Trollone

Ciao, io sto allevando una Segestria sp. da ormai più di 2 mesi senza particolari problematiche. Come puoi vedere, il terrario di cui necessitano questi ragni è estremamente semplice, non ho infatti neanche provveduto al substrato, per evitare problemi di ogni genere (soprattutto muffe) e in questo modo riconoscere e togliere scarti del cibo mi è più semplice. Quello che serve fondamentalmente a questi ragni è un buco dove possano costruire la loro tana (meglio se lo fai a doppia uscita, in quanto in natura la usano per la fuga e potrebbero così subito abituarsi) e un’apertura dove possano costruire la tela. Nella foto non si vede molto bene ed è un pò rotta perchè l’ha ricostruita poco tempo fa (ho dovuto praticamente distruggerla per togliere una muta da dentro il legnetto). Per il resto serve pazienza: devi lasciare il ragno adattarsi nel suo nuovo ambiente (personalmente ci ha impiegato poco più di 10 giorni per scegliere la tana e tessere la tela), quando poi la notte caccerà fuori le sue zampe sulla tela capirai che sarà pronto ad essere nutrito. L’acqua la reperirà direttamente dal cibo che assume e, in via eccezionale, potresti spruzzare direttamente poche gocce d’acqua sulla tela e nell’ambiente circostante la tana cercando di non disturbare il ragno, anche se io in tutto questo tempo non l’ho praticamente quasi mai fatto e il ragno sta benissimo. Concluso l’aspetto del terrario, per quanto riguarda l’alimentazione, abitando in campagna, riesco facilmente a reperire grilli con cui lo nutrivo 1 volta ogni 10 giorni in estate, e adesso più raramente, sia per bassa disponibilità di prede (anche se fa ancora incredibilmente caldo per essere settembre) sia perchè con l’avvento del freddo il ragno rallenta da solo il proprio metabolismo. Puoi usare anche mosche come ha detto Darko sopra, vermi e insetti simili, anche se io non li preferisco in quanto volano e soprattutto le mosche potrebbero portare malattie. Se prelevi le prede in natura fai sempre attenzione a non scegliere insetti presi da zone trattate con disserbanti chimici. Quando vuoi nutrire il tuo ragno, gli appoggerai la preda sulla ragnatela con delle pinze e la muoverai leggermente per riprodurre delle vibrazioni che attireranno il ragno, altrimenti, se la preda scelta non fuggirà dalla ragnatela, puoi anche lasciarla direttamente sulla tela e aspettare che il ragno esca non appena si muove. Se il ragno si rifiuta di uscire o di mangiare, non insistere per non stressarlo troppo. Spero di esserti stato utile.

Hogna radiata con prole.

Maschio di Zoropsis spinimana. In questo periodo dell’anno molto probabilmente starà cercando un’anima gemella conncui accoppiarsi. Sono ragni notturni molto lenti e cauti, innocui per l’uomo, anche se non esitano a mostrare i cheliceri e a sollevare le zampe anteriori in segno di minaccia, comportamento riscotrabile soprattutto nelle femmine che difendono l’ovisacco.

Potrebbe essere una femmina di Cheiracantium sp. o sono completamente fuori strada?

Scusa, in un primo momento non si sono caricate. Comunque per l’identificazione già ci ha pensato darko. Finchè li trovi a vagabondare puoi semplicemente spostarli fuori con un contenitore di vetro, mentre per quelli che hanno già una ragnatela sarà più complicato, in quanto questo genere tende a costruire sempre una sorta di mini tunnel affinchè possa rintanarcisi quando si sente minacciato. Con Pardosa sp. non avrai però di questi problemi.

Non ho mai avuto esperienza di Tegenarie aggressive, anche di esemplari piuttosto grossi. Prova ad allegare qualche foto.

Assicurati di premere upload dopo aver selezionato le foto. Senza foto non possiamo darti un’identificazione certa, anche se il genere Tegenaria è facilmente riconoscibile dal tipo di tela a “lenzuolo” e le sue zampe molto lunghe. Raggiungono infatti dimensioni giganti legspan. Gli sling di questo genere (i figli) presentano pressochè lo stesso colore, forse sono più scuri sul prosoma al massimo. Nonostante siano ragni molto grandi, sono assolutamente innocui e molto timidi e ti tengono la casa libera da insetti fastidiosi. Se proprio non li vuoi in casa, puoi anche spostarli a mano fuori casa.

