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Homo sapiens sapiens e affini


andrea.a
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Ho letto un paio di giorni fa su un quotidiano sudtirolese (quello italiano, perché quello tedesco non lo capisco) un articoletto interessante.

 

Diceva che, studiando il DNA dei primati superiori, alcuni scienziati si sono accorti che le differenze sono troppo ridotte per giustificare una suddivisione in vari generi.

 

Quindi, Uomo, Orango, Scimpanzè e Gorilla dovrebbero essere riclassificati ed inseriti nello stesso genere.

Se questo avvenisse, nel genere Homo, oltre alla specie sapiens sapiens alla quale apparteniamo ne troveremmo alcune altre, relative ai nostri cuginetti.

 

Di solito due specie appartenenti allo stesso genere appaiono ai miei occhi molto simili, ad esempio due Brachypelma, o due Poecilotheria, ma anche i due rinoceronti o i vari orsi ecc.

 

Quindi, cari amici, ci possiamo finalmente sentire meno soli, e speriamo che crolli definitivamente anche l'ultima barriera che tendeva a sottolineare l'unicità della specie umana facendola apparire come esterna (o al confine) rispetto a tutto il mondo della natura.

 

Andrea.

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Caro Andrea, credo che continueremo a sentirci soli.....

La superfamiglia Hominoidea comprende molte specie fossili, l'Homo sapiens, le scimmie antropomorfe (Gorilla, scimpanzè, bonobo,hurang utan),i gibboni ed i siamanghi.

La famiglia Hominidae comprende i generi Australopitecus (estinto) ed Homo, con una specie vivente.

Il genere Homo comprende le specie ergaster(estinta), habilis (estinta), Herectus (estinta),sapiens (vivente).

La specie sapiens comprende due sottospecie , neandertalensis (estinta), sapiens unica sopravvissuta. Homo sapiens sapiens.

Siamo proprio soli.

Non ho letto l'articolo cui fai riferimento, ma purtroppo non corrisponde al vero. La differenza che ci separa dai cugini antropomorfi non è a livello di genere, ma di superfamiglia.

Ontologicamente è molto diverso......

Capisco però la causa del quiproquo: i genetisti (o meglio chi cerca di leggere da profano ciò che dicono i genetisti...i giornalisti sono speciali in questo...) danno interpretazioni id="red">quantitative sulla composizione del DNA.

E' comune sentire : il tal DNA differisce dal talaltro del 3%, perciò sono molto simili.

Questa affermazione non è casuale: è la "differenza genetica" che ci separa dallo Scimpanzè.

Si dirà "ostrega, il 97% è uguale, per cui".....siamo parenti stretti!

L'inghippo è sul metodo. Essendoci nel regno animale solo 4 nucleotidi base (in realtà sono 5, ma è una sottigliezza che non cambia il senso...), il DNA di tutti i Phylum animali è molto simile.

Varia moltissimo la lunghezza della molecola, non la composizione!

All'interno della stessa famiglia il 2-3% di diversità marca una distanza ontogenetica rimarchevole. Pensa, la vita è una musica suonata a 4 note; prova a pensare che differenza c'è ad ascoltare due pezzi musicali (musica classica ed hard rock). Ascoltarli significa individuare l'esatta sequenza genetica ed aminoacidica.

Il metodo quantitativo conta solo le note uguali.

Paradossalmente una sonata di Chopin può avere una percentuale di sol simile a Hurricane di Dylan , ma gli spartiti non sono certo simili.

Pensa alla prova del DNA: io e te possiamo essere identificati(diversificati) e pur non conoscendoci direttamente, siamo certamente diversi pur avendo QUANTITATIVAMENTE lo STESSO DNA!.

In realtà ciò che conta realmente è la sequenza ,sulla composizione della quale non abbiamo ancora tutti gli atout in mano(semplificando....).

L'analisi quantitativa del patrimonio genetico è utile per la classificazione cladistica del regno animale, classificazione che è basata sulle affinità e non sulle discendenze.

Da ciò abbiamo capito ad esempio che gli onicofori sono un phylum a sè e non un subphylum degli artropodi, ma vedi si va per categorie vaste .....

D'altra parte essere assieme in una superfamiglia con i cugini arboricoli non è da sottovalutare....in noi "la bestia" è vicina...e possiamo vederlo, purtroppo nella vita di tutti i giorni....[;)][:D][:D].

Scusa la "serietà" della risposta e la ceeeertissima poca chiarezza, ma la paleantropologia è stata la mia prima (ed il primo amore non si scorda mai!)nerd-attività.

Ciao!

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Bellissima spiegazione! Bravo! E' invece molto comprensibile e chiara, anche se io queste cose già le sapevo e magari le ho lette più fluidamente.

Solo una critica stupidamente calligrafica, ma utile a chi non conosce certi termini: la parola che tu scrivi Pylum, in realtà si scrive Phylum. :-)

Ciao!

