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Citharischius crawshayi


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Mentre facevo le operazioni di routine (controllo umidità, cibo, etc.) l'ho visto in una sua solita posizione, rivolto verso l'uscita della tana, interrato ma ben visibile dato che ha scavato fino a pulire perfettamente un pezzo di parete del terrario, rendendo così completamente visibile tutta la tana. Solo due giorni fa ha rifiutato un grillo, allontanandolo con le zampe anteriori, quasi schifato. A quasi sette mesi dall'ultima muta mi sembrava ragionevole, ora si farà un paio di mesi di digiuno e poi una bella muta.

Ma c'era qualcosa di strano. Mi avvicino: vedo come una patina bianca su alcuni punti delle zampe. Guardo meglio: muffa. Tocco il terrario: nessuna reazione.

È morto così, di colpo, credo, apparentemente senza motivo. Il terrario era pulito, ho cambiato il substarto da un paio di mesi, niente parassiti, acari, collemboli, resti di preda ammuffiti. Non ha assunto la classica postura con le zampe ripiegate sotto il corpo. Guardandolo bene da vicino, mi è sembrato come se la parte superiore del cefalotorace fosse un poco sollevata, segno di un inizio di muta. Ma era a digiuno solo da dieci giorni e non ha preparato la muta in nessun modo (niente tappeto di tela). Il corpo è tutto estremamente molle (praticamente tutto tranne i cheliceri), non so se è l'effetto della decomposizione o è stato colto impreparato da una imminente muta... non riesco proprio a spiegarmi questa morte.

 

È la prima volta che perdo un ragno (non per vecchiaia) e a questo ero veramente affezionato. Ce l'ho da quasi tre anni, l'avevo preso sling di un paio di centimetri. Legge permettendo, un domani mi sarebbe piaciuto tentare la riproduzione, anche perché dall'ultima muta si era riuscito a capire che era una femmina. Comunque mi avrebbe accompagnato per una ventina d'anni...

 

Non so se scattare delle foto, non so se potrebbero essere utili almeno per capire cosa sia successo.

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Ciao Danilo, mi spiace per il ragno. Ma a volte capita e nulla avresti potuto fare... non ti dar cruccio!

L'anno scorso è capitata anche a me una cosa molto simile.... uno Pterinochilus che Fabio mi aveva dato (prima della Legge 213) stava crescendo sano e bello. Aveva fatto una tana perfetta e tutto sembrava svolgersi nel migliore dei modi. Ovviamente le condizioni di mantenimento erano "da manuale" e ormai le dimensioni erano "over-spiderling" (circa 4 cm), al sicuro dalla morte bianca dei piccoli...

 

L'ho trovato stecchito in posizione "normale" (niente zambe ripegate sotto il prosoma), appena fuori dalla tana (cosa strana vista che raramente la lasciava), quasi la morte l'avesso colto impreparato, costringendolo ad uscire dal suo anfratto per chiedere aiuto.

 

A volte capita. Non ci si può far nulla. :angry:

 

Matteo

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Mi chiedo sempre , sopprattutto coi fossori, se sappiamo veramente metterli in condizioni ottimali. Non per la temperatura o l'umidità, parametri abbastanza standard. Ma per l'aerazione. Noi , almeno a me è capitato, approffittiamo spesso della straordinaria capacità anaerobica degli aracnidi, con ventilazioni spesso insufficienti nonostante i nostri fori....troppo alti o troppo bassi o orientati male nella grande matrioscka che è una stanza. Una ventilazione insufficiente può mettere il ragno in pericolo da eccesso di CO2...tutto bene, poi all'improvviso, senza segni premonitori, la morte. Una "autopsia" aiuterebbe, escludendo patologie organiche sempre possibili ed insidiose. Uno dei miei ragni preferiti il C.muticus, anche se la crescita veramente lenta mette la pazienza spesso a dura prova.....Fabio o Ste, che sono fra i miglior Hardcore europei, potrebbero aiutarci a capire se la mia è una sciocchezza.....

 

ciao danilo

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In effetti quando parliamo di "condizioni ottimali" inseguiamo tutti una chimera. Diciamo che si cercano condizioni che nel miglior modo possibile rispecchino quelle naturali (evitandone però i rischi) almeno per quanto sia umanamente possibile fare (e monitorare)...

 

Ne avevamo già parlato della faccenda dell'anidride carbonica e dei ragni che possono soffocare senza accorgersene (e quindi senza filarsela verso la griglia di aerazione). Possibile sia quella la causa della morte dei ragni di cui sopra... specialmente se pensiamo che loro - a differenza nostra - non possono "accelerare il respiro" per introdurre più ossigeno. Muoiono come i neonati per la SIDS...

 

Come giustamente dici, il foro (o meglio la griglia) d'aerazione raso terra non può dare certezze coi fossori e non mi viene in mente un sistema che "certamente" possa portare via tutto il CO2 da dentro un buco rivestito di tela.

