcarmi le mani e consumarlo pernsando ad altro.

altrimenti, come si diceva prima, diventa molto facile discutere dei diritti degli animali e di liberazione di visoni mentre con nonchalance si inzuppa nel latte della mucca che ha partorito il vitellino che si sta riscaldando nel microonde, i biscotti fatti con lo strutto del maiale ucciso per dissanguamento e le uova delle galline che vivono in gabbie di cm 40x40x40.

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Sì ragazzi, ma se si va avanti così, si fa prima a spararsi.... ma come, a voi non fa pena tagliare quel bel cesto d'insalata, così verde e rigogliosa, che cresce nell'orticello? Lo sapete vero, che anche l'insalata è un essere vivente??

E di quel bel pesce pescato in lago, così allegro e vivace... dal sapore così croccante, soprattutto se cotto con le patate, che mi dite?? Suvvia...

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in risposta alle ultime parole di Nausea, vorrei dire che io da anni son dell'idea che una persona dovrebbe almeno una volta nella vita prendersi la responsabilità di uccider, per poi mangiarlo, un animale con le proprie mani...se non si ha lo stomaco di farlo...evidentemente non bisognerebbe prendersi la libertà di mangiar carne perchè l'ingrato compito è delegato ad altri...

So che a volte posso sembrar un po' estremista in quel che dico, però almeno ho la coerenza di esser estremista anche in quel che faccio.

Comunque, ribadisco, non che io sia favorevole alle pellicce, anzi, riconosco la loro inutilità, ed in particolar modo la riconosco sapendo quel che ci sta dietro...

Però, penso che i problemi (riferiti al rapporto uomo/natura) son davvero tanti e se veramente vogliam cambiar le cose bisogna prima stabilir delle priorità e sicuramente nella situazione (in parte ora mai irrimediabile) in cui ci troviamo le pellicce o l'esser carnivori, son problemi di secondo piano...

Sta di fatto che fin qui (secondo il mio parere) nessuno ha detto o fatto notare cose sbagliate...ripeto: il problema è nel stabilir delle priorità!

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Beh... ho seguito la discussione fin qui e confesso che sono un po' perplesso...

Dovreste essere tutti, chi più chi meno, appassionati della natura quando non addirittura studiosi ed esperti della medesima...

Dovreste quindi essere in grado di ricordare che la natura non è "cicì & cocò"... la natura è ferite e sangue, artigli e lacerazioni, denti insanguinati e brandelli di carne e interiora esposte...

La natura è la faina che uccide tutte le galline di un pollaio, la mantide che divora il maschio durante l'accoppiamento, il ragno che divora un insetto che ancora freme, il parassita che si scava una galleria nella carne vivente di un bruco, l'orso grigio che azzanna e divora un salmone che ancora si dibatte, la biscia d'acqua che inghiotte un pesce o una rana perfettamente vivi e vitali... sono solo esempi...e sono sicuro che la maggior parte di voi potrebbe aggiungerne innumerevoli altri altrettanto sanguinosi o impressionanti...

Eppure nessuno si scandalizza per questo...è normale, è giusto, è la catena alimentare, è il circolo della vita...

L'unica cosa che accomuna tutte queste uccisioni più o meno efferate è che, in genere, hanno un senso compiuto, ovvero non sono fini a sé stesse... hanno lo scopo di procurare cibo, difendere il territorio, garantire la crescita delle uova, assicurare la discendenza, etc.

E chi uccide, squarta, lacera e divora non si pone la minima preoccupazione al riguardo...

Noi sì.

Continuo ad essere convinto che uccidere un animale non sia peccato se per me deve essere fonte di cibo, se mi serve la sua pelle per coprirmi e scaldarmi (concetto a volte un po' superato, in effetti), o se la sua presenza tende a rovinare la mia qualità della vita (parassiti e infestanti, per intenderci...).

Certo, credo che uccidere in modo "etico", ovvero senza causare sofferenze e in modo rapido, sia meglio... ma solo perchè infliggere sofferenze gratuite è inutile e stupido... d'altra parte non sempre è possibile...

Gli insetti intossicati da insetticidi muoiono per paralisi motoria e respiratoria, quelli catturati nelle trappole generalmente per disidratazione... i topi che mangiano veleno ci rimettono le penne per emorragia polmonare (leggi soffocati) o, se gli va bene, cerebrale...quelli che restano incollati nel vischio muoiono di sete (schiacciarli sotto il piede, a confronto, è un'opera pia). Le lampade UV a griglia friggono gli insetti o li fanno esplodere... i pesci pescati con le reti agonizzano per ore prima di morire (o qualcuno crede davvero che ad ogni triglia e sardina venga dato un pietoso coup de grace?)...frutti di mare e aragoste vengono buttati vivi in pentola...etc. etc.

Noi uccidiamo... uccidiamo in continuazione... e non sempre in modo corretto o compassionevole...

Il problema è che uccidiamo anche per diletto (tiro alla quaglia o al piccione, corride, combattimenti tra animali), per incuria e disinteresse (inquinamento, distruzione degli ambienti, etc.), per ignoranza e per un sacco di altre ragioni non supportate da un motivo razionale o strettamente utilitaristico...

Uccidiamo senza motivo e senza misura...

Ci uccidiamo tra di noi, addirittura, anche qui per motivi che di razionale hanno ben poco... e di rado in modo rapido o indolore... e non sempre assumendocene la responsabilità di prima persona...

Io uccido. Uccido i pesci che pesco e che decido di mangiare... uccido topi, scarafaggi e cimici per lavoro... qualche volta ho ucciso per alleviare lunghe ed inevitabili sofferenze senza speranza di ripresa (oh...animali, non persone)...

Non sarei mai capace di uccidere per divertimento, o per crudeltà gratuita, o per procurarmi un trofeo o una pelliccia... ma solo perchè la trovo una cosa stupida e inutile... e, da creatura tendenzialmente intelligente e razionale, odio le cose stupide e inutili.

Ma non mi sento per niente colpevole se mangio una bella fiorentina, o un piatto di spaghetti ai frutti di mare (avete presente come si uccidono i polipi?) o una grigliata di costolette d'agnello...

E continuo a pensare che chi si indigna di forne a queste cose, o proclama orgoglioso la superiorità del vegetarianesimo (scelta che, come altri qui, rispetto ma non condivido e non trovo "superiore"), meglio farebbe a preoccuparsi per il prossimo suo, ad indignarsi per le mille ingiustizie e soprusi quotidiani ai danni nostri e dei nostri simili, vicini e lontani, di ogni razza e colore e religione...

Perchè i diritti umani, a mio modo di vedere, hanno la priorità rispetto a quelli degli animali, e solo rispettando e difendendo i primi si potrà far qualcosa di significativo per gli altri...

Tra un povero maialino che muore sgozzato e un essere umano che muore di fame, per chi scegliereste di preoccuparvi? e perchè?

 

Oh, come sempre, niente di personale... solo riflessioni al riguardo...

Statemi sani

Franco

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