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Zeuneriana marmorata (Orthoptera Tettigoniidae)


Jahve
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Zeuneriana marmorata (Orthoptera Tettigoniidae)

* Un caso di Invertebrate Conservation Biology *

 

L'Associazione A.St.O.R.E. FVG intende segnalare l'esistenza, nel territorio del Comune di Monfalcone, dell'unica popolazione nota al mondo del grillo palustre Zeuneriana marmorata. Questa specie è localizzata in un'area di limitata estensione, situata tra il canale Locovaz, le risorgive carsiche delle Moschenizze e l'area dei Tavoloni.

Fino ad anni recenti, questo grillo endemico dell'Alto Adriatico era ritenuto estinto; è stato tuttavia ritrovato nel sito in questione da Kleukers e Fontana nel 1996. Le osservazioni di questi autori hanno portato a stimare nell'area la presenza di un migliaio di individui.

Recenti osservazioni confermano che la popolazione è tuttora presente con un buon numero di esemplari. Prima del 1996, l'esistenza di questo grillo palustre era stata riportata per l'ultima volta in letteratura nel 1949 da Giordani Soika. L'esito negativo delle successive ricerche aveva portato a dichiarare la specie estinta nel 1987 da Nadig.

 

L'esistenza di un'unica popolazione di Zeuneriana marmorata, unita alla limitata estensione ed alla mancanza di protezione del sito in cui essa vive, la fanno ritenere una delle specie di invertebrati più minacciate a livello europeo. L'urgenza di aggiungere tale specie alla lista degli invertebrati da tutelare secondo la Direttiva Habitat e la Convenzione di Berna era già stata sottolineata da Helsdingen et al. nel 1996.

 

Vista l'estrema rarità di Zeuneriana marmorata e la vulnerabilità del suo habitat, l'Associazione A.St.O.R.E. FVG sottolinea l'urgenza di tutelare l'ultimo sito in cui essa è localizzata. L'immediata salvaguardia del sito in questione e la sua conservazione sono infatti fattori indispensabili per scongiurare il rischio di una

definitiva estinzione di questo prezioso grillo palustre.

 

I dati bibliografici sono stati ricavati dalle seguenti pubblicazioni:

 

Fontana P. e Kleukers R. (2002). The Orthoptera of the Adriatic coast of Italy (Insecta: Orthoptera). Biogeographia, vol. XXIII: 35-53.

Kleukers R., Fontana P. e Odé B. (1997). Zeuneriana marmorata (Fieber): an endemic bushcricket from the coast of the northern Adriatic Sea (Insecta Orthoptera Tettigoniidae). Atti Acc. Rov. Agiati, a. 247, 1997, ser. VII, B: 63-79.

Helsdingen P.J. van, Willemse L. e Speight M.C.D. (1996). Background information on invertebrates of the Habitats Directive and the Bern Convention. Nature and Environment no.79: I-XIII, 1-217, no.80: 218-398, no.81: 399-529. Strasbourg Cedex, Council of Europe Publishing.

 

Saluti,

Marco Gottardo

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Probabilmente, Scolopendro, l'ortottero in questione era originariamente diffuso in altri biotopi conformi (areali umidi dalle caratteristiche generali molto simili a quelle indicate). Evidentemente non è una specie in grado di sopportare variazioni forti di condizioni ambientali e, al mutare di queste (probabilmente per colpa dell'uomo, ma non necessariamente) la popolazione ha cominciato a cadere, riducendosi fino a non poter più restare in contatto diffuso. Si sono così formate aree definite, ovvero "sacche di presenza" (probabilmente molte) che però man mano si sono chiuse. A quanto pare oggi ne rimane solo una, chiusasi la quale, avremo l'estinzione della specie... Speriamo che ciò basti a far si che tale "sacca" sia salvaguardata.

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Aggiungo qualcosa al contributo di Matteo, poiché studiando gli Ortotteri del Delta del Po ho potuto approfondire qualcosa su questo insetto. La Zeuneriana marmorata è stata descritta nel 1853 e da allora è stata reperita solo in 6 località del nord Adriatico; fin dalla sua scoperta è sempre stata molto rara. L'habitat in cui vive è alquanto particolare, "viveva" in certi ambienti umidi sommersi in inverno e asciutti in estate caratterizzati dalle piante del genere Carex, cioè nei cariceti presenti in prossimità del mare. Anche la forma tozza e il colore scuro di questa cavalletta richiamano moltissimo le infiorescenze dei carici, con cui si mimetizzano. Il canto dei maschi è molto caratteristico e può essere udito anche a decine di metri di distanza dall'esemplare. Ahimè quel tipo di ambienti umidi delle coste del nord Adriatico sono stati in gran parte distrutti, e questa specie è forse destinata all'estinzione.

 

Bye

Marco Gottardo

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