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Consigli igiene terrari umidi


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Buongiorno a tutti,

vorrei chiedere qualche consiglio agli allevatori più esperti.

 

Possiedo una splendida femmina di T.stirmi da circa due anni, che con grande soddisfazione ho visto crescere a vista d'occhio.

Ora le dimensioni si aggirano sui 10 cm di corpo.

 

Sono un fan dei substrati profondi, mi piace ammirare i miei esemplari scavare e costruirsi un rifugio, tantè i miei terrari dedicati ai generi terricoli non hanno substrato inferiore ai 12 cm.

 

Purtroppo alcune volte questa mia abitudine si tramuta in difficoltà di gestione.

 

Il terrario 50x50 della Theraphosa in questione ha un substrato profondo circa 30 cm (35 nel punto più alto), utilizzato per tutta l'altezza dalla migale, la quale ha scavato un rifugio sotterraneo intricato all'inverosimile.

Purtroppo, a differenza di altri generi che necessitano parametri di umidità simili, questo esemplare preferisce defecare e lasciare gli avanzi di cibo in un angolino alla fine del tunnel, in un punto impossibile da raggiungere se non scavando e rimuovendo vari litri di torba.

 

Quando l'esemplare era più piccolo, in un terrario di dimensioni più modeste, provvedevo a rimuovere alla meglio gli avanzi di cibo e ad effettuare un cambio completo del substrato ogni 4 mesi circa.

 

Vorrei chiedere il vostro parere: è meglio ridurre il substrato a pochi centimetri, senza permettere alla migale di scavare e rendendo la gestione molto più semplice, oppure avete qualche consiglio per aiutarmi a risolvere questo problema?

 

Non vorrei stressare troppo la migale, dato che ogni volta che devo effettuare la pulizia sono costretto ad armarmi di paletta e secchiello e rimuovere la torba fino in profondità per avere accesso al tunnel (e, per inciso, temo che prima o poi l'animale avrà la meglio e riuscirà finalmente a mordermi).

 

Grazie a tutti

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per rimuovere avanzi di cibo, muffe etc. io consiglierei di inserire nel terrario i trichorhina tomentosa

 

Sono già presenti in quantità industriali...

Aiutano alla grande con muffe e piccoli avanzi di cibo, ma a quanto pare non riescono a reggere il ritmo di un Theraphosa!

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Effettivamente gestire i resti di un titano simile risulta problematico anche con un esercito di onischi tropicali...

Ho avuto lo stesso problema con una femmina adulta di Acanthoscurria geniculata, che lasciava resti nei punti più irraggiungibili, con conseguente spread di muffe e compagnia bella..

Alla fine purtroppo o si interviene creando un canale di accesso, oppure tocca ristabularla con meno profondità per quel che riguarda la torba.

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