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A Rovigo, per la libertà della nostra passione!


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Cari Aracnofili,

 

ricevo e pubblico un messaggio agli appassionati di ragni e scorpioni da parte di Dino Schiff. Ricordo che - insieme a Dino, in un sodalizio che ci lega da ben cinque anni - la nostra Associazione è fortemente impegnata nel combattere per avere una chiarificazione delle Legge 213 "Aracnidi Pericolosi". Come molti oramai sanno, la nostra Associazione ha con fatica creato una lista di aracnidi pericolosi che attualmente (anche senza un riconoscimento ufficale) è considerata lo "stato dell'arte" a cui tutti fanno riferimento, compresi gli organi di controllo. Grazie anche all'ottimo e infaticabile lavoro di Dino, questa lista è tuttora -dopo tre anni- al centro dell'attenzione. A Rovigo ci incontremo nuovamente per portare ancora avanti il discorso, intraprendendo nuove strade - serie e percorribili - per tutelare la nostra passione.

 

Ringraziando tutti coloro che credono in noi, vi invito a leggere quanto sotto.

 

Ci vediamo a Rovigo!

Matteo Grotto e il Direttivo di Aracnofilia

 

*******************

 

Cari Amici,

 

Come sapete bene, dal 2003 la legge n.213 ha gettato il mondo della terraristica nel caos.

 

In molti ci siamo sbizzarriti con le interpretazioni piu' varie: "Sono tutti vietati! - No sono tutti permessi - Si sono permessi a Cesena, ma se poi li compri e li porti a casa te li sequestrano! - Io li butto e tiro la catenella" - ecc. ecc.

 

Ci siamo riuniti a Fiuminata nel 2003 con l'aiuto di Roberto Frontone e in tanti veterani delle Associazioni di terraristica ed erpetologia, abbiamo fondato un comitato che ha continuato ad incontrarsi negli anni successivi a Cesena. Siamo riusciti a "piazzare due rappresentanti amici" nella Commissione per la determinazione degli Aracnidi pericolosi presso il Ministero della Salute (il dott. Massimo Millefanti e io) e con il supporto fondamentale di Matteo Grotto e della sua Associazione Italiana di Aracnologia, abbiamo continuato a credere nella bonta' della nostra passione e delle nostre interpretazioni della legge.

 

Ora dopo che il decreto con l'elenco degli aracnidi pericolosi continua a languire nei cassetti del Ministero della Salute, sembra che abbiamo ottenuto un importante successo: Dopo che stuzzicato da Gabor Dalmati ho cominciato a tempestare di telefonate, fax, raccomandate e e-mail i nuclei forestali di mezzo Veneto, finalmente un funzionario piu' disponibile ha preso a cuore la nostra passione ed ha esaminato le oltre 50 pagine di documenti che gli ho inviato in piu' riprese.

Il risultato e' stato quello sperato di spingere la Forestale ad esaminare la situazione e dopo una lunga serie di consultazioni anche tra regioni diverse, ad allinearsi su una posizione quasi unanime e (per fortuna nostra) coerente con la posizione che io ho sempre sostenuto sin da novembre 2003 in quel di Cesena.

 

Bene dopo un po' di doverosa cronistoria, la Forestale dimostra di aver preso atto che la legge e' di "difficile applicazione" e che pertanto anche se informalmente, seguiranno anche loro il famoso elenco compilato dalla commissione di esperti del Ministero della Salute. Oggi mi e' stato informalmente comunicato dal Comando Regionale del CFS del Veneto, che verranno a fare i doverosi controlli a Rovigo, ma senza il temuto clima di caccia alle streghe che tutti temevamo.

 

Chi rispettera' i regolamenti CITES e il regolamento della manifestazione Wild Italy Expo' (incluso l'elenco degli aracnidi vietati) cosi come approvato dall'amministrazione del Comune di Rovigo e dalla ASL territorialmente competente, non deve temere nulla. Cio' apre, inutile a dirsi, la possibilita' anche per altre importanti manifestazioni italiane di riaprirsi agli aracnidi.

 

Qui sotto riporto l'elenco degli aracnidi che la Commissione di cui ho fatto parte presso il Ministero della Salute, ha riconosciuto avere importanza medica e che quindi sono da considerarsi pericolosi ai sensi della legge 213/2003 e che pertanto non sono ammessi al Wild Italy Expo' di Rovigo cosi come al Reptilia e Amphibia Day di Cesena. Invito a fare attenzione come tra i teraphosidi l'unico genere vietato sia il genere Harpactirella, cosi come invito a fare molta attenzione al fatto che tra gli scorpioni, siano vietati TUTTI i Butidi.

 

Invito gli organizzatori di altre manifestazioni erpetologiche a contattarmi direttamente per chiarimenti.