 

Una complicata soluzione si potrebbe cercare con l'acquisto di un sensore per il CO2 a sonda da infilare nel buco (che costa un milioncino, tra l'altro). Si dovrebbe quindi stabilire un valore limite con allarme sonoro in caso lo si superi. Complicato e costoso come sistema. E non sicuro, anche perchè bisognerebbe soffocare un po' di ragni (di varie specie e taglie) per tararlo, visto che non credo che le tarantole busseranno al vetro del terrario per avvertirci che l'aria si sta facendo viziata, e che dovremmo aver la premura di segnarsi il livello per tarare la macchinetta...

 

Mah... :angry: Temo che non se ne verrà a capo facilmente.

L'unica cosa che possiamo certamente fare è areare per bene il livello del terreno con una griglia bella grossa. Quel che capita sotto, beh... davvero credo sia fuori dalla nostra portata.

 

Matteo

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Danilo, ovviamente il microscopio è a tua disposizione. Fino a Ottobre ho una stanza tutta mia in dipartimento, e non sto usando l'M420. Se vuoi venire a scattare delle foto per capire qualcosa di più, sei sempre il benvenuto.

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L'ipotesi della CO2 mi lascia perplesso... in natura un ragno come il C. muticus scava parecchio, se si fa la tana un metro sotto terra le condizioni in termini di ossigeno dovrebbero essere ben più critiche che in terrario in cui la profondità è di una manciata di centimetri. Per non parlare del periodo di digiuno, in cui tappa completamente l'entrata della tana. In quel periodo potrei anche togliere il coperchio...

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Il discorso lanciato da Ilic mi sembra molto molto importante, varrebbe la pena ampliarlo.

Un esempio , nelle famigerate teche da allevamento delle Haplopelma martin Huber mi sembra sia solito praticare dei fori anche sotto il livello del terreno, ragionando la cosa può o non può funzonare ma se funzionasse si otterrebbe un passaggio di ossigeno all'interno della teca...

Bisogna pensarci su, ad ogni modo profesò fatti coraggio

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Non credo proprio sia un problema di CO2... in natura molte specie fanno tane ben più profonde rispetto a quelle che fanno nei nostri terrari e nonostante alcune siano costruite in terreni ben drenati altre lo fanno sui bordi dei fiumi quindi quasi a mollo... non lasciando ne escrementi ne avanzi di cibo all'interno della tana credo sia impoissibile che si formi del CO2 al suo interno...

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E comunque i gas seguono le leggi della diffusione... basta un movimento del ragno per causare un parziale ricambio d'aria...

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  • 2 weeks later...
Guest Emilio

Nel mio terrario non ci sono dei fori laterali. La parte superiore è chiusa da una cornice di legno con un'ampia rete. Praticamente è quasi come se fosse aperta (quasi). Noto che un filamento di ragnatela che pende dalla sua tana fino a ragiungere con la punta poco più della metà della profondità del terrario,si muove quasi come se qualcuno soffiasse in continuazione.

Credete che questo possa essere un buon segno per capire se c'è il circolo dell'ossigeno? Perchè se così fosse potreste provare anche voi a sospendere un filamento della sua tela nella teca e capire in linea di massima almeno se circola aria..! :lol:

 

 

Danilo,mi spiace davvero tanto per il tuo ragno :D però ho letto che avresti sperato in una ventina d'anni di vita...è possibile ciò? Pensavo che la vita di un ragno durasse molto molto meno.

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Ciao Danilo,ho letto della morte del tuo citarischius e mi dispiace moltissimo. :D

Nemmeno io non sono molto d'accordo sul fatto della poca ossigenazione nel terrario,considerando che questa specie in natura scava ad elevate profondità,secondo me può essere dovuta a una botta presa all' addome.

Pochi giorni fa hai detto che aveva scavato molto dentro il terrario,può darsi che durante i lavori in corso abbia preso una botta causando dei danni alle interiora non visibili ad occhio nudo ed ecco percè la causa della morte così improvvisa.

Dispiace sempre quando una nostra amica a otto zampe ci lascia specialmente se si è assieme da tanto tempo e specialmente quando si sa che in questi casi non c'è nulla che la possa salvare,forza e coraggio Danilo! :angel:

 

 

P.s. per Emilio:Si i ragni possono arrivare a vivere fino a vent'anni,pensa che un mio amico ha una brachipelma smithi di 15 anni!

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Titania, non credo che abbia preso botte.

La tana è stata scavata due mesi fa, subito dopo il cambio di substrato ed era perfettamente stabile e compatta. Ha scavato subito molto, pulendo perfettamente il vetro in corrispondenza del tunnel e realizzando una tana a tempo di record. Inoltre ho dimensionato il terrario affinché il ragno non potesse subire traumi da caduta, neanche quando si arrampicava sul coperchio, lasciando poco spazio tra questo e il substrato. Ho pensato anche a questa eventualità, ma sono sicuro di poterla scartare.

Grazie comunque per il messaggio.

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