Sauro Posted February 23, 2010 Report Share Posted February 23, 2010 Sto cercando notizie su questo scorpione che vive nelle zone tropicali dell'America centro meridionale e in alcune isole delle Grandi Antille. Il nome scientifico è Rophalurus Junceus o scorpione azzurro o scorpione colorado, appartenente alle buthidae. Questo animaletto sta compiendo un vero miracolo, è il protagonista di un evento eccezionale. Nell'isola di Cuba, circa 25 anni fa, un biologo di Guantànamo, il dott. Misael Bordier ha scoperto che il veleno di questo scorpione è un potente antitumorale. Da quel momento in poi è iniziata la sperimentazione clinica che attraverso le varie fasi sta dimostrando un'efficacia superiore a tutte le terapie tradizionali. Chiarisco che è un procedimento scientifico che coinvolge tutto il sistema sanitario e di ricerca di Cuba e quindi non si tratta di medicina alternativa o ciarlatanerie simili. Sono stati trattati circa 80.000 pazienti e le percentuali di sopravvivenza e di guarigione sono più che doppie rispetto a chemio e radio terapia. Nessun effetto avverso si è mai manifestato nei pazienti trattati. Il farmaco ricavato si chiama escozul e si può ottenere presso l'Impresa Labiofam di L'Avana. Mi interessa sapere alcune cose su questo scorpione: - se è possibile allevarlo in climi temperati come il nostro senza che la qualità del veleno ne risenta - se è possibile importarlo con le dovute autorizzazioni - da quali molecole è composto il suo veleno Il 31 gennaio scorso è uscito un articolo sul Corriere della Sera visibile a questo indirizzo http://archiviostorico.corriere.it/2010/ge...100131145.shtml Grazie Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kaiser Scorpion Posted February 23, 2010 Report Share Posted February 23, 2010 Caro Sauro, prima di tutto ti faccio le mie più sentite condoglianze. Perdere un proprio caro è sempre un evento terribile, specialmente quando si è costretti a lottare contro un male incurabile. Avevo sentito parlare di alcune sperimentazioni sul veleno degli scorpioni per possibili ricadute in ambito terapeutico però nulla di preciso a riguardo. Come dice giustamente l'articolo, R. junceus non è affatto azzurro ma ha un colore tendente all'arancione. Rispondendo alle tue domande: 1) se viene allevato in un terrario con un cavetto riscaldante il problema non si pone nemmeno... E' noto che scorpioni della stessa specie (ad es. Buthus occitanus) che vivono in zone più calde abbiano un veleno più potente rispetto a quelli delle zone più fredde ma è probabile che sia un semplice adattamento ad un habitat più ostile (deserto contro macchia mediterranea). 2) al momento in Italia è in vigore il D.L. 213/2003 (e conseguente legge ordinaria) che vieta il commercio (in ogni sua forma) di Aracnidi potenzialmente pericolosi. Dato che non è specificato quali specie lo siano, al momento non c'è molta chiarezza in merito. Aracnofilia, già Associazione Italiana di Aracnologia, alcuni anni fa stilò una lista delle specie realmente pericolose che è stata presa ufficiosamente come punto di riferimento in alcune occasioni anche dal Corpo Forestale dello Stato. Quindi, attenendosi a quella lista, la specie Rhopalurus junceus non sarebbe commerciabile. Ciò premesso, nel caso in cui l'interessato sia un ente di ricerca, un'università, un ospedale (ecc...) sicuramente dovrebbe essere possibile ottenere un'autorizzazione. Nel qual caso, posso indicarti dove reperirli. 3) il veleno non è particolarmente potente; ha un LD50 di 8 mg/kg, un valore che non colloca sicuramente questa specie fra quelle in assoluto più pericolose. Sulla composizione molecolare non so davvero cosa dirti. Qui c'è una breve scheda in inglese su R. junceus: http://www.ntnu.no/ub/scorpion-files/r_junceus.php Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sauro Posted February 24, 2010 Author Report Share Posted February 24, 2010 Grazie per la risposta Kaiser. I cubani non allevano gli scorpioni ma li catturano e li tengono in cattività per sei mesi in enormi terrari molto simili al loro habitat. Li alimentano con prede naturali vive. Vengono "munti" con una piccola scossa elettrica ogni 20 giorni. Alla fine del periodo di detenzione li rilasciano in ambiente. LD se non mi sbaglio è dose letale? Vorrebbe dire che per un uomo medio di 70 kg occorrerebbero 70x8 = 560 mg di veleno per stenderlo cosa che il R. Junceus non è in grado di fare emettendo pochi microgrammi alla volta dunque non è pericoloso. La mia idea era di collaborare con medici e ricercatori cubani e organizzare l'importazione e l'allevamento degli scorpioni, per cercare di avvicinare la speranza sempre se è possibile trattarli nel modo più naturale possibile