 

Ricordo a tutti che solo lottando per le proprie idee con tenacia e perseveranza si arriva al risultato sperato e nello specifico a salvaguardare la nostra passione per la terraristica, quella seria, pulita e rispettosa degli animali e delle leggi.

 

Arrivederci a Rovigo

Dino Schiff

 

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ARACNIDI VIETATI

 

ORDINE: ARANEAE

 

Sottordine Mygalomorphae (Orthognatha)

 

Famiglia DIPLURIDAE

Genere Trechona (tutte le specie)

Famiglia HEXATHELIDAE

Genere Atrax (tutte le specie)

Hadronyche (tutte le specie)

Macrothele (tutte le specie)

Famiglia ACTINOPODIDAE

Genere Missulena (tutte le specie)

Famiglia THERAPHOSIDAE

Genere Harpactirella (tutte le specie)

 

Sottordine Labidognatha (Araneomorfi)

 

Famiglia MITURGIDAE

Genere Cheiracanthium (tutte le specie)

Famiglia CTENIDAE

Genere Ctenus (tutte le specie)

Phoneutria (tutte le specie)

Famiglia SICARIIDAE

 

Genere Loxosceles (tutte le specie)

Sicarius (tutte le specie)

Famiglia THERIDIIDAE

Genere Latrodectus (tutte le specie)

 

 

 

ORDINE

SCORPIONES

 

Famiglia BUTHIDAE

Genere: tutti

Famiglia DIPLOCENTRIDAE

Genere Nebo (tutte le specie)

Famiglia SCORPIONIDAE

Genere Hemiscorpius (tutte le specie)

 

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dr. Dino Schiff

via Albrizzi 10

30034 Mira VE

 

Membro della commissione ministeriale per la determinazione degli

aracnidi pericolosi

Delegato della Associazione Italiana di Aracnologia

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Mi complimento sinceramente per il vostro ammirevole impegno. Mi piacerebbe contribuire in qualche modo, quindi sarò felice di fare qualsiasi cosa possa essere utile e nelle mie capacità di neofita (ma volenteroso :)).

Ne approfitto per dire che durante questo periodo di studio sulla materia, ho chiamato anche l'ufficio CITES di Milano, il quale ha ammesso la genericità della legge e la sua difficile interpretazione, cosa che forse testimonia un minimo di obiettività da parte delle autorità competenti.

Fra le varie domande che ho rivolto all'impiegato, ce n'è stata una che lo ha messo un po' in crisi: gli ho semplicemente chiesto com'era possibile che alcuni aracnidi (vedi brachypelma smithi) siano corredati di certificato CITES ufficiale, se di fatto la loro detenzione in Italia è proibita. A questa domanda non ho ricevuto risposta, ma sinceramente mi sembra un po' contradditorio possedere un certificato per la detenzione di un animale che non si può detenere....

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Fra le varie domande che ho rivolto all'impiegato, ce n'è stata una che lo ha messo un po' in crisi: gli ho semplicemente chiesto com'era possibile che alcuni aracnidi (vedi brachypelma smithi) siano corredati di certificato CITES ufficiale, se di fatto la loro detenzione in Italia è proibita. A questa domanda non ho ricevuto risposta, ma sinceramente mi sembra un po' contradditorio possedere un certificato per la detenzione di un animale che non si può detenere....

 

La risposta alla tua domanda invece e' molto semplice, la legge in Italia non e' sempre stata in vigore, e il genere Brachypelma era in CITES gia' da prima dell'uscita della famigerata legge. Inoltre ti ricordo che le migali non vengono vendute solo in Italia ma anche all'estero (dove nn ci sono leggi restrittive), la certificazione delle specie protette viene fatta anche all'estero se in maniera molto differente che da noi. (da quello che ho capito e' sufficiente per loro una autocertificazione)..

 

Non posso che non aggregarmi ai complimenti per la perseverazione e la costanza dedicata a quello in cui si crede.....

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Mi permetto di fare un "coppia/incolla" del reso conto di Dino Schiff su la fiera di Rovigo:

Ciao a tutti,

vi aggiorno un po' sulla situazione: a Rovigo e' andato tutto bene nonostante qualcuno abbia soffiato sul fuoco.

 

Fatta la legge, non si e' trovato nessun inganno:

 

1) la 213/2003 semplicemente, come sostengo dal 2003, non e' applicabile fintanto che non verra' fatto ufficialmente un elenco. Fino a quel momento non si apriranno i termini per la denuncia degli aracnidi (vedi art. 6 della legge 150/92) e fino a quel momento nessuno potra' essere legalmente sanzionato perche' il cittadino non e' tenuto a sapere cosa e' o non e' pericoloso! (decreti vari sui cani pericolosi lo dimostrano).

