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Discussione su fiere ecc.


Avicularia

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Salve a tutti, sono nuovo del forum ma sono un appassionato da anni di aracnidi soprattutto avicularie, volevo porvi però un quesito, so perfettamente come la legislazione in Italia stia creando non pochi problemi a noi aracnofili però c'è un controsenso enorme: le fiere dove sono possibili gli scambi/cessione di aracnidi potenzialmente non pericolosi per l'incolumità dell'uomo. Questa sinceramente anche se io sono il primo a starci male mi sembra proprio un italianata, com'è possibile fare una fiera ,dove si vendono animali ,che una volta usciti dalla stessa rischi di prendere multe e contromulte? Il problema non è che chi compra deve assumersi le responsabilità, ma che certe cose se non fatte nella più completa legalità (intendo esterna alla fiera) non dovrebbero andar fatte. Come purtroppo poi si vede anche nei forum, alcune persone si iscrivono perchè hanno comprato il loro "ragnetto" e dopo qualche tempo si preoccupano del posto dove deve stare, cosa mangia, mi son sentito dire una volta :<< ma il ragno fà la muta come il serpente? >> quindi non c'è da meravigliarsi di nulla se poi anche gente irresponsabile compra questo tipo di animali. Con il soldo alla mano purtroppo nessuno guarda in faccia nessuno. Detto questo volevo porre a voi appassionati un quesito come mai(secondo voi ovviamente) esistono ancora questo tipo di manifestazioni se poi le leggi sono così restrittive? mi dispiace se sono stato logorroico ma preferisco dire il mio punto di vista che continuare a vedere gente che acquista ragni chissà dove e come e poi si meraviglia se sono perseguibili per legge. A proposito se ho sbagliato posto per inviare la discussione spostatemi tranquillamente! :(

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Ciao, benvenuto.

 

Le fiere in cui sono ammessi aracnidi non sono isole in cui vige un'altra legge. Sono soltanto occasioni in cui rappresentanti della forestale e della asl certificano che gli esemplari esposti non sono pericolosi in quanto non rientranti nella lista redatta da Aracnofilia con l'aiuto di Aracnologi, Medici e Biologi. Sono situazioni gestite localmente dagli organi competenti e non condoni o peggio ancora istigazioni a delinquere. Ti rimando alla lettura delle discussioni in cui precedentemente si tratta tale argomento con particolare attenzione a queste due:

 

http://forum.aracnofilia.org/index.php?showtopic=11317

 

http://forum.aracnofilia.org/index.php?sho...c=10065&hl=

 

Sulle azioni delle persone, come acquirenti o allevatori, non credo si possano fare discorsi generici in quanto ognuno è libero, fino a prova contraria, di fare quel che vuole rispondendone di persona.

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Io non discuto sul fatto che ci sia gente che si fà un mazzo enorme per i ragni, dico solo che mi sembrano assurde certe manifestazioni se poi è tutto così vago. E se disgraziatamente la forestale venisse da uno di voi e vi chiedesse di provare come fanno i vostri ragni a non essere pericolosi voi li prendereste in mano uno ad uno? soprattutto se poi nel mezzo delle vostre specie magari c'è qualche Haplopelma un pò nervosetta? Io stimo da morire la gente che combatte per avere una legge "giusta" ma queste manifestazioni dovrebbero essere "solo" a titolo espositivo e non di mercatino perchè se no ci sono dei controsensi enormi. So che esisteranno sicuramente membri della guardia forestale che si attengono alla lista stilata da voi come so per certo che molti invece non se ne interessano e nel caso in cui ti dicessero di dimostrare la loro natura buona come glielo dimostri?

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Glielo dimostri nelle sede competenti, davanti a un giudice o pià probabilmente davanti ad un ufficilae CITES. Mancando una lista ufficialmente accettata, paradassalmente è concesso tutto e niente. Dallo Zoropsis sp. , alla Brachypelma sp. alla Phoneutria sp. . Non c'è nessuna lista che ufficialmente la vieti. Ovviamente in un caso tanto estremo, sarebbe facile soccombere in quanto una controparte scientificamente informata e valida potrebbe senza grosse difficoltà dimostrarne la pericolosità sulla base di testi e pubblicazioni scientifiche; ma quest' ultimo aspetto varrà sempre e comunque anche per te, Avicularia : lo dimostrerai sulla base di una lista stilata da esperti appositamente nominati e quasi del tutto approvata dai ministeri interpellati, nonchè appunto, su tutta la bibliografia esistente ; senza considerare, come già detto, che da un punto di vista più strettamente tecnico, nessun giudice applicherà mai la suddetta legge 213 . Mancano i presupposti giuridici .

