hogna radiata Posted August 29, 2008 Report Share Posted August 29, 2008 Ieri, per caso, ho trvato una blatta dalla crusca (precdentemente fuggita). Così sono andato nella zona forno dove ho portato la crusca e ho gli altri mangimi. Lì, si sono placidamente sistemati poco più di 40 Holocnemus pluchei dei quali nove con cocoon. Sotto la foto. Il tutto in uno spazio di circa 0,36 mq (60x60). Ho preso la blatta lateralis e l'ho messa nella tela di uno di loro. Mentre osservavo ho notato un particolare: accelera la il movimento degli arti "telificatori" quando la preda cerca di fuggire. Una cosa che tutti avranno osservato. Però, compie veramente molti cicli al secondo per ogni singolo arto nell'atto dell'avvolgimento della preda. Sono più di 10 cicli, altri ragni così veloci in questa operazione e nelle stesse odalità ci sono? Poi un altro giorno ho notato sempre uno di essi mentre avvolgeva una sarcofaga, subito dopo se ne è avvicinato un altro ed ha iniziato ad aiutarlo ad avvolgerlo; il bello è che lo aiutava con i due arti anteriori, prendendo la tela dell'altro e spingendola sulla mosca. Ogni tanto imparo qualcosa di nuovo, ecco perché mi piacciono questi ragni italiani. Link to comment Share on other sites More sharing options...
migdan Posted August 29, 2008 Report Share Posted August 29, 2008 Osservazioni interessantissime... ma sei sicuro che non siano Pholcus phalangioides? L'esemplare "di profilo" sulla destra mi lascia pochi dubbi in tal senso! Link to comment Share on other sites More sharing options...
The_Reaper Posted August 29, 2008 Report Share Posted August 29, 2008 Indipendentemente dalla specie in questione, fa sempre piacere vedere l'attenzione dell'utenza del forum riversarsi ogni tanto sui Pholcidae, spesso considerati (erroneamente) troppo "comuni" per risultare interessanti ai più, quando invece nascondono caratteristiche veramente sorprendenti, senza contare l'efficienza stessa della famiglia di ragni in questione, che sulla propria tela (e a volte anche su quelle altrui) non ha praticamente rivali.. Escludendo chiaramente l'aspirapolvere delle massaie più agguerrite... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Diana Posted August 30, 2008 Report Share Posted August 30, 2008 I Folcidi sono ingiustamente sottovalutati. in questo vecchio topic la foto di un Holocnemus che preda una cavalletta gigante! Link to comment Share on other sites More sharing options...
hogna radiata Posted August 30, 2008 Author Report Share Posted August 30, 2008 Si certamente ci sono anche dei phalangioides, però la maggioranza è di pluchei. Se ci si pensa, come dice Diana, i pholcidae sono veramente tenaci e instancabili, non cedono finché non hanno immobilizzato la preda, al contrario degli Araneidi che molte volte fuggono con una formica. Sarebbero in grado di predare qualsiasi insetto nostrano se soltanto avessero una tela altrettanto solida. Un particolare che mi fa ridere è quando i pholcidae avvolgono la preda, e se visti dal retro, gli ultimi arti, sembrano delle gambe che corrono, un pò come tom e jerry quando si rincorrono. Provate a farci caso. Link to comment Share on other sites More sharing options...
The_Reaper Posted August 30, 2008 Report Share Posted August 30, 2008 Un particolare che mi fa ridere è quando i pholcidae avvolgono la preda, e se visti dal retro, gli ultimi arti, sembrano delle gambe che corrono, un pò come tom e jerry quando si rincorrono. Provate a farci caso. Oddio questa la devo verificare! Comunque al mio ritorno dalla Toscana, il 9 agosto, il balcone di casa era infestato da Pholcidae, ho deciso di lasciarli e al mio ulteriore ritorno a fine agosto le loro tele eran piene di zanzare, ditteri e via dicendo... Ottimo modo per tener pulita casa da insetti "fastidiosi" Link to comment Share on other sites More sharing options...
hogna radiata Posted August 31, 2008 Author Report Share Posted August 31, 2008 Devo correggermi, la maggioranza è di Pholcus phalangioides e in minoranza, circa 10, di Holocnemus pluchei. A me danno fastidio solo quando li trovo nella stanza insieme agli altri ragni, perché riempono l'ambiente di tela. Se stanno fuori potrebere costruire anche tele come gli Anelosimus, è indifferente. Comunque, mi ritengo più affascinato dai pluchei che non dai phalangioides, anche il loro pattern è notevolmente più vistoso. Link to comment Share on other sites More sharing options...
migdan Posted August 31, 2008 Report Share Posted August 31, 2008 Anche nel mio garage condividono serenamente la tela, o addirittura se la scambiano! Mi sfugge la differenza di nicchia ecologica tra queste due specie, le trovo spessissimo insieme. Link to comment Share on other sites More sharing options...
PiErGy Posted September 1, 2008 Report Share Posted September 1, 2008 Credo ci sia una sovrapposizione solo parziale dell'habitat - e di conseguenza della nicchia - perché Pholcus phalangioides è presente in esclusiva in ambienti umidi e freschi (grotte, cantine umide, abitazioni in montagna) mentre Holocnemus pluchei è una specie maggiormente termofila e abbondante anche in balconi e terrazzi assolati dove sovente tesse tra le piante - specie cactus, agavi, aloe e simili - e dove raramente (e solo in condizione di ombra almeno parziale) si rinvengono anche Pholcus phalangioides. Per completare la panoramica sul genere Pholcus, è paradossale come invece Pholcus opilionoides nell'Italia centrale sia presente soprattutto sotto sassi e grandi rocce spesso in praterie assolate e con vegetazione più o meno rada: osservazione del Brignoli molto interessante, in quanto si tende a pensare che sia diffusa specialmente in grotte e cavità naturali. Personalmente quest'ultima specie l'ho incontrata sempre nell'habitat indicato dal Brignoli, completamente diverso da quello di Pholcus phalangioides. La sovrapposizione di habitat e nicchia per adesso l'ho osservata solo in luoghi antropizzati... Sarebbe strano che per due ragni la nicchia sia identica, se in una condizione di naturalità prediligono ambienti assai diversi credo che la risposta sia nel fatto che un'abitazione o un garage abbiano un range di temperatura e umidità in cui entrambe le specie trovano una condizione ottimale. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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