 

Emanuele

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Guest Shelob

ok buona risposta, anzi ottima i-lang

comunque anche senza giustificazioni genetiche, che ci sono, non mi sentirò mai allo stesso livello di qualsiasi altro animale...abbiamo qualche caratteristica un pò diversa, credo, almeno un pochino....

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posso muoverti una critica shelob? anche una rana ha qualche caratteristica un po' diversa da un rinoceronte, ma non è che la rana o rinoceronte si debbano sentire l'uno a un livello superiore dell'altro.

la spiegazione di i-lang non ci distanzia dal regno animale, anzi: ci da le nostre coordinate al suo interno. vi sono tre regni: l'animale, il vegetale e il minerale. gli uomini non sono ne piante ne sassi. di conseguenza tra un uomo e un piccione corrono differenze analoghe a quelle che corrono tra una salamndra e un cane.

il resto è antropocentrismo, ovvero un noto bias della nostra specie.

 

sì sono contusioni da pugno. e sì la cosa mi va benissimo. sono illuminato.

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Guest Francesco

Concordo pienamente con Nausea. Non ce la faccio più dell'antropocentrismo di papistica memoria. Attenzione, Shelob non offenderti, non ce l'ho assolutamente con te.

Ciao,

Francesco

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Guest volothar

Nausea, come al solito mi togli le parole di bocca (anche perchè non riesco mai ad esprimere dei concetti in poche righe) d'accordo al 100%.

 

*Enrico*

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Guest Shelob

non mi offendo affatto figuriamoci, le vostre come le mie sono posizioni relative a vari punti di vista, finchè non si dimostrerà che l'una o l'altra sono inequivocabilmente vere sono entrambe e quant'altre ve ne siano assolutamente discutibili...

per meglio precisare non pongo l'uomo al di fuori del regno animale (cavolo studio medicina non teologia, o roba del genere!)sono però fermamente convinto che sia possibile stabilire una sorta di gerarchia tra i viventi, diciamo non assoluta o che metta in riga tutte le specie una dietro all'altra ma a grandi linee credo sia condivisibile dire che un organismo come una rana sia superiore ad un verme e che le capacità di una scimmia in generale esrimano dal punto di vista umano una complessità maggiore di quelle di un topo...e sempre dal punto di vista umano, non posso far altro, se riuscissi ad estraniarmi da questa ottica non sarei umano, gli uomini sono organismi superiori agli altri, certo certo mi direte che certe proteine vengono espresse tali e quali nell'uomo e nella drosophila o nel lievito, esistono sicuramente specie animali mammifere e non che hanno capacitàin qualche campo migliori di noi....ma ripeto abbiamo uno strumento, il cervello, con capacità superiori agli altri viventi che ci fornisce anche la capacità di ritenerci superiori.

so che la mia posizione a poco di scientifico a cui appoggiarsi, nausea hai perfettamente ragione a dire che se non siamo rocce o piante siamo animali non lo discuto, è vero, ma ripeto mi piace pensare di avere qualcosa in più degli altri viventi...ciò chi mi frega è che non riesco bene a spiegare cosa sia questo di più, io dico il cervello funzionante in un certo modo, ma andrebbe un pò raffinata come posizione. se non altro comunque riusciamo ad esprimere al meglio la nostra capacità distruttiva sicuramente superiore a qualsiasi altro vivente, non c'è dubbio, altro non voglio aggiungere perchè ribadirei quanto già detto o mi butterei in inutili polemiche contro la filosofia o la religione o quant'altro.

per favore però non cominciate mai dicendomi "non ti arrabbiare, ma io..." non corro questo pericolo mi definisco uno scettico per cui sostengo il più sfrenato relativismo in ogni questione non dimostrata e accettata da tutti.

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Caro Shelob, che un futuro medico abbia una concezione antropocentrica del creato e del mondo, mi sembra il minimo[:)]...

E' una questione di motivazioni......E da questo punto di vista ti approvo incondizionatamente...[:D]

D'altra parte tu stesso dici che in questa impostazione non vi è nulla di scientifico......(per scientifico si intende qualcosa di dimostrabile e ripetibile in condizioni standard....) difficile ripetere in laboratorio i fatti della vita, ecco perchè fioriscono tante teorie...

Proviamo però a fare un amichevole ed affettuoso ragionamento.

Cosa si intende per superiorità di una specie su un'altra?

Guarda che questa domanda ha squassato il mondo scientifico da Darwin ad oggi.....mica scherzi! La teoria della selezione delle specie nasce dal postulato che vi è una precisa gerarchia: le specie estinte rappresentano esperimenti bizzari, strani, comunque superati dalle specie moderne, le più adattate... in una parola le migliori.....Il grande albero della vita procede verso la complessità e la perfezione.

