Guest michela Posted November 26, 2003 Report Share Posted November 26, 2003 Allora, come sapete (chi mi conosce), sto provando a scrivere un libro per ragazzi (10/15 anni) che parli di specie animali un po'insolite. Vorrei sapere se (trattandosi di specie pericolose e talvolta protette): esiste una sorta di 'selezione' del compratore, come viene regolamentata l'importazione della varie specie (bisogna dichiarare di possedere una tarantola?). Questo perché credo ci sia un interesse talvolta superficiale verso questi animali estremamente delicati (che non si possono abbandonare nelle aree di servizio ma conosco chi le ha gettate nella tazza...) e poi le mode influenzano molto il commercio di animali esotici (fa molto IN possedere un pitone o un'aracnide velenosi). La passione che spinge a comperare un aracnide è la stessa di chi compra un cane? Intendo, con un animale domestico si instaura un rapporto di 'do ut des' che si può avere anche con un ragno o uno scorpione? Badate non voglio sollevare polemiche ma soltanto capire: il mio 'libro' vorrebbe insegnare anche una corretta gestione delle risorse naturali e il rispetto per l'ambiente (oltre che l'unicità di queste meravigliose creature). Spero di essere stata chiara, aspetto le vostre risposte, michela [^] Link to comment Share on other sites More sharing options...
MatteoG Posted November 26, 2003 Report Share Posted November 26, 2003 Citazione:(fa molto IN possedere un pitone o un'aracnide velenosi). id="quote">id="quote"> più che altro fa molto rINcogloniti!! [] Cara Michela il progetto (indirizzato ai bambini) è molto interessante ma ti infili tuo malgrado in una questione spinosissima che devi affrontare con cognizione di causa. Non è una cosa che puoi improvvisare né dare indicazioni superficiali! Ci sono Leggi, ci sono regolamenti! Accidenti se ci sono... e sono tra i più complicati in assoluto perchè aperti all'interpretazione! Leggi fatte male per problemi che non si conoscono... Ti do un consiglio. Se vuoi fare un lavoro di questo tipo DEVI assolutamente conoscere la normativa in materia e sopratutto "capire" come funziona e come è nata... è una questione fondamentale di approccio culturale! Sul forum ne abbiamo parlato molto (vedi forum - sezione GENERALE, i primi 4 o 5 topic sono dedicati a tutto ciò!) e l'ultimo numero della Rivista Reptilia è un must se vuoi addentrarti in questa selva di interpretazioni. (Troverai, negli articoli miei, di Claudio, Stefano, moltissimo materiale (e vari punti di vista)che ti aiuterà nel costruire quegli schemi mentali che ti serviranno per un approccio serio alla materia!). Dopo - quando avrai chiare queste cose - potremo cominciare a discutere sulle tue idee e proposte. Dire "come viene regolamentata l'importazione della varie specie?" oppure "bisogna dichiarare di possedere una tarantola?" è un disastro in partenza. E' come se tu fossi partita dall'ultima pagina del libro cercando di tornare poi indietro a scrivere il resto! L'idea rimane bella comunque e siamo qui, anche per metterti addosso tanti dubbi, che ti serviranno per rendere il tuo materiale veramente aderente alla realtà degli esotici pericolosi in Italia! Matteo º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`° ARACNOFILIA.ORG -amministratore º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`° Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest AlLe Posted November 26, 2003 Report Share Posted November 26, 2003 Comprare un'animale solo perchè "va di moda" è quanto di più squallido (a volte sadico) si possa fare. Soprattutto parlando di animali esotici, che richiedono quasi tutti trattamenti particolari e spazi idonei. Già l'introdurre un animale in un'habitat diverso dal suo naturale causa sempre uno shock tremendo, e molte volte (nel caso di aracnidi credo in particolar modo) sofferenze per l'animale, persino la morte. Altre volte semplicemente chi l'ha acquistato si stanca di tenerlo, o non riesce a provvedere al suo sostentamento, e se ne libera come può. Questo può causare gravi problemi e danni agli ecosistemi locali, vista l'introduzione