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Veleno di Latrodectus sp.


Guest Francesco

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Guest Francesco

Veleno di latrodectus sp. comunemente chiamati ragni vedova

 

Classificazione

Regno: Animali

Phylum: Artropodi

Classe: Aracnidi

Ordine: Araneae

Subordine: Labidognatha

Famiglia: Theridiidae

Genere: Latrodectus

Specie: L. mactans mactans, L. geometricus, L. bishopi, L. variolus, L. hesperus, L. hasselti, L. mactans tredecimguttatus, L. pallidus, L. indistinctus.

 

Introduzione

Il genere Latrodectus è composto da numerose specie e subspecie diffuse in tutto il mondo. Negli USA troviamo la Latrodectus mactans mactans (Vedova nera), la Latrodectus geometricus (Vedova marrone), la Latrodectus bishopi (Vedova dalle gambe rosse), le Latrodectus variolus e Latrodectus hesperus. La Latrodectus hasselti (Ragno dalla schiena rossa) è originaria dell'Australia. La Latrodectus mactans tredecimguttatus e Latrodectus pallidus sono endemiche in Europa e in Sud America, la Latrodectus indistinctus (Ragno bottone) vive in Sud Africa.

 

Tossine

Gli effetti tossici del veleno dei ragni vedova sono dovuti alla Alfa-latrotossina che provoca l'apertura dei recetteri di cationi (tra cui quelli del calcio), causando un incremento nel rilascio di neurotrasmettitori multipli. Clinicamente, i maggiori effetti dell'Alfa-latrotossina sono neurilogici e a carico del sistema nervoso centrale.

 

Frequenza

Sono a conoscenza dei dati relativi esclusivamente agli Stati Uniti. Nel 1999 sono stati registrati approssimativamente 2500 casi di morsi da parte di vedove.

 

Mortalità

Negli USA sono registrati in media quattro morti per anno riconducibili al veleno delle vedove.

 

Effetti del morso delle vedove

- Il dolore immediato del morso è generalmente assai lieve tanto che può passare inosservato. Nei bambini piccoli, tuttavia, può presentersi un pianto apparentemente senza ragione;

- entro un'ora dal morso appaiono i primi sintomi sistemici (possono durare per alcuni giorni, tra cui:

- crampi muscolari;

- nausea e vomito;

- cefalea;

- anzia;

- segni vitali anormali (ipertensione, tachicardia);

- diaforesi (sudorazione);

- leggeri segni del morso;

- gli effetti locali sono normalmente limitati ad una cerchiatura rossa della parte morsa e dall'indurimento della stessa (in quanto è un veleno neurotossico e non necrotico);

- rigidità addominale;

- effetti neurologici, tra cui una debolezza generalizzata, sono stati riportati in letteratura;

- la c.d. "Latrodectus facies" caratterizzata da spasmi dei muscoli facciali, palpebre edematose e lacrimazione sono riportate in concomitanza ad avvelenamento da morso di L. mactans Tredecimguttata;

- bronchiti e edema polmonare sono stati descritti in Europa e Sud Africa.

 

Cure preospedaliere

- Supportare le vie aeree e la respirazione con ossigeno;

- Possono essere utilizzati apparecchi a pressione negativa (ad esempio: The extractor, Sawyer Products) per estrarre il veleno dalla zona morsa;

- Shock elettrici e medicamenti con erbe sono del tutto inutili;

- Non somministrare assolutamente l'antidoto sul campo a causa dei gravi rischi di shock anafilattico;

- Se possibile catturare il ragno.

 

Determinazione del grado di avvelenamento

L'antiveleno deve essere somministrato solo in caso di rischio imminente di severe complicazioni da avvelenamento. A tale scopo può utilizzarsi il grado di avvelenamento del paziente.

- Grado 1: leggero avvelenamento

- dolore localizzato nella zona del morso;

- segni vitali nella norma.

- Grado 2: avvelenamento moderato

- dolore muscolare nell'estremità morsa;

- estensione del dolore muscolare all'addome se il morso è stato inferto alle estremità inferiori;

- diaforesi nella zona del morso o nell'estremità coinvolta.

