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Teleogryllus oceanicus - mutazione


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Segnalo gli studi della Professoressa Marlene Zuk riguardante Teleogryllus oceanicus, grilli che nella isola di Kauai nelle Hawaii si è evoluta "silenziandosi", perdendo quindi la capacità di crinire a causa di un parassitoide specifico. Se qualcuno avesse qualche parente o amico nelle Hawaii saprebbe piacevole avere delle testimonianze specifiche, nonchè parlare direttamente con la professoressa Zuk.

 

qui il link delle ricerche della professoressa.

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    • By Phantom Soldier
      Ho in terrario pieno di Homoegryllus xantographus e per garantire la pulizia il più possibile, ho messo insieme a loro dei Porcellio laevis dalmatian (onischi). Devo dire dalla loro nascita fino ad oggi, i grilli sono cresciuti bene e sani, ma ora sono adulti e pronti alla riproduzione. Le uova di grillo sono a rischio di essere mangiate dagli onischi o sono al sicuro?
    • By Phantom Soldier
      Avrei una domanda semplice semplice... come riprodurre gli Acheta domestica? Tra viaggi all'estero e problemi di spedizione per via del caldo, sono rimasto senza cibo da inizio luglio e probabilmente fino a fine agosto. Ho "tappato i buchi" con una scatola di camole del miele da caccia pesca (che so che non vanno bene, ma ahimè non posso affamare migali ed insetti vari per tutta l'estate, soprattutto gli sling)
      Per questo motivo vorrei chiedervi se qualcuno di voi ha mai avviato una colonia di grilli? E' fattibile o è una cosa troppo brigosa?
      P.s. Qualcuno di voi sa dove potrei trovare cibo vivo nella provincia di Bologna/Ravennna?
    • By ivo
      Buongiorno Amici e Amiche carissime! una volta ogni due anni mi prende male qualche neurone e decido di sperimentare nuovi metodi di allevamento di cibo vivo. In attesa di apire un capannone per l'allevamento di insetti destinato al consumo umano mi limito a nutrire i nostri amici non sapiens.
       
      Dopo anni dedicati a viziare blatte di ogni tipo ho deciso di spremermi le meningi per allevare grilli in modo smart.
      L'obiettivo è quello di allevarli in grande numero in salute, in modo tale da:
      - dedicare massimo 15' ogni due settimane
      - riproduzioni autonome
      - rumorosità inveriore ai 30 db
      - zero odori molesti
       
      Ho in mente molte soluzioni ma per prima cosa mi piacerebbe imparare dalle vostre esperienze sia sulle criticità che sulle soluzioni!
      Per adesso le criticità che ho osservato in questi anni sono state:
      - cannibalismo
      - terriccio di riproduzione sparso ovunque
      - uova mangiate
      - puzze
      - impossibilità nel dormire nella stessa stanza con allevamenti consistenti..
      - frequente sostituzione dei cartoni
      - mantenere l'umidità costante nel terriccio di riproduzione
      - grilli sparsi per la casa
       
      un grazie a tutti quelli che vorranno intervenire in questo brainstorming.
      Ciao!!!
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