di una specie estranea nella flora e fauna del luogo!!![!] E' inoltre bene tener presente che nel caso di aracnidi non si instaurerà mai un rapporto affettuoso tra padrone e animale, come può avvenire tra uomo e cani, gatti ecc. Accetteranno il cibo e le cure che offriremo loro, ma non otterremo alcun favore in cambio, se non il piacere di osservarli: anche dopo anni ed anni di cure, invadendo il loro territorio saremo trattati come tratterebbero qualsiasi entità estranea, ovvero come una minaccia. Gli aracnidi NON sono animali da compagnia. Non conosco bene il caso dei pitoni purtroppo, per cui mi fermo qui!!![|)] Ho detto una marea di stupidate??? Spero di no!!![][][] Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest michela Posted November 27, 2003 Report Share Posted November 27, 2003 Matteo i bambini in questione hanno 10/15 anni e pertanto non sono proprio bambini, io vorrei dare una panoramica generale del problema a loro perchè penso che in quell'età nasca l'interesse per questi animali. Non vuole essere un libro scolastico ma una 'favola' che contiene anche concetti importanti. Ora vado a scartabella re i forum che mi hai segnalato, leggo comunque nella risposta di AlLe parte di ciò che mi interessava: l'avere un animale esotico comporta un piacere a senso unico, l'aracnide (o chi per lui) non 'interagisce'. Ma quelli nati in cattività hanno un altro approccio verso la vita in 'teca'? Link to comment Share on other sites More sharing options...
i-lang Posted November 27, 2003 Report Share Posted November 27, 2003 No no...la vita in teca è ben tollerata dal ragno comunque, perchè in natura il suo areale non sarebbe molto diverso , nè come condizioni ambientali, nè come superficie. Diverse specie di ragno (i Theraphosidae fossori ad es o i trapdoor-spider) escono pochissimo (anche in natura) dalla loro tana. La loro semplicità evolutiva, fa si che la nascita in cattività o in natura, cambi pochissimo (se non niente) l'istinto proprio della specie. Non si interagisce mai con un ragno, nel senso che mai il ragno ti riconosce, saluta e così via. Ciao! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest michela Posted November 27, 2003 Report Share Posted November 27, 2003 Curiosità: se un ragno velenoso o uno scorpione ti mordono/pungono quanto tempo si ha per 'correre ai ripari'? Il veleno degli aracnidi è sempre letale? Link to comment Share on other sites More sharing options...
krystal Posted November 27, 2003 Report Share Posted November 27, 2003 Citazione:Messaggio inserito da michela Il veleno degli aracnidi è sempre letale? id="quote">id="quote"> In sintesi la risposta è no.Vedi, parlando di aracnidi tu in pratica parli anche degli acari dalla polvere[] Comunque, parlando solo di scorpioni e di ragni, sono tutti velenosi ma pochi sono letali. Quanto tempo hai per "correre ai ripari" dipende dalla specie, ma in genere c'è... quello che manca è, molto spesso, l'adeguatezza delle strutture sanitarie nei paesi in cui questi animali non sono autoctoni. In ogni caso, tieni presente che le specie effettivamente pericolose sono davvero poche, per farti un idea puoi leggere la lista che inviammo al Parlamento quando fu discussa la legge sugli aracnidi. ___________ Dany Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest AlLe Posted November 27, 2003 Report Share Posted November 27, 2003 Citazione:Messaggio inserito da i-lang No no...la vita in teca è ben tollerata dal ragno comunque, perchè in natura il suo areale non sarebbe molto diverso... [CUT] La loro semplicità evolutiva, fa si che la nascita in cattività o in natura, cambi pochissimo (se non niente) l'istinto proprio della specie. id="quote">id="quote"> Naturalmente intendevo dire che chi compra questi animali solo perchè vanno di moda la maggior parte delle volte se ne frega altamente di ricrearne l'habitat in un terrario come facciamo tutti noi, inserendolo in un'ambiente non adatto alle sue necessità!!![|)] Mi scuso con tutti se sono stato poco chiaro!!![:I] Ciao, Alessandro Link to comment Share on other sites More sharing options...
