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In Sardegna Anubis ha trovato esemplari di Loxosceles che superano largamente il centoimetro di lunghezza. A mio avviso non possono essere Loxosceles rufescens e (ne ho analizzato un solo esemplare al microscopio) non escludo che possa trattarsi di L. laeta, specie originaria del Sud America, il cui veleno è sicuramente in grado di provocare gli effetti verificatisi nel caso segnalato. Sulla pericolosità del morso di Loxosceles rufescens non sono molto convinto.

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In Sardegna Anubis ha trovato esemplari di Loxosceles che superano largamente il centoimetro di lunghezza. A mio avviso non possono essere Loxosceles rufescens e (ne ho analizzato un solo esemplare al microscopio) non escludo che possa trattarsi di L. laeta, specie originaria del Sud America, il cui veleno è sicuramente in grado di provocare gli effetti verificatisi nel caso segnalato. Sulla pericolosità del morso di Loxosceles rufescens non sono molto convinto.

io non ho mai avuto a che fare con Loxosceles nelle mie zone non si rinviene....però come dici te...e per quanto ne so...potrebbe benissimo essere....

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A me è capitato due volte di trovarne esemplari abbastanza grossi...sui 3 cm legspan, ma il BL non lo ricordo... questi giorni mi faccio un giro e vedo se trovo qualche bestione ;)

 

Ciao!

 

Fabiana.

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Già...proprio nel quartiere dietro casa mia, il tipo è stato molto sfortunato ;)

 

Io ho a disposizione parecchi esemplari perchè da me c'è l'invasione, li mostrerò al migdaniano appena sbarcherà in Sardegna..

 

Mara

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La cosa che più mi stupisce è che non ci sia un allarmismo sufficente per la puntura di questo ragno, inoltre le strutture ospedaliere non sono attrezzate nè preparate per una simile eventualità. Comunque il signore di cui si parla nell'articolo ha avuto gravi conseguenze perchè ha tralasciato la cosa, se si fosse rivolto subito a una struttura adeguata avrebbe avuto "solo" una ferita necrotizzante che si sarebbe cicatrizzata nel giro di un anno.

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Cmq esistono dei precedenti in Sardegna: un uomo ha perso l'intero muscolo a causa di una puntura di [/i]Loxosceles non si sa se rufescens o laeta. Ma fino all'altro giorno non ne sapevo nulla. Inoltre la degenerazione necrotica che avviene nel tessuto in cui c'è stato il "morso" del ragno non è dovuta al veleno in sè quanto ai microorganismi che spesso crescono sui suoi cheliceri (questa notizia l'ho trovata sul sito natura e mediterraneo che citate sopra).

 

P.S. scusate ma non son riuscita a scrivere genere e specie in corsivo

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A questo punto direi che è preferibile incappare nel morso di una Malmignatta.

Fastidi anche di rilevo sistemici, ma nel giro di una settimana si dovrebbere essere fuori.

Il morso di questa specie invece ha mesi e mesi di penosi strascichi...

Giusto?

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Il morso del locale Loxosceles nel 99% dei casi si chiude con una piccola crosta, a livello cutaneo. E' però vero che raramente si può verificare la ben più grave forma viscerale, che è effettivamente molto pericolosa...

 

citando un po' il nostro Dottore, Ilic (in un post di qualche tempo fa):

 

...il loxoscelismo è l'effetto del morso di Loxosceles reclusa o laeta.

Si può distinguere in una forma cutanea ed in una forma cutaneo-viscerale.

Il veleno del Loxosceles reclusa o laeta (il primo diffuso prevalentemente in Nord America, il secondo in Sud America) è prevalentemente ( e praticamente esclusivamente ) citotossico e necrotizzante.

Siccome nel suo meccanismo d'azione entrano anche fattori individuali endogeni (c'è insomma chi è più sensibile di altri....banalizzando...)

il risultato pratico può essere molto diverso.

Il loxoscelismo cutaneo è limitato alla formazione di una escara necrotica (anche estesa) attorno al luogo della pinzettatura , con danni cicatriziali anche estesi e permanenti, mentre il loxoscelismo cutaneo-viscerale consta sia di una necrosi tessutale perilesionale, ma anche di una sofferenza (normalmente epatica, renale ed ematologica) viscerale , causata dalla notevole necrosi cellulare e dei globuli rossi (emolisi reattiva).

Se non sbaglio ci sono almeno 4 casi di decesso descritti per insufficienza epatica massiva e renale acuta.

La definizione di loxoscelismo nasconde in realtà anche una sorta di "ipersensibilità" dei soggetti al veleno, mentre altri presentano lesioni decisamente più contenute e localizzate.

La base terapeutica è costituita da cortisonici ad alte dosi , antibiotici e idratazione...in casi con insufficenza renale gravissima si arriva alla dialisi temporanea.

 

http://forum.aracnofilia.org/index.php?showtopic=3016

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Mi pare che questo ragno dia o possa dare problemi più gravi di un ragno a veleno neurotossico in quanto per questi, finita la fase acuta, i postumi sono pressochè inesistenti.

Almeno per quanto riguarda le specie europee.

 

Il veleno citotossico necrotizzante mi pare più infido e temibile sui tempi medio-lunghi.

Basti pensare alla possibile deriva verso i globuli rossi.

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Eheh...oggi mio figlio arriva bello contento con qualcosa in mano e mi dice :

 

- Guarda che ragno strano ho trovato in bagno... cos'è?-

 

Maschio di Loxosceles rufescens.... ;) ... prontamente e delicatamente defenestrato...

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