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whiplash

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  1. Capita che alcuni ragni tentino la fuga, spesso succede con i maschi maturi (ho un Phormictopus cancerides che mi sta demolendo un terrario) spinti dall'impulso di cercare una femmina ma anche con grandi terricoli che sentendo l'approssimare della fase della muta riarrangiano e allargano la loro tana o tentano di cercarne una migliore; a volte mi è capitato di vedere questa reazione anche in esemplari che non gradivano il substrato troppo umido es. Brachypelma sp o Grammostola sp che sostano e lavorano di cheliceri sulla griglia di areazione bassa o in altre fessure del terrario perchè stressati dalla troppa umidità. La soluzione più economica si realizza piegando una graffetta di metallo a "S" e inserendola tra i due vetri che scorrono, purtroppo la cosa è più facile a farsi che a dirsi, se mi capita ti faccio una foto
  2. Ok, se ne sei in grado ed intendi comunque procedere con il faidate fa pure. Per quanto riguarda la tua domanda personalmente non tengo i terrari attaccati alla fonte di calore, nel mio caso uso il flexwatt, soprattutto se questa è schermata anche posteriormente, per es. foglio di polistirolo, inoltre, l'uso di un termostato è d'obbligo per evitare incidenti e surriscaldamenti.
  3. Ma dove lo prendi il plexiglass? Te lo chiedo perchè io pago molto di più quest'ultimo del vetro che normalmente recupero gratis dai vetrai quando questi ultimi hanno degli scarti ( e ne hanno sempre). Inoltre incollare plexiglass su vetro non credo sia cosa facile dato che necessitano di collanti diversi ed i fori per l'areazione, che intuisco saranno tondi, farli sulle pareti di vetro ti costeranno una discreta cifra... insomma io ti consiglio, dato che ho visto che sei di Roma, di fare un salto alla prossima fiera a Fiano e con 15/20 euro (puoi trovarlo anche a meno) comprarti un terrario già bello e fatto.
  4. ...mi sbagliavo, avevo immaginato una cosa diversa , complimenti per l'ingegnosità
  5. Bhè avevo capito che il problema elettricità fosse più frequente, comunque le bustine le puoi comperare in rete e costano pochi euro e tenerle a portata dovesse ricapitare, non scadono in tempi brevi . Inoltre, non ho capito troppo bene come funziona la tua incubatrice, ma mi pare di aver intuito che tutta la tua costruzione, che ha come scopo mantenere una certa inerzia termica anche in caso di blackout, riscaldi il terrario dal basso, giusto? Se si, la cosa non sarebbe proprio ottimale per il ragno ...
  6. Se il problema è ricorrente dotati il prima possibile di bustine riscaldanti, si usano per consentire il trasporto di animali esotici anche con clima freddo. Ci sono di diverse tipologie e durata da 24 ore ma anche da 48, potrai così tamponare facilmente la mancanza di elettricità a casa tua.
  7. My link link a mio parere molto utile in cui Stanley Schultz descrive un buon metodo per la reidratazione di esemplari anche fortemente disidratati.
  8. Dalle foto a me sembra che il terreno sia troppo bagnato per questa specie
  9. Forse il negoziante (ex venditore di tarantole) che ti ha dato il consiglio per caso vende confezioni di fibra di cocco e muschio? Come ti è stato detto vai di torba irlandese perchè... aspetta... ah! il perchè te l'ha già scritto 00xyz00 in poco sopra ed in tanti altri post sparsi per il forum e la torba va proprio cercata negli esercizi che te stai valutando di meno ossia vivai e consorzi agrari. Certe volte bisogna rassegnarsi... la cosa che costa di meno è proprio quella che, guarda caso, va meglio per i nostri scopi, ma se proprio uno vuole spendere di più per avere un risultato mediocre è libero di farlo con estrema gioia dei negozianti di pet shop. Se non ricordo male ho pagato 8 euro per 16 kg di ottima torba irlandese, ma è capitato molto tempo fa ed ancora mezza confezione è lì ben sigillata in garage.