Ragion per cui tranquillo e non demonizzare le fiere, che uno dei nostri errori è proprio che ne facciamo troppo poche, altrochè perseguibilità ! Idem i negozi : dovrebbero e potrebbero tranquillamente esporre data la situazione, difficilmente sarebbero passibili di sanzioni infatti .

Haplopelma è stato reputato non avere rilevanza medica degna di ospedalizzazione per un essere umano adulto e in buona salute,ma non da me e da te , dalla scienza :(

Ecco come glielo dimostri.

Spero di averti tranquillizzato e di essermi spiegato; spero di vederti a qualche fiera anzi !! :D

 

Ciao

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Già che ci siamo, vorrei porvi una domanda.

Ogni volta leggo e sento che noi dobbiamo dimostrare che gli aracnidi in nostro possesso non sono pericolosi...ma scusate, se sono loro che eventualmente ci accuseranno di possedere animali "che possono arrecare, con la loro azione diretta, effetti mortali o invalidanti per l'uomo o che comunque possono costituire pericolo per l'incolumità pubblica", non dovrebbero loro per primi dimostrare "l'alta pericolosità" delle specie da noi detenute?

Per fare ciò dovranno avere loro dei documenti che affermano che le tali specie hanno provocato morte, invalidità o pericolo.

Anche in Italia si è innocenti finché non si prova il contrario o no?

Io non sono esperto di leggi, ma di logica mi sembra che il mio discorso fili.

Quindi come funziona?

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Data la poca chiarezza in merito, potrebbe sempre accadere che l'ispettore cites "tal dei tali" , vedendo una migale o un qualsiasi altro aracnide per lui sospetto, possa volertelo sequestrare o denunciarti in virtù della famosa legge 213 , non avendo egli le competenze per determinare se quello in tuo sospetto sia animale pericoloso o meno. E' successo che qualcuno ci abbia provato, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti : nessun precedente in cui sia stata applicata la 213 nè tanto meno negazioni da parte di autorità in merito all'esposizione e allo scambio di questi animali in contesti fieristici, quando richiesto.

Ecco dunque che finchè non vi sarà una lista unanimemente e ufficialmente accettata e ratificata, le normative inerenti ad aracnidi pericolosi non potranno essere applicabili . Nessun giudice lo farà mai ; gli stessi organismi cites, si basano sulla lista che già gira da anni, l'ormai celeberrima lista di aracnidi non ritenuti potenzialmente pericolosi per l'uomo .

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Benissimo, l'importante è sapere dove poter attingere ai documenti nel caso di una visita dell'organo statale. Se gentilmente potessti dirmelo mi faresti un mega piacere. Inoltre volevo chiedere proprio a voi esperti del settore "legislazione" ci vuole davvero così tanta documentazione per organizzare una fiera? Perchè come ho potuto vedere se ne fà una all'anno e ad anni alterni :wacko: e mi rendo conto benissimo che gli sforzi e i sudori della gente che ci sta dietro a queste manifestazioni non sono pochi. Non sarebbe più bello (sempre se si potesse logicamente e lo dico proprio perchè sono ignorante) fare due fiere l'anno una in primavera e una in inverno?

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Moltissima documentazione ci vuole. Certificati sanitari degli animali esposti e lista degli stessi da comparare con quelle degli animali che per vari motivi non si possono vendere, poi richieste di autorizzazioni con annesse risposte e permessi da parte delle autorità locali competenti nel luogo in cui dovrebbe sorgere la manifestazione fieristica, ossia asl, forestale, cites, prefettura ; purtroppo non basta entrare in un capannone e mettersi a esporre gli animali.

Detto ciò hai pienamente ragione, una o due l'anno, quando ci si riesce, è decisamente poco. Dato che di fatto nulla vieta di realizzare fiere con aracnidi ammessi, si sta lavorando proprio per sensibilizzare e aumentare il numero di questi eventi, inspiegabilmente diradati nel tempo e pochi. Organizzatori e negozianti privati ,dovrebbero rispettivamente convincersi a richiedere permessi ed esporre nelle vetrine aracnidi . Vediamo cosa accadrà, per ora questa è la situazione .

 

La documentazione te la devi procurare tu stesso o chi ti difende ; la bibliografia mondiale sulle migali non rappresenta certo l' ultimo degli ausilii a cui ricorrere comunque, non sottovalutarla . Si parte proprio da lì . Poi si potrebbe presentare, come ulteriore materiale, la stessa lista stilata dall' Associazione e dagli esperti della commissione, la quale lista , anche se non ufficialmente approvata, viene lo stesso utilizzata come criterio di controllo da parte degli organi preposti ; Questi e molti altri appigli tecnici, nonchè giuridici, che non posso starti ad elencare pubblicamente così adesso :wacko: .

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