- Grado 3: grave avvelenamento

- dolore muscolare generalizzato alla schiena, addome e petto;

- diaforesi diffusa;

- segni vitali fuori dalla norma (pressione sanguigna > 140/90 mm Hg, pulsazioni > 100);

- nausea e vomito;

- mal di testa.

 

Cure nel reparto di medicina d'urgenza

La maggior parte degli avvelenamenti da morso di Latrodetus sp. possono essere controllati con successo con analgesici oppioidi e sedativi. L'antidoto può essere indicato per pazienti che presentano un elevato grado di avvelenamento con dolori refrattari agli analgesici. L'utilizzo dell'antiveleno deve essere valutato quando l'avvelenamento mette a rischio il feto delle pazienti in gravidanza.

 

Categorie di farmaci da utilizzarsi in medicina d'urgenza

Analgesici: il controllo del dolore è essenziale per garantire la qualità della cura dei pazienti. Esso assicura il confort e permette la pulizia dei polmoni. A tale scopo si utilizza solfato di morfina (Duramorph, Infumorph, Astramorph).

Benzodiazepine: attraverso l'inibizione di appositi recettori, questi agenti potenziano gli effetti del gamma-aminobutirato (GABA) e facilitano l'inibizione di altri neurotrasmettitori. A tale scopo si utilizzano (non in concomitanza tra loro) il lorazepam (Ativan), il diazepam (Valium), il midazolam (Versed).

Antiveleno: è efficace nel neutralizzare la tossina presente nel veleno dei rani vedova. L'antiveleno L. mactans, prodotto da Merck & Co., deve essere utilizzato solamente in caso di avvelenamento di grado 3 (vedi sopra).

Immunizzatori: l'immunizzazione dal tetano deve essere effettuata dopo ogni morso di ragno (ma anche in qualsiasi altro caso di morso, anche umano). A tal fine si inietta nel paziente il tossoide difterite-tetano.

Antiistaminici: prevengono il rilascio di istamina, sono più efficenti nel prevenire il rilascio che nel ridurlo. In caso di avvelenamento da Latrodectus, gli antiistaminici sono utilizzati prima della somministrazione dell'antiveleno per ridurne reazioni acute avverse. A tale scopo si somministra diphenydramine (Benadryl).

 

Annotazioni

Lo shock anafilattico indotto dalla somministrazione dell'antidoto al veleno è registrato nel 25% dei casi. I fattori di rischio sono: precedente esposizione all'antidoto o una storia di ipersensibilità delle vie aeree. Lo shock è trattato con epinefrina, corticosteroidi e supporto della ventilazione e circolatorio. In letteratura è riportato un caso di decesso negli Stati Uniti per shock anafilattico. Il paziente deceduto riportava una anamnesi di asma bronchiale, non appena sonninistrato l'antiveleno il paziente ha sviluppato un gravissimo broncospasmo non rispondente all'appropriata terapia.

 

Prognosi

La stragrande maggioranza di pazienti che hanno subito un avvelenamento da morso di Latrodectus sp. sono completamente guariti.

 

Curiosità

L'importanza delle Latrodectus sp. per gli esseri umani è enorme. Questi ragni, infatti, predano e consumano un gran numero di insetti nocivi (tra cui mosche e zanzare che veicolano malattie, locuste e cavallette che distruggonmo i raccolti, scarafaggi che infestano piante ed alberi).

 

Come sempre, sono ben accetti consigli, critiche (purché costruttive) e ulteriori informazioni.

 

Ciao e grazie,

Francesco

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Dimenticavo: a parte i complimenti a Francesco per l'ottima scheda, sarebbe bello sapere la percentuale dei morsi con iniezione del veleno rispetto alla totalità delle persone morsicate.

La propensione al morso o il morso cosidetto "secco" sono un indice dell'effettiva pericolosità dell'animale.

Io avevo qualcosa da qualche parte, se lo trovo lo posto così mi puoi dire se va bene.

 

Ciao Ciao

Aleli

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Guest Francesco

Sono chiamate vedove perché dopo l'accoppiamento accade che spesso uccidano e mangino il maschio, anche se non sempre. Sfortunatamente non ho idea sul rapporto morsi secchi/morsi veleniferi.

