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Migalomorfi in Lombardia?


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Da quel che so gli Atypidae sono specie a rischio, comunque stanno prevalentemente su prati assolati margini boschivi e lungo scarpate costruiscono una tana tubulare che penetra nel terreno per 25/ 40 cm ed è, a volte riconoscibile l'entrata perchè fouriesce una parte di tela tubulare dal buco, il tutto ricoperto di vegetazione ovviamente.

 

I Nemesiidae prediligono terreni da diagonali a verticali, privi di vegetazione, scarpate, scavi, prevalentemente in zone ombrose o di penombra, anche loro scavano una tana nel suolo; ma la chiudono grazie a un opercolo che la fa rendere quasi del tutto irriconoscibile dal resto del terreno in cui si trova.

 

 

Sono comunque famiglie a rischio e abbastanza rari da trovare, quindi, se li trovi è bene che tu gli faccia qualche foto per poi lasciarli liberi :) a meno che tu nn sia un esperto allevatore e abbia intenzione di fare un ripopolamento XD Spero di non aver detto baggianate, al limite qualcuno mi correggerà :))

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Da quel che so gli Atypidae sono specie a rischio,

 

Sono comunque famiglie a rischio

 

Affermando questo, quali lavori scientifici stai citando? E' necessario dare informazioni corrette su questo forum, sempre! Non riportare informazioni non provate.

Se una specie è protetta in una nazione (Germania ad esempio), non è detto che la "rarità" o il "rischio" valgano anche per altre aree geografiche. L'Italia ad esempio ha un'araneofauna molto piu ampia e variegata di stati europei piu nordici.

 

Inoltre, occhio alle abbreviazione stile sms, vietate dal nostro regolamento. ;) http://forum.aracnofilia.org/index.php/topic/13633-regolamento-del-forum/

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Si, scusate per i "nn" purtroppo è l'abitudine, comunque mi riferivo, appunto, al lavoro del tedesco di Bellmann e Traini. Ho comunque precisato che se avessi detto delle fandonie sareste intervenuti voi, io ho riportato ciò che so, avrei dovuto precisare magari la zona, come riportato nel libro, starò più attento in futuro. Rimango però curioso di sapere come siamo messi in Italia riguardo queste famiglie, in quanto piacerebbe anche a me fotografarli.

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Il Bellmann come hai detto si riferisce alla fauna tedesca. Infatti la prima edizione era soltanto in tedesco e da pochissimo è stato tradotto in italiano.

 

Io credo sia impossibile definire lo stato di salute di esseri piccoli e cosi schivi come i ragni fossori. Con altre specie, ben piu evidenti, mi è capitato di non trovare segnalazioni in letteratura, oppure ho letto d areali molto circoscritti. Nella realtà però gli areali erano piu vasti, anche con habitat di natura differente, e dove presenti le popolazioni erano in buona salute. La mancanza di dati e osservazioni non significa necessariamente che la specie sia rara o circoscritta a limitati e particolari areali.

 

Solitamente si considerano specie a rischio quelle che vivono in determinati habitat, i quali rischiano di ridursi per colpa dell'uomo o della natura stessa causando cosi l'assottigliamento della popolazione osservata (tipico esempio è Poecilotheria metallica, il cui habitat viene stravolto dall'opera dell'uomo). Altro essere a rischio potrebbe essere quell'endemismo che vive solo in un determinato posto. Esempio tipico quello di Macrothele calpeiana, unica specie del genere diffusa nell'emisfero occidentale e presente fondamentalmente solo in alcune aree della Spagna. Altro esempio: in ambienti ipogei sono stati descriti dei ragni che vivono solo in una determinata grotta. Al mondo quindi non ci sono altri posti dove vive quella specie, solo li.... Essendo la grotta un ambiente molto circoscritto e sensibile, basterebbe poco per causare la dipartita di questo endemismo e quindi lo si considera a rischio.

 

Poi è normale che ci siano specie diffuse in maniera diversa in aree diverse del pianeta: non si può pensare che la Norvegia possa essere paragonata, come ambiente, all'Italia. Necessariamente da noi ci sarà abbondanza di specie mediterranee e con popolazioni piu floride, in Norvegia quelle che da noi sono diffusissime potrebbero essere rarissime non tollerando un clima cosi rigido. Ed ecco che la Norvegia potrebbe decidere, sul proprio territorio, di considerare una specie da noi diffusissima come a rischio.

 

Atypus e Nemesia sono da noi abbastanza diffusi (come areale intendo) ma molto difficili da incontrare viste le abitudini di vita. Tutti i vari campionamenti entomologici che si fanno (trappola a caduta, retino da sfalcio, sbattimento delle fronde...) non riescono a intercettarli viste le loro tane nel terreno. Ed ecco quindi che mancano dati e segnalazioni. Ma non significa che siano rari, o a rischio.

 

;)

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Comprendo perfettamente... A questo punto non mi resta che dire: organizziamo una spedizione per il censimento di suddette specie! :wub: Ti ringrazio per la delucidazione!!!

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Atypus e Nemesia sono da noi abbastanza diffusi (come areale intendo) ma molto difficili da incontrare viste le abitudini di vita. Tutti i vari campionamenti entomologici che si fanno (trappola a caduta, retino da sfalcio, sbattimento delle fronde...) non riescono a intercettarli viste le loro tane nel terreno. Ed ecco quindi che mancano dati e segnalazioni. Ma non significa che siano rari, o a rischio.

 

;)

 

ma pure in giovane eta' sono fossori, oppure sono piu' erranti come le altre specie??

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