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Facoltà veterinaria


Gidol
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Riguardo ad altri topic da me postati nei quali chiedevo informazioni riguardo alla specializzazione in entomologia...volevo sapere:

Se mi iscrivessi a veterinaria con specializzazione in animali esotici? tratterei anche di insetti o solo di rettili (oltre ai mammiferi esotici ovviamente)

Pensavo che comunque, una volta ottenuta la specializzazione, potrei iscrivermi a corsi di "Potenziamento" specifici per gli insetti, o comunque fare autodidatta... che ne dite?

Vorrei consigli da chi sta come me cercando corsi simili o che già frequenta o ha frequentato e quindi sa più o meno cosa devo fare...

 

Il fatto è che studiare i cosiddetti "Animali Strani" è il mio sogno fin da quando avevo circa 7-8 anni... e ora che ho la possibilità (+ o -) di decidere del mio futuro vorrei poter realizzare questo mio sogno...

 

Chi ha paura dei ragni li vorrebbe uccidere tutti...

Io ho paura dei pappagalli che dovrei fare?

By Aldo [:36]

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Ciao Gidol, vediamo di risolvere qualche dubbio:

- il corso degli studi di veterinaria è articolato in quasi tutte le sedi in quattro anni in cui si acquisiscono nozioni generali e in quinto anno (che a volte si risolve in un solo semestre) in cui puoi scegliere il cosiddetto "modulo professionalizzante". Tra i vari moduli esiste quello sui cosiddetti "animali esotici" che però non è attivo in tutti gli atenei ma solo in quelli in cui più studenti appassionati si uniscono e permettono l'attivazione del corso (in poche parole non attivano il corso per un paio di studenti); so di certo che questo modulo esiste nelle facoltà di Napoli, Bologna e Milano per gli altri Atenei ti devi informare;

- rifacendomi a quanto detto capirai che qualche mese di teoria e pratica sugli "animali esotici" non è sufficiente a dare nozioni neanche su serpenti, iguane etc.. figurarsi sugli insetti (anche solo per il fatto che in quattro anni di studi sentirai parlare quasi esclusivamente di animali da affezione e di quelli ad interesse zootecnico);

- poi un concetto base deve essere chiaro: se vui diventare MEDICO VETERINARIO devi considerare il fine di ciò che ti appresti a fare ovvero CURARE GLI ANIMALI (a meno che non decida di seguire il campo ispettivo ma questo è un discorso a parte) e ciò è un po un'utopia per gli insetti (se vuoi solo studiarli credo che siano altre le facoltà che fanno per te);

- l'unico corso attivo nella facoltà di Medicina Veterinaria in cui avrai a che fare con gli "insetti" è quello di Parassitologia e questo forse sarebbe l'unico sbocco per la tua passione entomologica anche se davvero molto limitato;

- concludendo: se pensi che nel futuro ti voglia dedicare alla cura dei (come li chiami tu) "animali strani" tra i quali oltre ai già citati rettili aggiungerei i volatili, pesci e alcuni mammiferi; allora faresti bene a intrapendere il percorso della Veterinaria seguando anche un modulo professionalizzante totalmente diverso da quello degli "animali esotici" poichè non ha importanza. Una volta laureato dovrai ancora sgobbare dietro a qualche veterinario specializzato e imparare qualcosa che l'università, anche solo per la montagna di nozioni che deve dare, non ti ha potuto garantire. Inoltre effettivamente esistono dei corsi di specializzazione da seguire post-laurea che ovviamente non ti dovrai far scappare.

Invece se il tuo sogno è quello di sudiare la biologia, l'anatomia, la fisiologia, l'etologia e la tassonomia degli "animali esotici" allora cambia strada.

Spero di non averti creato ulteriore confusione[:D]

Ciao, Paolo

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Aldo, c'è anche un altro problema... quand'anche riuscissi ad aprirti uno studio veterinario specializzatissimo in "animali strani", non potresti mandarlo avanti se non estendessi la tua "clientela" ai più tradizionali cani, gatti e pappagalli (che tra l'altro sono i protagonisti della tua firma). La facoltà di Veterinaria dà sicuramente degli sbocchi, molto più concreti che non quella di Scienze Naturali, Ambientali o Biologiche, ma, come ti diceva Paolo, non nella ricerca in campo entomologico. La preparazione di un veterinario, e tutto sommato anche quella di un agronomo, è mirata a conoscere l'anatomia e la fisiologia degli Insetti o degli Acari di turno per prevenire e curare le patologie che causano nei Vertebrati o nelle Piante. Resto dell'idea che il meglio che dall'università tu possa carpire è una cultura di base, che ti fornisca gli strumenti per poi sviluppare una passione che con grandissima probabilità è destinata a rimanere a livello di hobby (a ben vedere tra noi l'unico "ragnologo" professionista è il grande Maestro Vesubia, e, fattelo dire da un altro che si muove in un campo simile, non tira un'aria molto buona per la ricerca pura e seguire le orme del nostro vate non sarà semplice). In conclusione, se pensi di avere la vocazione del veterinario, sappi che è una scelta non facile, il corso di laurea è lungo, impegnativo e solo marginalmente attinente alla tua grande passione, però se riuscirai ad arrivare fino in fondo avrai una tua professionalità ben delineata; se ti piace "studiare" nel senso più puro del termine ti conviene indirizzarti su Scienze Naturali, tenendo però conto che molto, mooolto difficilmente sulla tua strada troverai qualcuno disposto a finanziare i tuoi studi.

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