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Dubbi sull’allevamento di Scolopendra subspinipes


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Ciao a tutti, ho un esemplare di Scolopendra cingulata da circa due anni, e ho intenzione di acquistare una Scolopendra subspinipes a breve; premetto che questa non è la mia prima esperienza con gli artropodi esotici.

Detto questo ho delle domande da porvi:

1) Ho un contenitore di 50•35•40 ; so che è un po’ troppo dispersivo, ma non sono riuscito a trovare contenitori più piccoli che non siano troppo bassi: andrebbe bene o può essere dannoso per l’esemplare?

2) Temo che la maggior parte delle scolopendre sono di cattura. È così? 

3) Qual è la loro aspettativa di vita?

4) In caso comprassi una Scolopendra galapagoensis, quali accortezze in più dovrei avere?

Ringrazio anticipatamente che mi risponderà 😎

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  • 2 weeks later...

 

Ciao @Scar

Il 9/11/2019 at 13:19, Scar ha scritto:

1) Ho un contenitore di 50•35•40 ; so che è un po’ troppo dispersivo, ma non sono riuscito a trovare contenitori più piccoli che non siano troppo bassi: andrebbe bene o può essere dannoso per l’esemplare?

Allevare gli artropodi in contenitori troppo ampi è sempre una pessima idea. Sopratutto perchè non si può monitorare se mangiano o se le prede introdotte finiscono nascoste sotto qualche corteccia. Sopratutto gli animali come le Scolopendre che spesso si interrano, la cosa può diventare ancora più fastidiosa. Ma la risposta dipende solo da un'informazione: che dimensione avrà l'esemplare di S.subspinipes. E' chiaro che se comprerai un esemplare giovane, di qualche centimetro, le considerazioni da fare saranno diverse rispetto a esemplari da 20-22cm

Il 9/11/2019 at 13:19, Scar ha scritto:

2) Temo che la maggior parte delle scolopendre sono di cattura. È così? 

Quelle vendute come adulte e di taglia molto grande sicuramente si. Quelle piccole e giovani sono invece molto probabilmente frutto di riproduzioni (volute o meno). Potresti guardare se gli esemplari in vendita hanno acari attorno al capo e nelle articolazioni delle zampe. Se si sono quasi certamente di cattura. Inutile dire che comprare a scatola chiusa, senza vedere l'esemplare, è altamente sconsigliato! 

Il 9/11/2019 at 13:19, Scar ha scritto:

 3) Qual è la loro aspettativa di vita?

Sono animali dal ciclo biologico abbastanza lungo ma sai, tutto dipende dai parametri di allevamento e frequenza nella somministrazione di cibo. Se poi recuperi un esemplare adulto di cattura, ecco che diventa impossibile dire qualsiasi cosa non sapendo quanto è vecchio. In genere la mortalità di esemplari adulti di cattura è abbastanza alta.

 

Il 9/11/2019 at 13:19, Scar ha scritto:

 4) In caso comprassi una Scolopendra galapagoensis, quali accortezze in più dovrei avere?

 Guarda, c'è molta confusione tra specie e sottospecie. Quindi aver certezza di quello che si compra è molto difficile, ogni venditore dice quello che vuole... D'altro canto però questi chilopodi di foresta si possono allevare tutti mediamente allo stesso modo: contenitore a prova di fuga (da non sottovalutare) di dimensioni idonee, substrato alto almeno 10-15cm da tenere moderatamente umido, zona della teca riscaldata con un tappetino/cavetto esterno per portare su le temperature, qualcosa che possa usare come riparo esterno (pezzo di corteccia di sughero, pietre piatte accavallate). 

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Ciao 00xyz00 e grazie per la risposta

Ho comprato recentemente un esemplare di Scolopendra dehaani alla recente fiera” I Love reptiles”.

La sua lunghezza si aggira sui 20 cm e il venditore mi ha detto che crescerà ancora di qualche cm. Per fortuna non ho notato la presenza di acari e l’esemplare si è nutrito appena gli ho somministrato il cibo. L’ho stabulato in un contenitore di 50 • 30: secondo te è troppo grande? Inoltre ho aggiunto una tana e uno spesso strato di fibra di cocco. 
Nel primo post mi sono dimenticato di scrivere un’esperienza di allevamento avuta tempo fa con una Scolopendra subspinipes, acquistata già adulta che trascorreva il tempo immobile sotto terra senza utilizzare la tana, nutrendosi peró abbastanza regolarmente; nonostante ció l’esemplare è deceduto dopo due anni, qualche mese dopo aver fatto una muta, anche se i parametri di umidità e di allevamento andavano bene. Tutt’oggi non mi è chiaro se l’esemplare è morto di vecchiaia oppure per un mio errore...

 

 

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