i-lang Posted November 27, 2003 Report Share Posted November 27, 2003 AlLe ,scusa me, non sono capace di usare i quote( confesso!) e mi riferivo all'ultima parte del messaggio di Michela.... Ciao!!!!!! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Matteus Posted November 27, 2003 Report Share Posted November 27, 2003 Esatto, gli aracnidi non mostrano nesun tipo di "affetto", l'unica gratitudine che può ricevere un appassionato è vederli vivere bene, come se fossero in natura, e il che non è poco, anzi, per chi ama questi animali è un "ringraziamento" immenso. Mi piace molto la tua idea del libro "educativo", e penso sia molto importante, data la fase di sviluppo che ha la terraristica, sviluppo purtroppo non sempre ben ponderato... Come ormai è sotto gli occhi di tutti, oggi avere un ragno (o un animale esotico in genere) in casa è diventata una moda pericolosamente diffusa. Credo che sotto questo aspetto il tuo libro possa aiutare molto a far capire ai "futuri aracnofili" che un aracnide non si deve allevare per poter mettersi in mostra, ma per capirne un po' di più il suo affascinante mondo, cosa che si può fare solo con il massimo rispetto verso l'animale, molta pazienza e spirito di osservazione (ci vuole molta passione per stare ad osservare un ragno per ore...). Sono animali molto diversi da noi, bisogna capirli, ciò comporta anche lo stare attenti per evitare spiacevoli incidenti (spiacevoli più per l'aracnide che per l'uomo, in genere...) Link to comment Share on other sites More sharing options...
EegaBeeva Posted November 28, 2003 Report Share Posted November 28, 2003 per Matteus Citazione:(spiacevoli più per l'aracnide che per l'uomo, in genere...)id="quote">id="quote"> Perché in genere più spiacevoli per l'aracnide che per l'uomo? Intendi forse dire che, dopo l'incidente, il ragno "colpevole" viene solitamente accoppato o catturato? In caso di "incontro ravvicinato" con un ragno, penso che la cosa sia talmente furtiva e veloce, che il ragno in questione ha tutto il tempo (e la capacità) per darsela... a zampe. Oltre tutto, sono iper mimetici. Grazie. Buon pomeriggio. Lidia EegaBeeva Link to comment Share on other sites More sharing options...
krystal Posted November 28, 2003 Report Share Posted November 28, 2003 Ci sono tanti modi in cui si può venire a contatto con un ragno e penso che Matteus, implicitamente, si riferisse al malcostume di alcune persone di maneggiare i ragni. In quel caso un "incidente" è molto probabile che danneggi anche il ragno perchè, parlando di migali ad esempio, di solito finisce che il ragno per reazione viene fatto cadere a terra e, come sappiamo, dopo una caduta del genere quasi sicuramente muore. Ovvio che se parliamo del caso in cui un ragnetto se la zampetta allegramente di fianco alla nostra mano, se per reazione la ritiramo bruscamente, la bestiola se la darà... a zampe e finisce tutto lì. ___________ Dany Link to comment Share on other sites More sharing options...
i-lang Posted November 28, 2003 Report Share Posted November 28, 2003 Lidia, si riferisce all'incidente più comune che si ha coi grossi Theraphosidi...qualcuno li prende in mano (chissaperchè...), la bestiolina spaventata, morde, il fenomeno grida... Ahiiii e lascia cadere la bestiolina. Morale della favola...Furbastro con un dito gonfio, bestiolina morta per la caduta..... Link to comment Share on other sites More sharing options...
EegaBeeva Posted November 28, 2003 Report Share Posted November 28, 2003 Sì, è vero, Krystal. Alla manipolazione non avevo pensato. Grazie. Lidia EegaBeeva Link to comment Share on other sites More sharing options...
EegaBeeva Posted November 28, 2003 Report Share Posted November 28, 2003 Grazie anche a te, Ilic! Davvero, non avevo proprio pensato alla manipolazione di grandi ragni. Mi sembra una cosa scema e pericolosa. Ciò non toglie che alcuni sconsiderati la pratichino, per vanità umana, per ignoranza, per scelleratezza. Non posso che concordare con l'affermazione di Matteus, è chiaro. Buona serata. Lidia EegaBeeva Link to comment Share on other sites More sharing options...
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