Data: 7/9/2019 - 13:00 Luogo: Ospedaletto d'Alpinolo (AV) Posizione/Micro-habitat: Vicino piante di zucca Dimensione corpo: Grande (oltre 20mm) Gigante esemplare di Araneus diadematus, già qualche giorno fa l’avevo visto ma non le scattai una foto. Oggi, dopo aver scattato questa, stavo andando a prendere un foglio bianco per fare una foto migliore, torno ed è sparito. Nei prossimi giorni cercherò di metterla meglio a fuoco. Per limiti di dimensione credo, la foto si è ruotata di 90 gradi a sinistra, infatti il ragno era appeso a testa in giù sulla tela.

Esatto, sembra lei. Come vedi le femmine hanno dimensioni maggiori rispetto ai maschi.

Ok

Data: 7/9/2019 - 10:00 Luogo: Ospedaletto d'Alpinolo (AV) Posizione/Micro-habitat: Dietro casa Dimensione corpo: Media (10-20mm) Bellissimo esemplare di Zoropsis spinimana maschio, è maturo e pronto per la riproduzione o posso ancora tenerlo per qualche giorno e provare a farlo mangiare? Il ragno l’ha trovato mio padre, quindi non so il micro-habitat di ritrovamento.

Potrebbe essere Scytodes sp.?

Forse dovresti usare un contenitore un pò più grande per permettergli di fare la sua tela, anche se in fatto di questo i ragni per esperienza personale riescono sempre ad adattarsi. Ad esempio attualmente sto allevando un esemplare di Argiope bruennichi e ho provveduto per lei un contenitore di 40x35. Attualmente ne sta usando solo 1/3 per la tela. Prova anche ad infilare qualche rametto nel terreno in modo però che non si muova, al fine di offrirgli un sostegno stabile su cui tessere la sua ragnatela.

È un Thomisidae, sono indeciso tra Xysticus sp. e Ozyptila sp., anche se sarà difficile identificarlo, devi sapere infatti che questi due generi sono molto simili fra loro. Ricordo che un mezzo di distinzione sono il numero di spine sul metatarso, quindi identificare un esemplare giovane per me è troppo complicato.

Sarà mica un maschio di Steatoda sp.?

Amblyocarenum nuragicus?

Amblyocarenum sp.

Non c’è nessun problema ad averlo in stanza. Sembra proprio un maschio di Steatoda grossa. Sei sicura di non aver sovrastimato la grandezza?😉

Potrebbe essere uno Gnaphosidae?

Certo era in linea di massima, non una regola fissa, lo dicesti tu stesso.

Ricordo che Darko spiegò una discriminante di questi tipi di ragno: Pholcus phalangioides sarebbe più un ragno da “interni”, mentre è più comune trovare Holocnemus pluchei all’esterno. Detto ciò, il ragno in questione mi sembra sia proprio quest’ultimo.

Entrambe le volte che ho provato, ho usato un contentore circa 10x10, anzi qualche centimetro in più. Ma si sa, coi ragni devi avere molta pazienza. Ci riproverò

Sei arrivato troppo tardi, già liberato. In ogni caso aveva l’opistoma gonfio, quindi era sazio. Solitamente i maschi poi li lascio sempre liberi, e non sapendo che non avesse ancora raggiunto lo stadio finale della sua crescita, non l’ho voluto tenere. Non so perchè, ma con Hogna radiata riesco sempre a riprodurre un ciclo vitale completo (muta, gravidanza, parto, post-parto) escludendo lo stato di sling. Mentre con Z. spinimana è l’esatto opposto: non riesco neppure a nutrirlo. Sia quest’anno che l’anno scorso ho provato, ma con scarsi risultati: non mangiano. Chissà perchè.

Ahahahahahah scusa, ero così emozionato di aver trovato un ragno errante abbastanza grande da allevare che l’ho messo nel barattolo, fatto le foto e andato a cercare terreno per il terrario. Una volta tornato mi sono accorto che era maschio e ho scritto il post. Chissà dove avevo la testa😅. Stavo preparando anche il terrario per la mia Argiope bruennichi.

Aggiungo qualche foto (di qualità purtroppo minore) circa la mia esperienza dell’anno scorso. Qui è dopo la chiusura dell’ovisacco Il ragno scava una buca e crea questa sorta di “trincea” aiutandosi coi cheliceri. Per cause a me ignote, l’ovisacco si stacca e il ragno se lo trascina appresso coi cheliceri. Alla fine, essendo passato un mesetto buono da quando aveva fatto l’ovisacco, lo prendo (senza neanche tante difficoltà, in quanto spesso lo lasciava a terra incustodito) e lo apro constatando che era pieno di uova sterili.