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Come mantenere l'umidita costante?


Guest Kato

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Nebulizzare nel terrario da ovviamente fastidio al padrone di casa che, appena disturbato, si nasconde per ripararsi dalla pioggia.

Ovviamente succede anche se si cerca di NON nebulizzare sul ragno (per rispetto verso la povera bestiolina ;) ).

Qualcuno di voi ha trovato qualche sistema per mantenere l'umidità buona senza dover nebulizzare?

Pensavo: si potrebbe usare una bottiglietta d'acqua da mezzo litro, tagliata all'estremità più larga e chiusa dall'altra parte col tappo.

Dal tappo parte un tubicino sottile (chiuso all'estremità libera) con 3/4 forellini. Piazzando questo tubo nel substrato in teoria dovrebbe rilasciare graduatamenbte l'acqua tenendo la torba (o quello che sia) più o meno umida (a seconda della grandezza e del numero dei fori nel tubo).

Qualcuno ha già provato questo metodo? Ho scoperto l'acqua calda? Aspetto info, ciao!

 

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Pensavo: nelle foreste tropicali dovrebbe mettersi a piovere ogni giorno, quindi per il ragno dovrebbe essere "normale" sentire un po' di pioggia ed entrare nella tana fino al ritorno del "bel tempo".

Ho l'impressione che questo non sia un vero e proprio stress.

Ma purtroppo non conosco queste bestiole abbastanza bene per poter dire che il mio ragionamento è esatto.

 

Andrea.

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Guest Satanika

Credo che per esemplari adulti che necessitano di un livello di umidità pari o superiore al 70% sia difficile ovviare il problema della nebluizzazione.

Creare zone umide nel terrario (e per umide non intendo delle piccole paludi) ti può aiutare a mantenere costante l'umidità, ma sarai costretto comunque a nebulizzare per mantenere costante il livello. Considera anche che se il terrario non è riscaldato, il livello di umidità resterà costante più a lungo, ma sarà inferiore (a parità d'acqua) rispetto ad uno riscaldato.

E per finire tieni in considerazione che spesso gli sesmplari arboricoli non scendono quasi mai sul substrato e quindi sarai in ogni caso costretto ad inumidire la corteccia (o il riparo fornito) per evitare la disidratazione dell'esemplare stesso.

 

Nebulizzando nella teca stressi in ogni caso l'esemplare (a meno che sia "chiuso" nella sua tana); se non gli spruzzi l'acqua addosso devi comunque tenere in considerazione lo spostamento d'aria che crei (e che mette in allarme la maggior parte degli esemplari).

 

Saluti

Lorenzo

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Per adesso ho pensato questo sistema per la mia grammostola.

Vedrò poi se trasformarlo in realtà :)

 

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Ci sono svarati sistemi in floricultura per monitorare l'umidità di un terriccio. L'unico sarebbe capire se sono "finemente" tarabili, o al limite modificabili per i nostri scopi...

 

Comunque Kato, facci sapere come funziona il tuo sistema "home made"!!

 

Per esempio c'è (ma ce ne sono tanti altri...):

http://www.idroponica.it/index.htm

Magari alcune cose potrebbero essere adattate.

 

º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°

ARACNOFILIA.ORG -amministratore

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Guest data_morph

Non male il tuo metodo Kato!Secondo me può funzionare bene e farci risparmiare tempo, io cmque per le speci che hanno necessità di riscaldamento e umidità metto un contenitore per l'acqua dalla superficie abbastanza estesa(un piattino d'acciaio del diametro di 12cm.) nella parte sopra al tappetino/cavetto e ottengo un buon rilascio di umidtà, per le speci meno umide nebulizzo una volta ogni due gg. circa, ma se si potesse risparmiarsi il tutto.......

 

Raoul

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  • 4 weeks later...

Forse questa potrebbe essere una soluzione: se prendete un recipiente pieno d' acqua e ci infilate un riscaldatore per acquari settandolo ad una temperatura sufficiente per avere una buona umidità senza però farla condensare il gioco è fatto, l' importante è non lasciare il recipiente vuoto perchè si potrebbe spaccare l' ampolla di pirex del riscaldatore. Oppure con un umidificatore ad ultrasuoni (lo usano per coltivare i funghi, comunemente chiamati magic mushroom[:)], che richiedono un' umidità di circa il 100%). Bom bom [:D] Ganesha

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