roccolucio Posted July 11, 2004 Report Share Posted July 11, 2004 intanto ... buonanotte a tutti. Sono tanti anni che lo conosco, so dove trovarlo, so come tesse la sua tela straordinariamente grande in proporzione alla sue dimensioni (mediamente dai 2,5cm ai 3,5cm a zampe tese). Una ragnatela può superare anche il metro e cinquanta cm di diametro ma non è formata da cerchi concetrici come quella dell'Argiope, infatti si dirama in tutte le direzioni con tiranti molto robusti che la tengono sospesa. Sono proprio questi tiranti che fanno sbandare e precipitare gli insetti volanti che cercano di avvicinarsi ai frutti maturi dei fichi d'india. Cadendo le vittime incontrano un velo più regolare a forma di rete che fa da trappola vera e propria. So come preda, so come si prende cura delle uova (circa 80 per bozzolo) che costodisce al centro della sua ragnatela disponendo gli ovisacchi in serie di 4 o 5 come le perline di una collana. So che le copre di una sostanza verde ... tipo muffa .. per nasconderle. So che è attivo di notte perchè vivendo in luoghi dal caldo torrido, di giorno è conveniente ridurre al minimo ogni movimento. Quindi rimane immobile al centro della tela cominciando a vibrare furiosamente al minimo disturbo o attacco. Mi ha contattato un amico siciliano, anche lui ne trova tanti in campagna tra i cespugli e mi chiede un aiuto per l'identificazione. Come dicevo, io invece ne trovo tantissimi sopratutto tra le pale spinose dei fichi d'india e tra le larghe foglie dell'Agave quell'altissima pianta grassa che si trova spesso ai lati dei binari ferroviari. In estate sulla costa ionica, al centro del golfo di Taranto, interi filari di queste piante grasse sono praticamente interamente velati dalle loro fittissime e resistenti tele. Ho messo sul mio spazio web delle altre foto molto più dettagliate e presto vi comunicherò quando avrò aggiunto le altre che scatterò alle loro ragnatele sulla pianta che preferiscono. Purtroppo non ho mai visto i maschi e non ho mai assistito al corteggiamento. In cattività non ho avuto fortuna perchè è un ragno molto difficile da allevare e i piccoli appena nati sono così microscopici e inesperti da non riuscire neppure a catturare le larve di drosophile. Mi rendo conto che accorrerà molta pazienza se non avete l'ADSL ma questa volta vi chiedo di fare un piccolo sforzo e di quardarle perchè ci tengo davvero molto a saperne di più ... anche per poter dare una risposta all'amico siciliano. Ecco le foto... sono divise in 3 pagine. Io l'ho sempre chiamato il Ragno dei fichi d'india ... mi aiutate a trovare il vero nome? finora non ci sono riuscito ...GRAZIE come sempre confido in voi. ...CIAO Link to comment Share on other sites More sharing options...
migdan Posted July 12, 2004 Report Share Posted July 12, 2004 Cyrtophora citricola, Araneidae che fa eccezione perché non tesse tele orbicolari, abbastanza diffuso dalle mie parti (se ne trovano anche dentro Roma, con preferenza spiccata per piccole palme e Cycadacee), più comune in Sud Italia e isole, assente nel Nord. Ragno molto caro alla nostra Anubis, che in chat ha osservato che la struttura della città di Salem del manga "Battle angel Alita" è molto probabilmente ispirata dalla ragnatela della specie in questione... ricordo che spremendo Google come un limone riuscii a trovare un'immagine che mi permise di apprezzare molto l'intuizione, ma stamattina ho tentato e ritentato e non sono riuscito a bissare l'impresa... fidatevi, è veramente uguale. Link to comment Share on other sites More sharing options...
i-lang Posted July 12, 2004 Report Share Posted July 12, 2004 Bel ragno, confermo la identificazione. E' inconfondibile e non si corre il rischio di richiami da parte dei più saggi... In Puglia ne ho trovati tantissimi anche vicini di casa di Agelene gracilens. Ciao! Link to comment Share on other sites More sharing options...