Posso aggiungere la LD50 (dose letale di veleno per almeno il 50% degli animali usati come cavie), per la Latrodectus mactans tredecimguttata la LD50 (mg/Kg topi) è 0,90 per veleno iniettato sottocute.

Grazie per i complimenti, ma questa volta sono un po' meno soddisfatto del lavoro, eppure di materiale ce ne è molto in giro. Aggiungete e correggete.

Ciao,

Francesco

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un altro bellissimo lavoro da pubblicare su aracnofilia (bravo francesco!!).

CI servirebbe qualcosa sulla % di mortalità in caso di morso per differenti specie e fasce di età per dare una migliore percezione della pericolosità delle varie specie.

Qualcuno di voi possiede questi dati??

 

franci

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Guest vesubia

x aleli,

le "vedove nere" si chiamano così ovviamente per il colore dominante e perché pare (prendi l'informazione con le pinze, non garantisco che sia vera) che subito dopo l'accoppiamento uccidano il consorte e se lo mangino! Questo bel modo di fare non è raro fra i ragni, è motivato dal fatto che il maschio (dopo l'accoppiamento) non sopravvive molto a lungo. Quindi, ne converrai, ... perché lasciarlo andare a male? Meglio mangiarselo finché è ancora fresco ... Battutacce a parte, bisogna ricordare che la femmina deve ovideporre e ha un gran bisogno di riserve proteiche; per contro si può dire che il maschio ha ormai assolto a tutte le sue funzioni.

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Guest Francesco

Allora, il veleno delle Latrodectus è più pericoloso per i giovani fino a 16 anni e per gli anziani, per i pazienti sofferenti di pressione alta e problemi cardiaci. Ho anche letto che il veleno della L. mactans tredecimguttatus è 12 volte più forte di quello del serpente a sonagli (tuttavia ciò non significa niente in quanto la quantità di veleno iniettato dalla vedova è assai inferiore di quello del serpente).

Spero di trovare ulteriori notizie.

Ciao,

Francesco

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La scheda non è bouna, è ottima, sia per i contenuti sia per l'organizzazione.Fra l'altro si presta molto bene a piccole integrazioni sia di fisiologia sia di terapia.

 

Effetti della Latrotossina

Nell'organismo umano esistono diverse sostanze disciolte e presenti allo stato di ioni.

Questi ultimi sono atomi caricati di una valenza elettrica +(cationi) o negativa(anioni).I principali cationi presenti nel nostro organismo sono il sodio(Na+), il potassio ( K+) e il calcio(Ca++).

Il sodio se ne sta in gran parte fuori dalle cellule e dà "la densità" del plasma. Potassio e calcio sono sia dentro che fuori dalle cellule. In particolare dentro alle cellule, hanno una importantissima funzione di stabilizzatori delle membrane cellulari ed il calcio entra sia nei processi di contrazione dei muscoli, sia di coagulazione del sangue.

La latrotossina provoca un disturbo importante nella "pompa" che regola la distribuzione intra o extra cellulare sia del calcio , sia del potassio.

Tale squilibrio rende le placche neuromuscolari(congiunzione fra nervo e muscolo)molto più eccitabili, contemporaneamente il calcio extracellulare in eccesso produce liberazione di adrenalina che a sua volta aumenta l'ipereccitabilità delle placche del sistema adrenergico (ortosimpatico... vedi scheda Atrax r.).

La contrattilità dei muscoli scheletrici diventerà aumentata sia x frequenza sia x forza di contrazione.

Da qui i sintomi elencati nella scheda soprattutto i crampi muscolari, tachicardia(cuore accellerato),ipertensione arteriosa, fino ad episodi di "tetanizzazione" di distretti muscolari scheletrici (braccia, gambe)ed anche dei muscoli respiratori.

Naturalmente il blocco in contrattura dei muscoli respiratori è il rischio maggiore ed è responsabile in generale della maggioranza dei decessi.

Fra gli effetti del morso toglierei le bronchiti,infezioni dei bronchi che non sono direttamente in dipendenza dal morso e dall'azione del veleno. Possono essere "ab ingestis", cioè dovute, durante episodi di vomito , alla inondazione dei bronchi da materiale vomitato, a causa dell'incoordinazione muscolare, ed è piuttosto una complicanza tardiva e rara.

