EegaBeeva Posted August 12, 2005 Report Share Posted August 12, 2005 Scusate se torno sull'argomento sul quale credo di avere già aperto dei topic in passato, ma - a dispetto di quanto si pensa - atteggiamenti come quelli della probabile Nuctenea umbratica che ha tessuto nella luce della finestra della mia casa al lago mi suggeriscono una qualche capacità di memorizzazione da parte degli aracnidi. Mi spiego, facendo e facendomi domande: - perché, il giorno dopo e quelli successivi, quando aprivo il vetro della finestra, lei non si è più fatta trovare al centro della tela, bensì in una posizione più riparata? Aveva forse rapidamente memorizzato il fatto che quella finestra poteva essere aperta e lei correva dunque un pericolo, facendosi trovare nella sua prediletta posizione al centro della tela? - che tipo di ragionamento può avere formulato in quei trenta-quaranta secondi durante i quali si è finta morta? E quale decisione l'ha poi fatta scattare verso l'alto, a scapicollo, senza che alcun movimento sia avvenuto da parte mia? (ero del tutto immobile e trattenevo persino il respiro, per non fare ondeggiare la tela). - l'aracnide mi ha sicuramenre percepito come pericolo (da cui la sua tanatosi), ma perché poi non protrarla, fino alla scomparsa del pericolo? Come se avesse meditato sulla convenienza o no di darsi alla fuga, il ragno è quindi fuggito. Ma non l'ha fatto subito, prima c'è stata la sceneggiata. Poi, siccome in qualche modo ha “capito” che non stava convincendo nessuno, ha optato per la fuga. Mi accorgo che troppi talenti sto ascrivendo all'aracnide: capacità di memoria, valutazione del pericolo, capacità di scegliere fra più opzioni. Infine: perché non nascondersi del tutto nella fenditura (come la prima sera), ma preferire un angolo (come a dire che il pericolo c'era ma il pericolo non era poi così pericoloso, visto che me ne stavo immobile a osservarla)? Avete avuto anche voi esperienze di questo tipo? Quali? E che impressioni ne avete tratto? Resto sempre più affascinata da questo misterioso, insondabile mondo a otto zampe. Lunga vita a loro, lunghe osservazioni a noi. Ciao. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Diana Posted August 13, 2005 Report Share Posted August 13, 2005 (edited) - perché, il giorno dopo e quelli successivi, quando aprivo il vetro della finestra, lei non si è più fatta trovare al centro della tela, bensì in una posizione più riparata? Aveva forse rapidamente memorizzato il fatto che quella finestra poteva essere aperta e lei correva dunque un pericolo, facendosi trovare nella sua prediletta posizione al centro della tela? se la finestra veniva aperta al mattino e chiusa alla sera, allora la sua apertura e chiusura non credo abbiano influenzato molto le abitudini della Nuctenea. Stanno in bella vista al centro della tela per tutta la notte, per poi rifugiarsi in un "minitubo", più un nido che un tubo, tessuto di solito lateralmente e in alto rispetto alla tela, alle prime luci del mattino. Forse è alla loro predilezione per l'attività notturna che devono il nome Nuctenea e la colorazione uniformemente scura. - che tipo di ragionamento può avere formulato in quei trenta-quaranta secondi durante i quali si è finta morta? E quale decisione l'ha poi fatta scattare verso l'alto, a scapicollo, senza che alcun movimento sia avvenuto da parte mia? (ero del tutto immobile e trattenevo persino il respiro, per non fare ondeggiare la tela). Ormai ho osservato la tanatosi di centinaia di ragni e posso dire che un fattore in comune è quello di non prolungarla eccessivamente. La tanatosi più lunga che abbia mai osservato è stata quella di una Zoropsis che ha mantenuto la posizione appallottolata per almeno cinque minuti buoni. Ma questo può essere un vantaggio come anche una rovina... se il predatore "se la beve", in teoria dovrebbe allontanarsi e perdere interesse per il ragno "morto". Visto che di solito in natura i predatori non perdono tempo a osservare un ragno per scopi scientifici senza volerselo mangiare, se i ragni continuano a percepire la nostra presenza (stare immobili e trattenere il respiro non credo serva a molto!) anche dopo aver provato la carta della tanatosi, allora scelgono istintivamente la fuga: non sono riuscito a ingannare il predatore, è ancora vicinissimo, mi sta ancora guardando, allora meglio non offrirgli un bersaglio del tutto immobile e indifeso (come è un ragno quando simula la tanatosi), meglio correre a rifugiarsi in un posto sicuro. Credo che ancora una volta siano decisioni dettate puramente dall'istinto. Sono davvero convinta che, anche stando immobili e trattenendo il respiro, il ragno percepisca comunque la nostra presenza: ciò che il semplice richiamo all'istinto non riesce a spiegare è come a volte si venga immediatamente classificati come inoffensivi, e altre volte (più spesso in effetti) si assista invece a fenomeni di questo tipo. Forse i ragni che vivono in luoghi maggiormente antropizzati, o che hanno una lunga tradizione di convivenza con gli uomini, hanno imparato a percepire l'uomo come un predatore di serie B, un fattore di fastidio e non di pericolo, e magari è per questo che continuano le loro normali attività sotto i nostri occhi senza fingersi morti o fuggire, mentre quelli che ci classificano immediatamente come pericolo ci offrono lo stesso spettacolo riservato agli altri predatori. Edited August 13, 2005 by Diana Link to comment Share on other sites More sharing options...
EegaBeeva Posted August 16, 2005 Author Report Share Posted August 16, 2005 Grazie della risposta, Diana! La "mia" Nuctenea sta benissimo, non finge più, ma anche a notte fonda preferisce starsene nell'angolo superiore destro , così non la posso vedere granché. E' una bestia di tutto rispetto, anche un poco inquietante, considerate le dimensioni (il Jones è parecchio avaro in merito). Ho particolarmente gradito le tue osservazioni sulla tanatosi. La "mia" Nuctenea si è messa persino pancia all'aria. Ciao e ancora grazie. Link to comment Share on other sites More sharing options...
EegaBeeva Posted August 16, 2005 Author Report Share Posted August 16, 2005 anche dopo aver provato la carta della tanatosi, allora scelgono istintivamente la fuga: non sono riuscito a ingannare il predatore, è ancora vicinissimo, mi sta ancora guardando, allora meglio non offrirgli un bersaglio del tutto immobile e indifeso (come è un ragno quando simula la tanatosi), meglio correre a rifugiarsi in un posto sicuro. Credo che ancora una volta siano decisioni dettate puramente dall'istinto. Scelgono ISTINTIVAMENTE la fuga? Per quanto ISTINTIVA, non è forse una scelta? E ciò che dici in seguito non contiene un ragionamento, per quanto velato sia? Trovo tutto questo assolutamente fantastico e misterioso! Ancora, ciao. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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