 

2) non c'e' nulla da interpretare: sono vietati gli aracnidi pericolosi, quando ci sara' un elenco sara' applicabile, la mia non e' una sfida i fatti lo dimostrano: da settembre 2003 ho organizzato o collaborato alla realizzazione di 7 mostre scambio con la presenza di aracnidi, 5 a Cesena, 1 a Ferrara e ora una a Rovigo, ho sempre regolarmente acquistato o venduto aracnidi in CITES, quindi ben documentati, ho sempre fatto tutto ben alla luce del sole, comunicando regolarmente alla forestale che alle mie mostre ci sarebbe stato scambio / commercio di aracnidi anche con venditori stranieri.

Sono ormai trascorsi 5 anni, ho fatto 7 mostre in 3 province e 2 regioni, tra cui l'intransigente Veneto in cui vivo con i miei aracnidi, ho subito gli attacchi/scambi di opinioni per sette volte affrontando forestali intelligenti e controllori ottusi o intransigenti,

il bilancio e':

0 verbali, 0 sequestri, 0 denunce, 0 multe, 0 diffide; 7 mostre andate a buon fine, mia figlia felice e legale proprietaria di 2 Pandinus imperator e da ieri anche della sua prima Brachypelma emilia....

 

Allora sono vietati o no questi benedetti ragni????????????????????????????????????????

Smettiamola di pestarci sulle p...e da soli!

Non godo di salvacondotti speciali, sono un cittadino come tutti gli altri, non commercio in ragni e dalle mostre tiro su poche centinaia di euri, difendo solo con caparbieta' e serieta' i miei e involontariamente anche i vostri diritti.

 

Gli unici 2 sequestri di cui abbiamo avuto certa e soprattutto completa notizia, si sono risolti il primo con il dissequestro dei ragni incriminati, subito 500 e gli ultimi 12 dopo che e' stata prodotta la documentazione cites mancante (quindi anche il feroce Friuli si e' affrancato; il secondo caso, quello di Longarone dello scorso anno, mi risulta da fonti attendibili, sia stato convalidato in quanto insieme ad innocui P. cavimanus, vi erano altrettanto innocui ma purtoppo ingiustamente giudicati altamente pericolosi Varanus exantematicus e quindi il codice penale ha fatto "correttamente il suo corso". Del fantomatico sequestro nelle Marche nessuno sa niente di certo e quindi la realta' rimane quella che ho dimostrato in questi ultimi 5 anni. Gli aracnidi si possono tenere tranquillamente.

 

Quanto al non fare tanto clamore e restare in sordina, qualcuno dovra' spiegare ai visitatori ed espositori di Rovigo, perche' qualcun'altro dal piemonte e qualcuno dal Veneto (informazioni altamente attendibili), si sia affannato tanto a chiedere spiegazioni alla forestale del perche' a Rovigo nessuno interveniva per impedire l'esposizione di aracnidi!

Qualcuno mi spieghi anche perche' il funzionario della forestale si sia presentato chiedendo dov'era il sig. G**** (!!!!!), ovviamente facendo lo gnorri, ho risposto che G**** e' un nome comune in Ungheria e che effettivamente a Rovigo c'erano 4 espositori che facevano di nome G**** al pari di almeno 4 Paolo 6 Marco, 4 Jiri ecc.

 

Allora, il nostro mondo terraristico e' piccolo e indifeso, come giustamente ha detto il buon Ripa su altro forum, dobbiamo darci forza gli uni con gli altri invece di fare sciocche guerricciole di quartiere. Io mi sono messo realmente a disposizione di chi ha bisogno di info legali sugli aracnidi. Quanti di quelli che parlano a vanvera su questo argomento, paventando gravi sanzioni senza essersi mai letti neppure la 150/92, hanno fatto altrettanto?

 

Sabato a Rovigo, ho dimostrato a un certo signore, che non sapeva neanche cosa c'era scritto nelle prime 2 righe della legge che pretendeva di applicare; allora l'ho invitato a compiere il dovere che gli imponeva la legge di svolgere autodenunciandomi per la detenzione di aracnide in cites "nascosto" sotto il mio tavolo da espositore. Bene il signore, il mastino incallito, il bau bau del Veneto se ne e' andato via. Il povero uomo, povero insieme a noi e incolpevole vittima di un legislatore incapace, si e' allontanato perche' gli avevo dimostrato per la settima volta in 5 anni che non poteva applicare quella legge.

La mia, sia chiaro, non e' una sfida verso gli assolutamente degni di stima uomini della Forestale, ma e' la onesta pretesa di non essere preso in giro da una legge senza capo ne' coda.

 

Quindi basta nascondersi timorosi dietro a un dito, sosteniamo i nostri diritti, oggi quello di detenere aracnidi non pericolosi, domani quello di non farci vietare un camaleonte o un Elaphe guttata.

 

Rimango disponibile a qualsiasi chiarimento e augurando ai nuovi possessori e agli appassionati di aracnidi un arrivederci alla prossima mostra con aracnidi, ovunque essa sia.

 

Dino Schiff

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