Riguardo la terapia, solo un paio di osservazioni in un ottimo(ottimo!)contesto.

L'uso degli oppioidi non è in relazione al dolore (normalmente modesto ) quanto alle proprietà sedative e miorilassanti (rilassano il tono muscolare). Nella scheda sono riportati morfinici in uso negli USA,in Italia per via iniettiva è presente solo la morfina cloridrato, e la via iniettiva è senz'altra da preferirsi(10-20 mg/s.c).

Le benzodiazepine (in Italia Valium 10 mg/im,EV) servono alla sedazione e a diminuire l'escrezione di adrenalina, non dovrebbero mai essere usate contemporaneamente agli oppioidi, ma a distanza di almeno 60 min.

Riguardo alle annotazioni,il termine "ipersensibilità delle vie aeree", non è corretto, meglio dire anamnesi(storia personale)positiva per asma bronchiale(malattia allergica dei bronchi)o allergie varie di grado moderato-severo.

L'epinefrina è in realtà un altro nome dell'adrenalina, e si usa sottocute.

Il trattmento per via endovenosa deve avvenire solo in pazienti monitorati in rianimazione od in terapia intensiva, causa la possibilità di gravi aritmie (battiti cardiaci irregolari ed accellerati), spasmi delle arterie coronarie con infarti del miocardio, severa ipertensione.

Non sono segnalati postumi importanti una volta superato l'avvelenamento acuto.

Non conosco casi segnalati di morsi a vuoto: l'animale ,impacciatissimo fuori della sua tela, viene a contatto con l'uomo prevalentemente per incauto maneggiamento, dovuto a colonizzazione di aree intensamente antropizzate e morde perchè si sente in pericolo di vita. Sono segnalati diversi casi di "morso anomalo",ricevuto ad es. ai piedi, nelle calzature o sotto le coperte, determinati da colonizzazione di ambienti abitativi.(Vesubia può essere mooolto più preciso).

Concludendo, complimenti Francesco per l'ottimo lavoro!( e spero di non essere caduto in quell'eccesso di tecnicismo nel linguaggio sempre in agguato...[8D])

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Guest Francesco

PErfetto, è proprio quello che mancava, soprattutto per quanto riguarda la parte biochimica e le spiegazioni che hai riportato! PEr quanto riguarda la bronchite probabilmente ho tradotto male la parola "broncorreha" (non ho un dizionario scientifico), magari potresti dirmi come può essere espressa in italiano. PEr quanto riguarda i medicinali americani questo capita perché tutto il materiale che ho è americano o australiano, e, siccome mi piace E.R. medici in prima linea e sento sempre gli stessi nomi di medicine pensavo che fossero presenti anche in Italia.

Grazie,

Francesco

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Guest Francesco

Volevo solo aggiungere che la mortalità in caso non venga utilizzato l'antiveleno specifico il tasso di mortalità è pari al 5%.

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Guest vesubia

x i-lang

Basta, io mollo tutto e mi metto ad allevare solo più Drosophila melanogaster, non mi ero finora reso conto di quanto fosse pericoloso maneggiare ragni (potassioni K+ e calcioni Ca++ che vanno e vengono; e degli Sr++ che mi dici??)

Ciao e ovviamente ;-)))

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La broncorrea è emissione di sostanze (normalmente liquidi, come sangue, pus ecc.)dall'albero bronchiale, attraverso il naso o la bocca.

E' frequente nell'edema polmonare acuto.

Riguardo ai farmaci, ho precisato solo per "italianizzare" una patologia molto americana....

ciao.

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Guest Francesco

Dimenticavo che può essere utilizzato nelle cure nel reparto di medicina d'urgenza una soluzione al 10% di calcio gluconato.

Ciao,

Francesco

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Solo per questo sono chiamate così?? E io che pensavo....praticamente come quasi tutti i ragni, con la differenza che con loro voglio vedere chi è il temerario allevatore che mette un bastoncino fra i due pe revitare che la femmina si pappi il maschio!! eheheeh...

Cacchio però che bel post...veramente bravi!

 

 

Ciao Ciao

Aleli

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