MatteoG Posted September 30, 2002 Report Share Posted September 30, 2002 Psalmopoeus cambridgei Sottofamiglia: selenocosmiinae Nome scientifico: Psalmopoeus cambridgei (Pockok, 1895). Nomi comuni: Trinidad chevron. Note alla nomenclatura: spesso viene classificata tra le aviculariinae. Tale posizionamento è errato. Diffusione: Isole Trinidad e Tobago (Carabi). Abitudini: ragno arboricolo – Tana: rifugi tubulari in seta. Habitat: foreste pluviali caraibiche di Trinidad e Tobago . Aggressività media: 7 . psalmopoeus cambridgei non è una specie particolarmente aggressiva ma è dotata di grande rapidità di movimenti. Rapidità di crescita: molto alta. Descrizione: gli esemplari femmina possono raggiungere i 6 cm (12 cm legspan). Il carapace ha un colore marrone-olivastro con riflessi verde scuro, l'addome, leggermente più chiaro, specialmente verso la zona anteriore dove raggiunge sfumature giallastre, reca un linea mediana scura da cui dipartono quattro linee di livrea traverse, anche esse marroni. Le zampe hanno colorazione analoga al carapace, con metatarsi e tarsi segnati da una linea rossiccia. Il maschio, decisamente più piccolo della femmina, presenta generalmente una livrea più tendente al grigio. L'addome non ha alcun segno e le zampe sono molto più lunghe, tanto da sfiorare la sproporzione, con grande profusione di setae, fatto questo, ben visibile anche nei pedipalpi. Il tarso mostra la stessa linea rossiccia propria della livrea femminile. Particolarità: il maschio presenta ampi speroni tibiali. Allevamento: psalmopoeus cambridgei è un ragno che non ha bisogno di particolari cure, anzi, è uno dei ragni tropicali più resistenti alle basse temperature (anche 15°C). Il terrario per un esemplare adulto potrà essere allestito, come per tutte le arboricole, prediligendo l'altezza (20x20 cm x 40 cmH) con un substrato di torba. Sarà utile inserire una corteccia sulla quale il ragno possa arrampicarsi ed eventualmente usare da supporto per creare il suo rifugio tubulare (che farà probabilmente in basso, realizzando un cunicolo a terra la cui bocca si appoggerà alla corteccia stessa). La temperatura ideale di allevamento è intorno ai 24°C con una umidità relativa dell'aria del 70-75%. La dieta consiste in grilli, camole e altre larve. Particolarità: Essendo un aracnide piuttosto rapido, non è infrequente che riesca ad uscire dal terrario senza quasi che si riesca a vederlo, specie quando ancora spiderling. Bisogna tenerne conto quando si programma una visita per inserire le prede o controllare l'igiene. Riproduzione: La riproduzione di psalmopoeus cambridgei è molto semplice. I due sessi, messi a contatto, quasi certamente porteranno ad una gravidanza. Il maschio si avvicina lentamente alla femmina che, se ricettiva, ingaggia una vera a propria "battaglia" con le zampe, muovendole in modo convulso. Ma il maschio, dotato di speroni tibiali e di zampe piuttosto lunghe, non senza qualche patimento, riuscirà infine ad avere la meglio sulla femmina. Una volta immobilizzata, l'accoppiamento sarà rapido e si concluderà con una rapida ritirata. Poco meno di due mesi più tardi la femmina produrrà il bozzolo con le uova, la cui incubazione durerà altre cinque settimane. Ne nasceranno parecchie centinaia di piccoli, agili e indipendenti: quasi subito abbandoneranno il gruppo e si disperderanno alla ricerca spasmodica di cibo. Note particolari: dopo la schiusa del primo bozzolo, la femmina ne produrrà un secondo, anch'esso fertile, senza bisogno di accoppiarsi nuovamente. Mercato: Non è una specie che si trova frequentemente nei negozi, ma, vista la facilità di accoppiamento e riproduzione, la sua disponibilità sul territorio europeo è abbondante, specie presso gli allevatori diretti. ****ARACNOFILIA**** Link to comment Share on other sites More sharing options...
MatteoG Posted September 30, 2002 Author Report Share Posted September 30, 2002 Psalmopoeus CambridgeiApparato iconografico._________________________ Psalmopoeus Cambridgei (femmina, juvenile)foto di Matteo GrottoPsalmopoeus Cambridgei (femmina, matura)foto di Matteo Grotto****ARACNOFILIA**** Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Brujha Posted November 15, 2002 Report Share Posted November 15, 2002 Ma chi è riuscito a maneggiare questo esemplare?Se P.cambridgei assomiglia a P.irminia,come carattere,è un fachiro o un maestro zen! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Brujha Posted November 15, 2002 Report Share Posted November 15, 2002 Comunque,il genere Psalmopoeus non è ascritto alla sottofamiglia delle Aviculariinae? Link to comment Share on other sites More sharing options...
MatteoG Posted November 15, 2002 Author Report Share Posted November 15, 2002 no no! Psalmopoeus è della famiglia delle selenocosmiinae come Poecilotheria, non aviculariinae. La foto è mia... come pure la mano (mooolto aperta, se vedi). Il ragno era ammalato e quasi inerme, altrimenti mi avrebbe sicuramente morso. Matteo G ****ARACNOFILIA**** Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Brujha Posted November 15, 2002 Report Share Posted November 15, 2002 Azz,ma cosa ci fa un appartenente alle Selenocosmiinae in Sud America? Allora covavo un serpe in pectore!Avrà un veleno bello potente.Ma perchè sia Simone Caratozzolo che Lelle(lo svedese del sito Minax tarantulas,mi pere si chiami proprio così)la mettono nelle Aviculariinae?A me pare che i peli urticanti ce li abbia,o sbaglio? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andrea Posted November 15, 2002 Report Share Posted November 15, 2002 No, niente peli urticanti, ma un corpo molto vellutato! Andrea Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Brujha Posted November 15, 2002 Report Share Posted November 15, 2002 Eallora perchè mi sono "urticato" quando ho preso in mano la mia muta?!? "URTICAMENTI PSICOSOMATICI" -Scopriteli su rieducatinal Channel- Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Cesce Posted November 15, 2002 Report Share Posted November 15, 2002 io non riesco a vedere se ha peli urticanti ma sinceramente ha un addome troppo vellutato per averli. Ciao Cesce Link to comment Share on other sites More sharing options...
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