Ciao a tutti,
documento questo tentativo di riproduzione di Eucratoscelus pachypus che, purtroppo, non si è concluso con il lieto fine. Spero comunque che possa in qualche modo essere utile per chi in futuro cercherà di riprodurre questa specie.
La femmina, piuttosto giovane e sui 4 cm di corpo, era stabulata in un faunabox medio (23x15x17) con un alto strato (9-11 cm) di torba di sfagno ed una corteccia di sughero posta obliqua su un lato e praticamente non utilizzata se non per tesserci sopra. Il ragno era lì già da molti mesi ed aveva costruito - come del resto gli altri esemplari che ho ed ho avuto - un profondo cunicolo; piuttosto particolare l'apertura, fortemente irrobustita con seta e torba e dalla forma ad imbuto.
Gli esemplari si sono accoppiati due volte, la prima il 20 maggio e la seconda il 3 giugno. Sebbene la femmina fosse inizialmente ostile, il maschio in entrambi i casi non ha avuto problemi a bloccare con le zampe anteriori i cheliceri della femmina per poi inserire i bulbi con assoluta tranquillità. Questo è un breve video della prima parte di corteggiamento ed accoppiamento, durato in totale all'incirca un quarto d'ora:
Esattamente 3 mesi dopo il primo accoppiamento, in data 20 agosto, la femmina ha costruito un'amaca di seta in corrispondenza del bordo dell'apertura del cunicolo e deposto le uova lì sospese. Questa foto è stata fatta durante la deposizione, è sfuocata ma non potevo rischiare di disturbare eccessivamente la femmina con più luce o aprendo il contenitore. Si vede la massa di uova appena deposte:
Foto scattate in seguito, il 26 agosto, alla femmina che sorveglia l'ovisacco ultimato:
Purtroppo, in data 16 settembre e non diversamente da come aveva già fatto l'anno precedente, la femmina ha mangiato le uova. Sono riuscito a osservarla mentre lo stava facendo: rimanevano solo 3-4 uova e le stava divorando; ho fatto una foto prima di intervenire e provare a recuperarle:
Le uova, per quanto integre, apparivano comunque compromesse poiché ricoperte da una patina probabilmente dovuta ai resti delle altre che eran state mangiate. Il tentativo di incubarle artificialmente non è andato a buone fine. Mi viene poi il forte sospetto che non fossero comunque fertili e che la femmina se ne sia nutrita per questo motivo: penso sia piuttosto strano che in quasi un mese nell'ovisacco, a una temperatura alta (sempre superiore ai 28°C, mai oltre i 32°) lo sviluppo delle uova fosse così poco avanzato. Ho tra l'altro notato, qualche giorno prima, la femmina tamburellare sopra l'ovisacco in modo molto insolito, che non mi era mai capitato di osservare in un Theraphosidae. Non posso esserne certo ma non escluderei che fosse un modo per vagliare lo stato di salute di uova o potenziali larve.
Dopo aver recuperato le uova, ho provato ad osservarle alla luce di una torcia per vedere se riuscivo a distinguere degli embrioni in formazione ma con scarsi risultati:
Mi dispiace molto sia andata così, tra l'altro piuttosto inspiegabilmente. Nell'eventualità di reperire qualche maschio di questa specie, ci riproverò in futuro. Posterò a breve una foto della femmina su carta millimetrata per chiarire senza ambiguità le dimensioni dell'esemplare.
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