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Impatto del progetto Route Nazionale RS 2014 sulla popolazione di Lycosa tarantula presente nella Tenuta di San Rossore.


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  • 2 settimane dopo...

Domenica 29 giugno-Iniziativa per S.Rossore

 

domenica 29 giugno ci ritroveremo in San Rossore, alle 9.30, di fronte alla Chiesa, per andare a visitare i luoghi interessati al Raduno Scout. Fabio Garbari, Mauro Nozzolini e Alessandro Spinelli faranno da guida per gli aspetti botanici e zoologici della zona. Sarà possibile visitare prato, bosco, lame, di osservare tartarughe, nidi di gruccione e di tarantola e di verificare anche i lavori iniziati.

Ricordiamo che nei giorni festivi l’accesso alla Tenuta è libero e che quindi sarà possibile effettuare anche parte del percorso in automobile.

Allo scopo di rendere la nostra azione ancora più incisiva e di rilanciare nuovamente il problema, saranno invitati i rappresentanti della stampa locale.

Fabio Garbari,Mauro Nozzolini,Alessandro Spinelli

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  • 2 settimane dopo...
  • 3 settimane dopo...

A San Rossore sono passato giovedì scorso, hanno già montato i bagni chimici e i primi sistemi di alimentazione elettrica pro-raduni...

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Dopo aver visto pubblicati in ogni dove ( Repubblica compresa...... :ph34r:) link al raduno non mi stupisco più di niente....neanche se giocassero a guardie e ladri con lanciafiamme e RPG.....

So solo che vorrei tornarci il prossimo anno a fare il nerd ( magari con ma figlia) e non tornarmene a casa con il fegato ulteriormente eroso......

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  • 1 mese dopo...

Scusate per l'assenza di aggiornamenti ma gli ingranaggi si stavano muovendo.

Ora che tutto è fatto, la raccolta dati completata e le memorie deglli specialisti scritte, possiamo fare un breve riassunto della situazione.

 

Su molte testate giornalistiche locali si è letta la dicitura "senza conseguenze", promossa e diffusa da chi ovviamente ha organizzato e approvato il progetto del raduno scout. Potevano fare diversamente? Chi di voi direbbe di aver approvato qualcosa di dannoso?

Il problema è che di parole se ne possono dire tante,se ne possono scrivere ancor di più, ma i dati reali, i fatti quindi, sono spesso inclementi e non tengono conto delle varie fazioni che si contrappongono.

Vediamo meglio cos'è successo...

 

Subito dopo le interpellanze del comitato "Salviamo San Rossore" avvenute in giugno luglio, di fronte ad un progetto già avviato da mesi e tenuto nascosto agli organi di informazione per presentarlo così ad uno stato già avanzato di approvazione e quindi di fatto immodificabile, molti firmatari della petizione si sono adoperati in prima persona per contribuire alla causa.

Noi, come sapete, abbiamo redatto e diffuso un documento su Lycosa tarantula e l'abbiamo inviato a tutti gli organi di informazione, alle autorità locali e nazionali. Lo trovate QUI. In questo si facevano previsioni funeste, indicando come rilevante l'impatto che il progetto avrebbe avuto sulla delicata popolazione presente in San Rossore.

 

Altri, di stanza nei pressi del parco, hanno fatto sopralluoghi per monitorare la presenza di specie botaniche e animali. Questo ha permesso di poter fare un confronto tra il periodo pre-raduno e quello successivo. In dettaglio gli amici dell'associazione Orme D'Ambra, coadiuvati da Spinelli, Garbari e dal nostro grandissimo Prof.Tongi, hanno rastrellato la zona dei Cotoni, compresa tra Cascine Vecchie e Cascine Nuove.

 

In circa 9 ettari di prato arido mediterraneo sono state censite 112 tane attive di esemplari adulti o sub-adulti di Lycosa tarantula, e in 56 di queste,random, è stato riscontrato l'esemplare in piena attività. Ogni tana è stata numerata, geo-localizzata con il GPS e fotografata. Purtroppo non si è potuto optare per un campione maggiormente rappresentativo dell'area interessata dal campo scout in quanto i tempi erano stretti: già a metà luglio l'ente parco ha imposto la chiusura dell'area al pubblico per inizio lavori.

 

I lavori sono cosi iniziati, l'esercito pacifico dei 32000 ha soggiornato e calpestato, ballato, suonato e dormito sulle tane di Lycosa e di Gruccione, e a fine agosto, il 24, il parco ha riaperto le porte ai visitatori.

 

E' bastato affacciarsi sulla distesa dei Cotoni per capire che l'impatto non è stato trascurabile. Vi invito a consultare il blog Ruspe a San Rossore http://ruspeasanrossore.wordpress.com/ e in particolar modo questa pagina QUI per vedere direttamente come il transito di mezzi pesanti, il calpestio delle genti, le strutture ricettive e tutto il baraccone hanno avuto effetti sull'area protetta.

 

Ma come dicevo prima, solo i dati mettono a tacere le voci di parte...

Nell'ultima settimana di agosto e nella prima di settembre i volontari, instancabili, sono tornati a contare le tane e monitorare i danni arrecati dall'evento.

 

Delle 112 tane individuate a luglio, solo 33 sono state ritrovate intatte (28%) Le altre sono scomparse del tutto, crollate o ricoperte.

Di queste 33, 21 non presentavano segni di attività, ovvero mancavano resti di preda all'ingresso e la tipica torretta di erbe e filamenti di tela.

Nonostante le prove effettuate, da queste non è stato possibile stanare alcun esemplare.

Nel post raduno quindi, nell'area campione oggetto del monitoraggio, solo 11 esemplari in vita sono stati trovati. Tra questi, dato ancor più preoccupante, soltanto una femmina con ovisacco.

Sappiamo tutti ormai che nel periodo estivo, e ancor più a fine estate, le femmine adulte dovrebbero avere ovisacchi o prole già sul dorso.

 

Ecco che i dati dimostrano, fuori da ogni faziosità e ideologia, quanto l'evento abbia avuto un impatto negativo sulla popolazione di Lycosa tarantula.

 

E lo stesso è avvenuto per le altre specie monitorate, come il Gruccione, che nidifica nella zona dei Cotoni scavando ripari nel terreno. Come successo per Lycosa, il monitoraggio ha messo in evidenza nidi crollati a causa del calpestio e delle strutture, nidi ricoperti da cumuli di terra di riporto dovuta all'attività delle ruspe, covate abbandonate a causa del disturbo arrecato...

 

I promotori della petizione, il comitato Salviamo San Rossore, per mezzo del suo legale avv.Giancarlo Altavilla, hanno quindi raccolto la documentazione dei vari specialisti e hanno presentato in questi giorni un esposto alla Procura della Repubblica. A questo link troverete qualche ulteriore informazione sulla conferenza stampa che si è tenuta ieri http://www.pisatoday...ssore-pisa.html Un secondo articolo che riassume gli ultimi aggiornamenti qui http://www.ilbecco.it/toscana-2/pisa/item/1656-il-comitato-salviamo-san-rossore-alla-procura-della-repubblica-danni-irreparabili-al-parco.html

All'esposto verrà allegato, tra gli altri, anche il nostro documento post-raduno dove purtroppo si sancisce quello che le nostre funeste previsioni avevano preventivato. Lo trovate QUI.

 

Dati i "poteri forti" in gioco non ipotizzo nemmeno come andrà a finire, lo vedremo. Dobbiamo solo sperare che si possa giungere ad una miglior gestione delle Aree Protette nel nostro paese, sempre più messe sotto scacco da esigenze economiche e giochi di potere.

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