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CITES


Guest Mr_Globus
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Guest volothar

Se intendi quelli che riprodurrai (da esemplari muniti di CITES) ne denunci la nascità alle autorità competenti che poi ti daranno i cites per i tuoi.

 

 

*Enrico*

 

PS: non so chi siano le Autorità competenti di preciso, se non sbaglio c'è un articolo a riguardo su www.amiciinsoliti.it

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Il problema sorge soprattutto quando il documento(e l'animale di conseguenza)esce o entra nell'EU.

La Slovenia non è ancora EU,quindi la semplice dichiarazione autografata che ti danno in Europa o anche il documento che si ottiene comprando nei negozi qui in Italia non è sufficiente per il passaggio regolare dell'animale.

Nei casi di passaggio da USA ad Europa(e viceversa)o da Europa a non-Europa(anche Svizzera ad essere pignoli) sono necessari dei documenti in più e mi sembra anche che ci siano da pagari degli importi.

 

Qualche anno fa mi informai su tali importazioni dagli USA.

Se il grossista è onesto ti dice subito che il suo documento non è regolare nel tuo paese e quindi non è in grado di far uscire legalmente il ragno.

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Piccola postilla:

 

attualmente se si riproducono animali in CITES(e le Brachypelma come sapete ne fanno parte),a dieci giorni dalla nascita devono essere denunciati i cuccioli presso il corpo forestale dello stato e potranno essere venduti solo 6 mesi dopo,previa ispezione.

 

Così mi sembra che vadano le cose in Italia.

 

Voglio vedere chi si metterà a riprodurre questi animali con la prospettiva di doverli tenere per 6 mesi prima di poterli dar via(vi rimando tra l'altro al topic dei cocoon da mille e rotti piccoli...).

Senza contare l'aspetto puramente burocratico,palloso ma ancora comprensibile in nome della salvaguardia e della certificazione.

 

Si dovrebbe incoraggiare il captive breeding per contrastare il mercato illegale di animali di cattura,ma con questi paletti posti lungo il percorso delle riproduzioni voglio vedere chi è che si arrischia in un tale progetto,probabilmente gli costerebbe meno far arrivare animali di contrabbando dall'estero.

 

Scusate lo sfogo.

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Ulteriore precisazione:

 

il mio post era a titolo personale e le mie idee potrebbero non esprimere l'opinione di Aracnofilia.

Mi prendo la piena responsabilità di ciò che scrivo qui.

 

Da privato allevatore ho esposto le possibili conseguenze di un eccessivo(e secondo me inutile)zelo nei confronti del discorso CITES e allevamento aracnidi più in generale.

 

Non vorrei che l'intenzione(legittima ed onorevole)di salvaguardare le popolazioni naturali con una serie di leggi ad hoc crei invece problemi all'utilissimo captive breeding di specie in pericolo e anzi faccia crescere l'opinione in alcuni di noi che si stia facendo di tutto per combattere ed infine cancellare questa passione,questo hobby svolto da persone oneste,serie e con sani principi.

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Guest Ashuafarm

Bhe

Secondo me il CITES è una cosa molto buona, se funzionerebbe come si deve.

Il fatto è che nemmeno gli addetti capiscono di che specie può essere un animale.

Mi è capitato di veder scambiato un boa per un moluro... Roba da non crederci.

Molte persone si lasciano scoraggiare dall'allevare animali in CITES per via della burocrazia e dalla confusione che c'è in campo di CITES

Per quel che mi riguarda, io ci ho provato

preso animali in CITES regolari in Italia e accoppiato qualche esemplare

2 smithy

1 vagans

Adesso mi tocca aspettare solo se arriveranno i piccoli e poi mi sbatterò tra un uffcio CITES e l'altro

 

NOn lasciamoci scoraggiare dalla burocrazia

La NAtura ne sta gia subendo troppe da noi

Aiutiamola

 

 

ASHUAFARM

allevamento amatoriale aracnidi

www.ashuafarm.it

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Va bene,siamo ottimisti.

Allora come la mettiamo con la paventata legge che potrebbe vietare l'allevamento(riproduzione) e la semplice detenzione di ragni?

 

Chi ne sa più di me,vuole per favore dire a tutti come e dove rischia di andare a finire il futuro del nostro hobby?

 

Mi risulta che si potrebbe anche arrivare a vietare ragni di ogni tipo,addirittura,dalle Latrodectus all'amata Grammostola.

 

Soffia un'aria non proprio salubre nei confronti di questo hobby e l'intento mi pare chiaro,quello di cancellarci del tutto,prima con leggi mirate e poi via via sempre più ristrette e restrittive.

 

Aracnofilia dovrà al più presto ergersi come uno dei principali interlocutori per evitare che si progettino ed approvino leggi assolutamente inique che fanno di tutta l'erba un fascio.

 

Ripeto,parlo a titolo personale.

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quote:Originally posted by Ste

 

Ripeto,parlo a titolo personale.


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Titolo personale un corno! Hai troppo ragione!!

Si tratta del futuro di un hobby che riguarda tutti qui, non solo te ed è giusto quello che hai detto.

 

Speriamo di poter portare avanti i vari progetti il prima e il meglio possibile.

 

Dany

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Fermi ragazzi, non mescoliamo il CITES, con i Regolamenti italiani e con le "ipotetiche" leggi di divieto (che purtroppo sembrano sempre più realtà).

Aracnofilia (cioè noi) sta già facendo qualcosa. Riunire la gente. Siamo in duecento, di cui almeno 100 attivisti...

 

Non facciamoci prendere dalla disperazione, perchè si perde lucidità! La cena di Milano sarà un ottima occasione per parlare di questi argomenti... nel frattempo ognuno si documenti il più possibile, in modo autonomo, così potremo confrontare problemi e soluzioni.

 

Matteo

 

º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°

ARACNOFILIA.ORG -amministratore

º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°

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