Fra "le migliori" poi vi è una gerarchia che vede i mammiferi al vertice della piramide degli esistenti e l'uomo il più perfetto dei mammiferi. Il vertice assoluto.

Darwin ed i suoi seguaci hanno teorizzato chiaramente la superiorità dell'uomo su tutte le altre specie . Fra l'altro questa teoria concorda con la visione antropocentrica tipica della religione cristiana, della quale ha messo in crisi la teoria creazionistica.

Non sto a tediarti sulle polemiche intercorse fra creazionisti e darwiniani...

Essere neodarwiniani è tutt'altro che disdicevole...E si è in ottima e numerosa compagnia . Ma c'è un problema.....E' veramente giusto il postulato che ogni specie estinta rappresenta un "fallimento" o quantomeno una specie più debole?

Facciamo un esempio : nel laghetto sotto casa nasce ,dopo un processo di speciazione, il pesce perfetto. Il più pesce, il meglio pesce, il pescissimo di fronte al quale ogni pesce annichilisce.

La superspecie del pesce si accinge a colonizzare il mondo quando un meteorite sbam....distrugge il lago e tutti i super pesci. Risultato estinto. Ma non era il più forte? Allora non si estinguono solo i più deboli..... Questa è la teoria della selezione puntiforme, propugnata dagli anni 80 da Gould, Hsien, Desmond Morris e tanti altri, che dice che in realtà i sopravvissuti non sono i migliori, ma i più fortunati .Dice che per sopravvivere ci vogliono qualità ed adattabilità e.... fortuna.

La selezione puntiforme delle specie ha SICURAMENTE operato almeno 5 volte nella storia della terra. Le cinque grandi estinzioni di massa. Avvenute in seguito NON alla selezione naturale fra le specie,(la famosa lotta per la sopravvivenza...) ma a grandi ,immensi cataclismi...

E fra i sopravvissuti come possiamo fare classifiche? Ogni specie è adattata alla propria nicchia ecologica e lì esprime la sua superiorità.. che è sempre relativa alla nicchia cui ci riferiamo . Un uomo costretto a vivere nella giungla congolese, solo, in competizione con uno scimpanzè avrebbe poche , pochissime chances di superarlo.

L'uomo non è certo la specie più numerosa, le formiche lo staccano di numerose miliardate...solo pensando agli animali superiori...

Non è il più forte, il più veloce, il più resistente....non ha l'udito migliore, la vista migliore, il tatto migliore, l'olfatto migliore...

In cosa prevale dunque? E' ovvio. In intelligenza. E' indubbiamente la creatura vivente più intelligente e tecnologica e se questo è l'UNICO parametro , siamo ai vertici. I migliori.

Forse lo siamo troppo... e con la nostra intelligenza superiore in un tempo che è un niente nella storia della vita, stiamo portando il nostro mondo verso il collasso e la fine di noi stessi..... e di tanti coinquilini della nostra grande casa. Siamo veramente superiori o solo troppo intelligenti? Caro Shelob, non lo so : spero che tu abbia ragione.....E sono sicuro che diverrai un ottimo medico, capace di apprezzare la meravigliosa macchina che siamo ....e che sono altrettanto tanti nostri cugini e compagni di viaggio![:D]

Ciao!

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Francesco, la classificazione dell'uomo -

Regno Animalia

sottoregno Eumetazoa

Ramo Bilateria

Grado Eucoelomata

Divisione Enterocoela

Phylum Chordata

Subphylum Vertebrata

Classe Mammalia

Sottoclasse Theria

Infraclasse Eutheria

Ordine Primates

Sott'ordine Haplorhini

Superfamiglia Hominoidea

Famiglia Hominidae

Genere Homo

Specie Sapiens

Sottospecie Sapiens

 

Ciao!

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La mia premessa, I-lang, era la seguente: "ho letto un paio di giorni fa su un quotidiano sudtirolese...", quindi, data la evidente totale mancanza di rigore scientifico della fonte, credevo sottintesa la mia intenzione di spostare la discussione su un piano più sentimentale che prettamente genetico.

Comunque hai fatto sicuramente bene a chiarire le cose!

 

Però qualcuno ha colto la mia provocazione, interessante la discussione sul fatto che noi umani abbiamo o non abbiamo qualcosa in più rispetto agli altri animali!

Se ci confrontiamo con una rana è abbastanza facile dire cosa noi sappiamo fare e lei no, se ci confrontiamo con un lombrico è ancora più semplice stabilire che abbiamo sensibilità e percezioni differenti. Ma paragonandoci ad un gorilla (ne avete mai visto uno in faccia?) siete sicuri che non sappia provare emozioni simili alle nostre? Scommettereste 10 euro che lui non sia in grado di provare amore, gratitudine, affetto, antipatia, irritazione, noia....?

 

Io no.

 

Andrea.

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