  10. Ciao Albe, ti volevo chiedere che dimensioni ha il contenitore di plastica? e lo sling di P. regalis? Da cosa denuci che ci sia l'80% di umidità in casa tua, dallo stesso igrometro che hai fotografato dentro il contenitore? Sai non è che sia uno strumento troppo preciso quello . Io dalle foto non vedo fori per l'areazione, sono importanti anche laterali e non solo sul coperchio del contenitore (ammesso che lì almeno ci siano), inoltre, il sub strato mi sembra di spessore troppo modesto e sinceramente un pò, ma potrei sbagliarli, troppo asciutto. E soprattutto lo sling dov'è? Si è già fiondato di fuori? occhio che sono fulmini fin da piccoli i ragni di questo genere
  11. Sinceramente (utente ) Ivo, ho visto che le dimensioni delle foglie delle piante di pothos variano molto è una cosa che, infatti, avevo intenzione di approfondire chiedendo numi a qualche floricoltore. Considera, inoltre, che i terrari "prova" non sono affatto di grandi dimensioni misurano circa 20cm x 20cm x 30cm di altezza, valuta i 5 cm di substrato necessari per mantenere l'umidità e ti rendi forse meglio conto delle varie proporzioni. Nonostante siano un po' costipati gli arredi non creano, comunque, problemi ai ragni ospitati che non sono certo enormi; la p. formosa crescerà ancora ma c'è tempo prima che l'ambiente le vada stretto mentre il maschio di P. irminia anche se adulto non è certo un gigante.
  12. Quoto l'ottimo intervento che riassume a mio parere la giusta "filosofia" da adottatare non solo con i ragni ma in ambito terraristico in genere. Chi ha decine a volte anche centinaia di ragni deve puntare al pratico e all'essenziale (oltre tutto gli ospiti non ne risentono e vivono benissimo lo stesso) ma chi ne ha pochi e si vuole cimentare anche con piante vive nel completo rispetto dell'animale che custodisce, a mio giudizio, può cimentarsi se considera la cosa interessante. P.S. Tengo a precisare che le foto dei terrari postate, come già scritto precedentemente, sono "prove" per la realizzazione, in futuro, di terrari più piacevolmente realizzati. Non hanno fini estetici particolari, volevo solo rendermi conto della possibilità delle piante in questione di sopravvivere e prosperare in un ambiente che ha i corretti parametri per mantenere le specie di ragni che sono li ospitati. Un utente mi ha chiesto di postarle ed io ho voluto solo dimostrare l'effettiva possibilità di sopravvivenza delle pothos in tali terrari. Non cercavo complimenti ne volevo tanto meno far rattristare nessuno P.P.S. 00xyz00 te lo chiedo solo per assicurarmi della mia sanità mentale... ma hai per caso modificato il tuo intervento in un secondo momento? Rileggendolo a distanza di un'ora mi pare diverso...
  13. E' vero possono crescere velocemente ma si controllano bene (sono pur sempre piante) con una spuntatina se è proprio necessario in più considera che i miei terrari ricevono a causa di dove sono sistemati poca luce e ciò ne limita la crescita... anzi certe volte mi chiedo come facciano a sopravvivere le pothos... eppure... Comunque tenterò di realizzare più avanti un bel terrario con piante in abbondanza quando avrò un bell'arboricolo di dimensioni adeguate (chessò una Poecilotheria sp. adulta) questi nelle foto sono solo "prove" per il futuro.
