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american psycho


Guest Shelob
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qualcuno di voi ha visto questo film, ho letto i libro relativo?

se si, ci sarebbe qualche anima pia che me lo spiega...ieri sera l'ho visto due volte...di seguito senza però capirci nulla...

 

 

Hai mai danzato con la morte nel pallido plenilunio?

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Lui è uno psicopatico e maniaco che ammazza la gente, ma siccome è il ricco figlio di un ricco imprenditore, degli uomini ben pagati coprono ed insabbiano tutti i suoi crimini e quando la sua personalità deviata affiora ed egli se ne rende conto si accorge che è come se non fosse mai successo niente.

Anche io ho avuto bisogno di alcune delucidazioni ma pare sia così.

 

___________

Dany f2.gif

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questa è la spiegazione che mi sono dato anche io...mi tranquillizza sapere che anche qualcun'altro ha problemi nel comprendere questo film

 

 

Hai mai danzato con la morte nel pallido plenilunio?

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Si l'ho visto e francamente non mi sbilancio oltre il caruccio, fa più ridere che altro e c'è molta meno psicologia, a volte (molte volte) scontato... direi che fa giusto ridacchiare ecco...

Però se è da noleggiare per una serata tra amici ci sto.

 

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Dany f2.gif

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Io non ho visto il film ma ho letto il libro e devo dire che è veramente molto bello.

Non posso darti spiegazioni del film quindi, ma suppongo che non si capisca bene perchè nel libro viene dato molto spazio alle riflessioni e alla logica contorta del personaggio, in poche parole alle motivazioni, contorte ma pure un serial killer le ha, che lo spingono ad agire.

Nel libro poi la trama è un po' diversa...

Comunque se vuoi fare una bella lettura te lo consiglio caldamente, per quanto possa essere cruento ti tiene incollato dall' inizio alla fine.

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diciamo che non è il solito film con storiella e lieto fine annesso. Il film racconta delle vicende di un pazzoide e del suo modo di affrontare questa sua vita da cui non riesce proprio a scindere il suo lato omicida. Il significato? Beh, come dice Buras "dato molto spazio alle riflessioni e alla logica contorta del personaggio"

 

..il cinema americano ci ha abituato al finale prevedibile, scontato e ovviamente dove vincono sempre i buoni!...beh, la realtà è ben diversa e questo film, nulla di più strano, potrebbe ben rappresentare lo stereotipo del folle serial killer esistente in realtà come quella americana. Poi vabbè..sempre di film trattasi..[:(]

 

Cat[:178]blepa

 

-----------------------------------------

Fà che perfetto sia nel sapore,

d'ottimo odor, splendente e colorito,

di chiaro, bello e rubico colore…

Fà che il tuo vin sia grato e saporito,

formoso, freddo, fresco, anco fragante,

forte cioè potente, over ardito.

 

(Regimen Sanitatis Salerni)

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buras, tu che hai letto il libro, dammi qualche spiegazione più dettagliata!

gli altri esistono tutti?

dal biglietto da visita sono tutti vice presidente come è possbile?

perchè tutti scambiano tutti per altre persone?

perchè alla fine una donna nega la morte di "paul"?

ed altro altro ancora...

 

 

Hai mai danzato con la morte nel pallido plenilunio?

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Purtroppo non posso darti risposte a domande così dettagliate perchè non ho visto il film!!!

Appena lo trovo, magari in dvd, lo guardo e poi ti faccio sapere.

Poi a quanto ho capito la trama ha un bel po' di differenze con quella del libro quindi non capisco a cosa ti riferisci, comunque ci provo:

1-direi che, almeno nel libro, gli altri personaggi sono tutti reali, ovvero lui non è schizofrenico (ci mancherebbe pure quella![:D]);

2-nel libro praticamente c' è una sorta di gara a chi ha il biglietto da visita più figo (che poi, assieme ai vestiti, indica il grado di potere nelle scala sociale), ma certamente i personaggi non hanno tutti la stessa carica;

3-questa è più filosofica... Beh si scambiano fra di loro per una sorta di "impersonalizzazione dell' io" (miiiiii ho coniato un nuovo temmine!!![:D]) cioè, la società in cui vivono i personaggi, il loro stile di vita, il loro lavoro, tendono a cancellare la personalità dell' individuo e ad alienarlo progressivamente. Tutti sono bel vestiti, curati, con la manicure fatta e se vogliamo sono una serie di cloni l' uno dell' altro, inoltre ogni personaggio è talmente concentrato su stesso la fretta di "arrivare " che le amicizie perdono l' importanza sociale e sono limitate al rapporto lavorativo.

Forse lo scrittore, a parte il fatto che la follia del protagonista viena anche ricondotta a motivi ereditari, in fondo vuole dire che il serial killer è anche plasmato dalla società in cui vive e dalla voglia di infrangerne gli schemi fissi.

4-non lo so;

In conclusine:

COMPRA IL LIBRO!!!

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hummm...allora direi che libro e film sono molto simili. Solo mi hai incuriosito tantissimo sul libro: sarei curiosissimo di sapere come lo scrittore ha messo in risalto il particolare dei biglietti da visita (nel film mi piacciono le espressioni di tutti alla presenzazione di un nuovo biglietto da visita più figo )

 

Cat[:178]blepa

 

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Fà che perfetto sia nel sapore,

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forte cioè potente, over ardito.

 

(Regimen Sanitatis Salerni)

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Ciao. Ho visto il film,uno splatter come tanti che, come spesso succede, tradisce il romanzo dal quale è tratto, stravolgendone spesso il contenuto.

"American Psycho" fu scritto dal giovanissimo Eston Ellis nei primissimi anni '90, guardando al decennio apena trascorso con feroce spirito critico.Il romanzo è in effetti un attacco allo yuppismo che ha caratterizzato gli anni '80 : l'ossessiva citazione di marche di vestiti e accessori, il disappunto del protagonista nel constatare che il biglietto da visita del collega è più bello del suo,le vuote conversazioni che rivelano un rapporto col prossimo a dir poco gelido, le sgangherate recensioni personali ai dischi dei Genesis rivelano in maniera iperbolica e grottesca la superficialità di un mondo dove quello che conta è più l'apparenza che la sostanza, dove l'individualità è uccisa dall'omologazione a manichini griffati.

Patrick Bateman, oltre ad essere un figlio di papà che lavora a Wall Street(o meglio, fa il fancazzista in un ufficio di una società di proprietà della sua famiglia), è uno spietato serial killer,ma attenzione, (ed è qui che il film non riesce o non vuole riprodurre i contenuti del libro),leggendo il romanzo, numerosi indizi fanno pensare che i racconti in prima persona di efferati delitti non siano altro che fantasie malate del protagonista, elaborate forse per riempire in qualche maniera una vita tutto sommato piatta e monotona(delitti veri o falsi, penso che Buras abbia centrato l'analisi).(Dany,con una serie di delitti e torture del genere neanche il papa in persona la scamperebbe, nel libro non c'è traccia di fantomatici insabbiatori).

Se non l'avete ancora fatto vi consiglio di leggere il libro,veramente bello, e dimenticare il film.

Ciao

Alessandro

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