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verdevolpe

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  1. Ciao, necessito di aiuto nell'allevamento di Phyllium tobeloense "Galela". Ho comprato delle "uova" su ebay. Da queste sono nati più di 20 esemplari, attualmente se non ricordo male sono 22. Fondamentalmente vorrei sapere se sto sbagliando qualcosa, immagino di si, e soprattutto se sono errori tanto gravi da compromettere l'intero allevamento. L'allestimento è posto in una teca di vetro, con una griglia superiore che serve per areare, ma che io tengo chiusa per aumentare il livello i umidità e non disperdere il calore, almeno fin tanto che non lascerò lascerò le "foglie" libere di scorrazzare. ​ ​ Il calore e l'umidità sono prodotti a un riscaldatore per acquari posto in un vaso di vetro insieme ad un aeratore che smuovendo l'acqua ne favorisce il ricircolo, omogeneizzando la temperatura del liquido, e ne aumenta l'evaporazione. Il riscaldatore è impostato su un valore di trenta gradi, in modo da poter erogare il maggior calore possibile sapendo che la sua efficacia utilizzandolo in questo modo è minore. ​ ​ Ogni neanide, penso si chiamino cosi i nuovi nati, la pongo un un micro ambiente in un bicchiere di plastica composta da uno strato di carta cucina imbibita di acqua che sorregge una foglia di rovo dal gambo, in modo da alimentarla e al tempo stesso mantenere umido l'ambiente. Come avete già visto dalla foto il tutto è tenuto chiuso dalla pellicola da cucina. ​ ​ Il problema che sto avendo è che alcuni esemplari raggiunta una certa età muoiono, ed ad occhio sempre intorno lo stesso stadio di crescita. Alcuni mi sembravano soffrire la troppa umidità, come se rimanessero incollati sulle superfici. Ho risotto l'eccessiva umidità ma questo non è bastato. Pensavo allora che succedesse che non si alimentassero visto che il fondo non aveva alcuna deiezione. Ho provveduto a tagliare il bordo di ogni foglia pensando fosse a causa di questo che non riuscissero. Ma temo che comunque una sola foglia non sia sufficiente. Ma ieri ho trovato morto un esemplare che aveva espulso qualche escremento sul fondo, quindi presumo che si alimenti. E come vedete dall'ultima foto robabilmente è morente anche questo altro esemplare, perchè iniziano la loro discesa verso la morte proprio rimanendo sul fondo. La mia domanda è cosa sto sbagliando? Mi rendo conto che il mio approccio è approssimativo per i vostri standard, ma c'è cmq qualcosa di macroscopico che mi sfugge? E ancora, è normale qualche morte? Magari mi sto fasciando la testa ma è normalissimo che pur condividendo tutti lo stesso patrimonio genetico abbiano tuttavia delle differenze che portino alcuni a non farcela. Spero davvero che voi sappiate individuare il motivo per poter fermare questo spreco di vite. Grazie
  2. Grazie per la dritta. Dalla foto gli occhi si vedono facilmente mentre dal vivo penso sia difficile. In effetti una volta vidi Hogna radiata ed era velocissima, mentre questa Zoropsis è meno cauta. Hogna ha un opistoma più lungo e ovalizzato o sbaglio? Ed è più chiara?
  3. Mi piacerebbe sapere da cosa avrei dovuto capire che non si tratta di Hogna ma di Zoropsis.
  4. Io non sono di Ostia, ma di Acilia e qui da me non ne ho mai viste. Certo è che non le ricerco con assiduità.
  5. Allora la rilascerò dove l'ho trovata, almeno i piccoli, perchè qui da me non ce ne sono ed evidentemente non trovano cibo a sufficienza. Pensavo fossero più grandi le Zorpsis.
  6. Per ore ed ore non lo ha fatto e sul vetro del barattolo, capovolgendolo, non si teneva.
  7. Ciao Ragazzi. Ho prelevato un ragno mentre facevamo dei lavori al Centro Habitat Mediterraneo di Ostia. Data: 9/3/2015 mattina Luogo: Idroscalo Lido di Roma presso la riserva Centro Habitat Mediterraneo. Macchia mediterranea, canneti e palude. Zona sabbiosa. Posizione e microhabitat: Tra delle cose lasciate fuori alle intemperie, spostandole era arrampicato su di una di queste. Dimensioni del ragno: Circa 16 mm di BL 34 mm LS Credo si tratta di un Hogna radiata. Ho pensato anche a Zoropsis sp solamente il fatto che non si arrampica sulle superfici lisce e verticali mi ha fatto optare per la prima. Certo è un po pochino per fare un'identificazione, me ne rendo conto. Fosse un Hogna non sarebbe troppo grande per il periodo, considerando che non dovrebbero vivere più di un anno? Temo ti aver detto mucchio di sciocchezze ma sicuramente saprete istruirmi. Se vi occorressero altre foto chiedete pure, tanto il tipetto è molto collaborativo.
  8. Ma edulis perché la mangiano? Scusate la mia ignoranza ma in botanica, edulis, serve ad indicare le piante edibili, commestibili.
  9. Ma che spettacolo, nei pressi di Palermo lo cercata e ricercata ma nulla. E' meravigliosa!
  10. Sarebbe insensato, quasi un atto da delinquente, uno che alleva a fare se poi non ha neanche il modo oggettivo di poter osservare un comportamento? Però mi rendo conto di essermi lasciato fraintendere.
  11. La cosa nasce da un fraintendimento. Il fatto che io dica di utilizzare un barattolo non significa che lo tenga semplicemente in un barattolo tanto perchè così non evada. Nel barattolo, e mi sembrava scontato, ho messo il substrato e un sasso. Sto anche cercando informazioni per ricreare un habitat adeguato. Ma con alcune specie è difficile. Poi ci sono barattoli e barattoli, da 25 ml a 5 litri.
  12. Ma sono dei rompi balle. I quatto ragno presi ieri che sono piccoli di loro si mangiano le tarme che è ma bellezza. Formiche ne mangiano? Secondo me no
  13. Io stesso vivo in un barattolo, un monolocale cos'è!? Quindi se usassi terrari più grandi, ragno dopo ragno lascerei le chiavi a uno di loro, quello più grosso. Ma stupidate a parte. io credo che avere il cibo garantito è un lusso. Se poi gli esperti mi diranno che per date questioni è meglio utilizzare un ricovero diverso mi adeguerò.
  14. Sarà che non è stagione, che sbaglio gli orari, o che ne so, ma non mi riesco di trovare qualcosa di "grosso". Penso però che un esemplare per ogni specie che ho trovato lo terrò. Penso di allevare in un barattolo e non in uno spazio più grande.
  15. Che dimensioni raggiunge questa specie?
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