  14. entrambi i terrari sono stati allestiti circa 6/7 mesi fa il primo per un subadulto di Poecilotheria formosa ed il secondo per un maschio (ora) maturo di Psalmopoeus irminia
  15. Se posso dire la mia... premetto che io con le piante sono veramente negato ma ho voluto comunque provare ad inserire delle pothos vive in alcuni terrari con migali. Il risultato che ho ottenuto è che nei terrari dei terricoli purtroppo non è sopravvissuto nulla a causa delle operazioni di scavo e del peso degli animali che come bulldozer hanno sdradicato le piante o spezzato foglie e germogli ma nei terrai degli arboricoli le piante non solo sono sopravvissute ma incredibilmente prosperano senza fonti di luce diretta, senza concimi e nessun altro accorgimento. Inoltre a parità di dimensioni ho riscontrato negli arboricoli una maggiore "delicatezza" nei movimenti che lascia intatte anche le parti più delicate delle piante stesse. Aggiungo che le pothos comperate in un vivaio sono state estratte senza troppa gentilezza dal vaso in cui erano, sono state private di tutta la terra intorno alle radici, sciacquate abbondantemente in acqua fredda corrente del rubinetto ed inserite nel terrarrio, lasciate ambientare per circa due/tre settimane e quindi inserito l'ospite ad otto zampe. I ragni sembrano "gradirle" molto, le usano come riparo e per ancorarci la tela ed anche se quest'ultima risulta abbondante finora non mi è mai capitato di vedere nessuna pianta soffocata. Per quanto riguarda le prede io di solito alimento i ragni deponendo la preda vicino a loro e se sono affamati l'attacco è immediato ma anche se la preda riesce, in un primo tempo, a scappare se si tratta di un insetto mobile tipo grillo, b. lateralis, n. cinerea, ecc... questo prima o poi incrocerà il ragno e verrà mangiato (occhio invice alle blatte che si interrano subito). I terrari con arredi naturali a me piacciono molto e provare ad inserire una pianta viva è comunque un'esperienza per un terrariofilo appassionato sempre che ciò avvenga nel rispetto dell'ospite del terraio si intende! Comunque al momento le pothos che sono con i ragni sono vive e vegete quelle rimaste nel vaso si sono seccate.
  16. Ecco per una Poecilotheria sp. organizzerei il "travaso" spostando i terrari in una zona sicura (come ho già scritto tipo vasca da bagno o simili) preoccupandomi di avere tutto il necessario sotto mano. Per raccontare una mia esperienza di fuga con un'altra specie, un Chromatopelma cyanopubescens, a me è successo che per fare entrare il ragno nella famosa bottiglia taglia, siccome l'esemplare non ne voleva sapere proprio di traslocare neanche sollecitato dal pennello , ho avuto la bella idea di convincerlo con un leggero soffio (ma veramente leggero )... bhè la bestiola è schizzata fuori dal terrario terrorizzata a velocità del suono fermandosi fortunatamente sul bordo del tavolo sul quale stavo lavorando rischiando di farsi un bel volo per terra. Quindi consiglio niente soffi ne spruzzate con acqua che spesso hanno lo stesso effetto
  17. @vegeta... non ho capito bene... ma che ragno hai? Comunque anche per me vale il metodo della bottiglia tagliata e pennello lungo in più per esemplari particolarmente veloci la cattura viene fatta in uno spazio ampio e libero da eventuali nascondigli esempio vasca da bagno, grosso tavolo sgombero, ecc... per facilitare un eventuale recupero in extremis
  18. Veramente interessante e molto esplicativo
  19. Fortuna che ancora non hanno mangiato!!! Hai offerto loro una preda dopo neanche due giorni dalla muta quando ancora i loro cheliceri probabilmente non si sono del tutto induriti ed avrebbero potuto spezzarsi o danneggiarsi. Non ti preoccupare aspetta almeno 4/5 giorni dalla muta e vedrai che l'appetito non mancherà.
  20. Scusate, ma che fino ha fatto la scheda? mi ricordo di averla consultata un pò di tempo fa ma ora non la vedo più
  21. Ok... grazie 00xyz00, per il Verdez aspetterò ho invece appena inoltrato l'ordine per lo Shultz e per "Tarantulas and Other Arachnids" di Samuel D. Marshall, ora non mi resta che aspettare e rispolverare un pò il mio inglese arruginito
  22. In questi giorni stavo cercando in rete il famoso libro di Verdez "Mygales - elevage et découverte" ma ho riscontrato una certa difficoltà a reperirlo (se avete link su dove posso ordinarlo vi pregherei di postarli), ho invece trovato un'altro libro sempre dello stesso autore intitolato "L'élevage des mygales". Quest'ultimo più economico e sicuramente più scarno del primo ma forse comunque valido, qualcuno lo ha mai consultato? Vale la pena acquistarlo?
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