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La seta non è prerogativa dei ragni


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Cari amici, propongo una riflessione sulla "seta" in senso lato.

Un tema sul quale il nostro Gabriele ha accumulato una mole di conoscenze ed esperienze unica.

Tutti sanno che, oltre ai ragni, anche i lepidotteri, allo stato larvale, producono un materiale simile. Il termine "seta" è stato usato inizialmente proprio per definire quella prodotta dai lepidotteri.

E' un materiale con prestazioni inferiori rispetto a quello dei ragni, meno resistente a parità di sezione, e meno elastico.

Viene usato per costruire il bozzolo in cui fare la metamorfosi, oppure, nei generi che non fanno un bozzolo, per fissare la larva e poi la crisalide al supporto perché non cada durante la metamorfosi.

Nella foto un bruco di macaone fissato ad uno stelo.

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Alcuni bruchi, però, la usano anche in altre occasioni. Per esempio, i bruchi di Lymanthria dispar per calarsi in maniera controllata verso il basso anziché lasciarsi cadere, più o meno come fanno i ragni. A volte, specialmente i bruchi di Geometridae, passano la notte sospesi nel vuoto attaccati al filo invece di sostare sulla vegetazione, in maniera del tutto simile ai ragni del genere Icius. Probabilmente questo accorgimento riduce il rischio di essere individuati dai predatori notturni. 

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Un po' meno scontato è che anche gran parte delle larve di imenottero siano capaci di produrre seta per costruire un bozzolo in cui fare la metamorfosi. Lo fanno, per esempio, alcuni generi di formiche, come Lasius e Camponotus. Nella foto seguente, Lasius cfr flavus. Le dimensioni del bozzolo rispetto a quelle delle operaie indica che si tratta di una futura femmina riproduttrice.

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Anche molti altri imenotteri costruiscono un bozzolo in cui fare la metamorfosi, forse anche per isolarsi rispetto ai resti delle prede mangiate e agli escrementi. Nelle foto seguenti un bozzolo di Chaybion e l'interno di un nido pedotrofico collettivo di Chilosphex algyrius, con i resti delle Eupholidoptera mangiate.

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Anche Braconidae e Ichneumonidae possono produrre seta e fare il bozzolo. Nella foto, bozzoli di probabile Apanteles  che avevano parassitato un bruco di Pieris brassicae.

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Tutte questa larve non hanno filiere paragonabili a quelle dei ragni, e producono la seta dalla bocca.

Un caso sorprendente è quello degli Embioptera, che producono la seta con degli organi posizionati nei rigonfiamenti delle zampe anteriori.

Le loro tele, fatte di gallerie tubolari e di drappi di collegamento, sono molto simili come aspetto a quelle dei ragni. In particolare, fatte le dovute proporzioni,  a quelle di Lycosoides coarctata, che si trovano spesso sotto le stesse pietre.

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Post super interessante come sempre caro Luigi!

 

Io spezzo una lancia per tutto ciò che è seta prodotta dai non ragni... 

La seta dei ragni in termini di proprietà è largamente sovrastimata. 

Quella dei bachi, ad esempio, è davvero top. 

Delle circa 150000 tipologie di sete di ragno stimate, solo poche hanno caratteristiche meccanicamente interessanti. 

 

Tra l'altro, rumors sembrano indicare che anche gli acari producano seta (onestamente non lo sapevo), e un articolo pubblicato poco tempo fa ne discute al riguardo. https://doi.org/10.1038/s41598-020-74766-7

Io sono un po' scettico su quest'ultimo, ma onestamente non sono esperto negli acari. 

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Io ho verificato che gli acari rossi che infestano le piante producono ragnatela. Li ho avuti in una pianta che tenevo in casa. 

E' una ragnatela presumibilmente finalizzata ad una migliore presa sulle foglie e come corda di sicurezza se cadono. Essendo vegetariani escluderei che sia una trappola per catturare prede.

A proposito, avevo dimenticato la tela prodotta dagli pseudoscorpioni, che, a quanto mi risulta, è usata solo per tenere insieme granelli e residui vari per costruire il nido pedotrofico.  Credo che la producano dalle chele.

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Quanto agli acari, ho fotografato questo, che dovrebbe essere un Penthaleidae e la tela sembra fatta da lui.

 

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