roccolucio Posted July 12, 2004 Author Report Share Posted July 12, 2004 velocissimi e decisivi come al solito. Grazie Migdan e i-lang per la conferma. Mi confermate quindi che questo ragno ha qualcosa di insolito e fuori dal comune ... fa una tela completamente diversa come Areneide. Scusate se insisto su questi argomenti ma a me più che la classificazione ... è proprio l'etologia (vale questo termine anche per i ragni?) e i comportamenti istintivi e selettivi che suscitano il maggior interesse. L'evoluzione delle specie viventi è ciò che più mi affascina. Tra le specie che conosco credo che sia in assoluto in ragno italiano che costruisce la tela più grande e articolata. Voi ne conoscete altri ... che lo superano in questa arte? date uno squardo a questa foto e avrete una idea della precisione millimetrica con cui viene creata la rete di fondo (anche se nell'immagine sembra una trappola abbandonata). Fatemi qualche altro esempio se ne conoscete. Se addirittura hanno immaginato una città con una struttura simile, vuol dire che la cosa non intriga solo me. Per questo è così resistente perchè se dovesse ricostruirla e ripararla spesso sarebbe costretto a sprecare troppe energie. Poi c'è quella strana muffa verde che ricopre gli ovisacchi come viene prodotta, l'avete mai osservata al microscopio? Mi chiedo cosa sia scattato in 'mente' al primo ragnetto innovatore che ha deciso di fare l'anticonformista e di smettere di costruire la tela orbicolare come facevano i sui fratelli. E come sia riuscito a catturare più insetti degli altri con questo nuovo sistema 3D e quindi a generare una progenie più numerosa e forte. Perchè gli altri Areneidi non hanno seguito la stessa strada? Naturlamente non è andata così ... sarà stato qualcosa di molto più graduale e metodico ... più che l'invenzione di un singolo esemplare ... tutto questo quando forse ancora non esistevano i dinonsauri. Come avrei voluto esserci!!! ...CIAO Link to comment Share on other sites More sharing options...
roccolucio Posted July 12, 2004 Author Report Share Posted July 12, 2004 conoscendone, grazie a voi, il nome scientifico preciso ... ora riesco a fare delle ricerche più mirate ed ho trovato conferme sui fichi d'india e su come vengono quasi completamente ricoperti dalla seta di questi ragni ... quardate questa immagine e poi quest' altra. Nella prima foto si vede la caoticità (solo apparente) con cui sono distribuite le varie ragnatele ma non si ha l'idea della resistenza di quei filamenti. Sono sicuro che se un passero incauto dovesse rimanere invischiato in quell'intreccio, avrebbe dei seri problemi a liberarsi. Per avere una idea delle dimensioni, dovete immaginare che ogni pala di quella pianta può raggiungere anche gli 80cm e se non c'è lotta con i vicini una femmina farà il possibile per creare la ragnatela più grande che può sfruttando ogni varco tra le ramificazioni. ...CIAO Link to comment Share on other sites More sharing options...
tongi Posted July 12, 2004 Report Share Posted July 12, 2004 Se ben ricordo, le tele di Cyrtophora citricola sono così vistose e grandi perché la specie ha tendenze sociali (o subsociali) ed è quindi il risultato del lavoro di più individui. Purtroppo non sono in laboratorio e non ho libri sotto mano per controllare, ma lo farò domani appena rientrato a Reggio Emilia. Ciao tongi Link to comment Share on other sites More sharing options...
roccolucio Posted July 12, 2004 Author Report Share Posted July 12, 2004 Se ben ricordo, le tele di Cyrtophora citricola sono così vistose e grandi perché la specie ha tendenze sociali (o subsociali) ed è quindi il risultato del lavoro di più individui. Purtroppo non sono in laboratorio e non ho libri sotto mano per controllare, ma lo farò domani appena rientrato a Reggio Emilia. Ciao tongi credo che sia vero quello che dici, ma solo per quello che riguarda lo stadio giovanile della specie. Infatti nelle ultimissime mute i ragni tendono a diventare solitari e quindi ogni femmina si dispone al centro del suo grande capolavoro e solo lei caccia sulla sua ragnatela. C'è la possibilià che in periferia ci siano dei filamenti in comune tra vicini ma la convivenza finisce li ... almeno questo è quello che riesco ad osservare dal vivo e anche lanciando delle prede sulle loro trappole. Ho visto più giovani nutritrsi della stessa preda ma mai fare la stessa cosa tra adulti o sub-adulti ...CIAO Link to comment Share on other sites More sharing options...
i-lang Posted July 12, 2004 Report Share Posted July 12, 2004 Bè diciamo che gli adulti mostrano una tolleranza verso ai conspecifici superiore a quella di molte altre specie di araneidi, tolleranza che permetteva di trasportare anche due o tre individui nello stesso contenitore in vista di un "alloggio" più consono, a scopo di osservazione e studio comportamentale. Una prassi così non era possibile assolutamente con agelenidi (ad es..). Ciao! Link to comment Share on other sites More sharing options...
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