quei preziosi animaletti. Il farmaco è facile da produrre con un minimo di attrezzatura. Oggi l'unico modo per avere il farmaco è viaggiare a Cuba oppure farselo spedire contrassegno, in entrambi i casi con costi che non tutti possono sostenere. Le tossine di scorpione sono molto studiate, nel motore di ricerca pubmed impostando come chiavi scorpion venom toxin escono oltre 23.000 pagine di studi scientifici. Il guaio è uno solo, il solito, le tossine naturali non si possono brevettare e chi fa ricerca ha come unico scopo la sintesi del principio attivo. Il principio attivo per eccellenza non esiste perchè queste tossine sono dei cocktails di molecole e allora tutto resta nel limbo della ricerca, senza sbocchi pratici. A Cuba, dove il conflitto d'interesse pesa meno e sono più concreti, dopo anni di tentativi infruttuosi di produrre il veleno con biotecnologia o ingegneria genetica si sono arresi e hanno prodotto il farmaco su base naturale, ma gli scorpioni sono pochi e i malati tanti. Se a qualcuno interessa l'argomento escozul potrete saperne di più cercando in rete il forum "Leoni si nasce". Sarebbe bello se le autorità competenti si occupassero della cosa invece di lasciarla a noi piccoli impotenti volontari... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kaiser Scorpion Posted February 25, 2010 Report Share Posted February 25, 2010 Per LD50 si intende in effetti "Lethal Dose 50" (ovvero Dose Letale 50) e si riferisce alla quantità di una sostanza sufficiente ad uccidere il 50% degli animali usati nell'esperimento (di solito le cavie da laboratorio o i ratti...) Maggiore è la quantità di sostanza necessaria ad ucciderne la metà e minore sarà la tossicità di quella sostanza e viceversa: minore è la quantità di sostanza necessaria ad ucciderne la metà e maggiore sarà la tossicità e quindi pericolosità di una determinata sostanza. Possono essere usati vari metodi per mettere in contatto una sostanza da testare con una cavia ma, per quanto riguarda gli scorpioni, generalmente si predilige il metodo dell'iniezione sottocutanea perché del tutto simile all'atto inoculatorio operato dall'aculeo degli scorpioni. Sul possibile commercio/produzione del farmaco in Italia ho qualche perplessità perché credo che serva un'autorizzazione del Ministero della Salute... Dovresti informarti sull'aspetto burocratico della faccenda... Purtroppo non so indicarti l'iter preciso... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sauro Posted February 26, 2010 Author Report Share Posted February 26, 2010 Sai indicarmi un esperto in materia? Link to comment Share on other sites More sharing options...
aracnojak Posted February 27, 2010 Report Share Posted February 27, 2010 Condoglianze anche da parte mia. Molto interessante questo studio e la conseguente terapia antitumorale, anche se, alla fine della fiera, mi è sembrato di capire che di fatto non vi sia una guarigione, bensì nella maggior parte dei casi solo un miglioramento delle condizioni di degenza o dei tempi d'aspettativa di vita, ma l' esito finale sempre quello rimane... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sauro Posted February 27, 2010 Author Report Share Posted February 27, 2010 Grazie per la solidarietà... Chiaro, non è La Cura, è una terapia che migliora la qualità di vita, allunga la vita e in certi casi guarisce. I risultati migliori si ottengono con malati che hanno il sistema immunitario intatto, persone che, a parte il cancro, sono in salute, pazienti mai sottoposti prima alle terapie tradizionali. Se uno è stato demolito dai chemioterapici e arrostito con la radioterapia ha poche speranze di sopravvivere. Gli studi condotti fin'ora in tutto il mondo mirano alla sintesi del principio attivo e al conseguente brevetto ma non ci sono riusciti e per me non ci riusciranno mai. Da quanto si legge non c'è un principio attivo, il veleno di scorpione è un cocktail di molecole, peptidi e altro, ognuna delle quali da sola o in sinergia fornisce un preciso effetto terapeutico che riassumo: - antiangiogenetico, impedisce al tumore la formazione di nuovi vasi sanguigni per nutrirsi - inibitore della proteasi, impedisce la formazione della membrana delle cellule tumorali - proapoptotico, induce le cellule malate al suicidio programmato - antinfiammatorio, riduce l'infiammazione - analgesico, riduce il dolore Mi pare chiaro che una sola molecola non può da sola avere tutti questi effetti. L'unico modo per produrre il veleno in quantità è l'ingegneria genetica, trasferendo ad esempio DNA di scorpione in una capra, questa potrebbe produrre la tossina al posto del latte ma siamo alla fantascienza. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kaiser Scorpion Posted February 27, 2010 Report Share Posted February 27, 2010 Gli effetti terapeutici di cui parli, se effettivamente riscontrati e documentabili, rappresentano un grande successo. Analizzando per punti, - l'angiogenesi in effetti è un processo fondamentale nelle espansione della masse tumorali e chiaramente una sostanza che riesca a bloccare il funzionamento del VEGF (fattore di crescita dell'endotelio vascolare) potrebbe partecipare ad un contenimento della neoplasia. - su un possibile blocco dell'enzima proteasi comunque avrei qualche perplessità perché alla fine è un'azione terapeutica che potrebbe danneggiare anche parti sane dell'organismo... In pratica per colpire una parta malata, si rischia di fare un danno generale. -un innesco dell'apoptosi senz'altro è positivo perché le cellule di per sé adottano in condizioni normali questa tecnica per autodistruggersi (significa infatti "morte cellulare programmata") e nel caso di tumori purtroppo le cellule tumorali non vanno incontro a morte... - che riduca l'infiammazione è plausibile perché in teoria un'iniezione di veleno dovrebbe scatenare l'intervento di tutti i mediatori dell'infiammazione; a rigor di logica l'istamina rilasciata dai granuli dei mastociti dovrebbe essere la prima ad intervenire... - l'effetto analgesico è molto probabile perché alcuni veleni possono essere usati come anestetici (ad es. il curaro per bloccare i muscoli respiratori in alcuni esperimenti) e quindi non è inverosimile che possa dare un certo effetto antidolorifico... Di solito, in ambito oncologico, la ricerca è indirizzata verso il gene p53 che codifica per una proteina che esercita "soppressione tumorale" mediante il blocco del ciclo cellulare e la conseguente riparazione del danno... In alcune nazioni pare che ci siano stati dei risultati incoraggianti mediante l'uso di adenovirus. Non so se anche per la terapia con il veleno di R. junceus si possa ottenere un effetto benefico interagendo con il gene p53. Comunque non ho ancora guardato su "pubmed" gli studi a riguardo. Per esperti intendi professori di Medicina o avvocati che possano occuparsi delle trafile burocratiche? Nel primo caso ti posso fare i nomi dei miei professori di Farmacologia e di Oncologia ma non so quanto possano esserti di aiuto. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sauro Posted March 2, 2010 Author Report Share Posted March 2, 2010 Le proteasi sono tantissime, più di 170 e gli inibitori agiscono sui legami peptidici, probabile che il veleno non interferisca con tutte ma sono con quelle coinvolte nella replicazione delle cellule tumorali, il problema è di una complessità enorme, un vero groviglio di molecole Il fatto assodato e dimostrato è che non esistono effetti avversi, il malato riprende forze, aumenta l'appetito e il peso corporeo, energia e voglia di vivere di conseguenza. Nel peggiore dei casi lo scorpione allevia le sofferenze e aumenta la sopravvivenza. Nel migliore porta a remissione di malattia. Sono in contatto con un malato di ADC polmonare alla diagnosi già infiltrato all'encefalo e alle vertebre. Dopo i primi 15 giorni di trattamento col veleno di RJ, quindici! gli oncologi si sono trovati davanti a una situazione inspiegabile: la progressione della malattia che in questi casi è prevedibile come geometrica, 2, 4, 8, 16 ecc, non è avvenuta, la malattia è ferma. Le prove sono due TAC a distanza di un mese. Sarà un caso? Effetto placebo? Vedremo. Mia moglie è morta libera da malattia (un raro PNETst), la radio l'ha uccisa non il tumore che con escozul non ha più recidivato e ci sono le immagini a conferma. Il marito di un'altra amica, un brutto K al polmone infiltrato al diaframma con metastasi in vari siti, 4 mesi di vita gli dissero e invece con lo scorpione è sopravvissuto per ben 17 mesi morendo per ictus, una sindrome paraneoplastica, con tutte le metastasi scomparse e il primitivo ridotto a un pallino. Le prove cliniche ci sono, sono le nostre autorità mediche che tardano a darsi una mossa e andare a vedere di che si tratta e allora mi sono assegnato questa missione, abbattere il muro di gomma dell'oncologia ufficiale, far casino, strepitare e informare, mandare più gente possibile a Cuba, seguirli e documentare i risultati. Per questo ho, anzi, abbiamo bisogno io e i miei associati, di esperti che ci diano una mano. Medici, avvocati, aracnologi, chiunque abbia titoli adatti. Un farmaco così non deve essere lasciato in mano a pochi volenterosi, devono essere le autorità a importarlo, testarlo e somministrarlo. Ancora grazie per le preziose informazioni. Ciao Link to comment Share on other sites More sharing options...
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