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Quel che resta di un epigino...


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Oggi pomeriggio spidermorfeo mi ha riportato, morta, la femmina di Pirata sp. che presi ad Aprile vicino a casa di Matteus in un fontanile, nel bergamasco.

Il ragno è stato conservato male, con troppa acqua e poco alcool, col risultato che si è notevolmente imbibito di liquido ed è esploso a contatto con il mio ago manicato. Posso solo proporre una foto dell'epigino sull'animale intero, già rotto in due dalla pressione di turgore dell'opistosoma:

 

epipirata.jpg

 

qui il link alla pagina di Spinnen Mitteleuropas:

 

http://www.araneae.unibe.ch/Bestimmung/fam...rata_gesamt.htm

 

Foto dell'animale intero non ne ho, e ormai è irriconoscibile per le cause sopra esposte, ma fidatevi della mia parola, il dubbio era quello "istituzionale", tra Pirata piraticus e P. tenuitarsis, specie macroscopicamente indistinguibili e dagli areali spesso sovrapposti. Che ne dite?

 

N.B La fascia giallastra che compare al di sotto dell'epigino è nentemeno che il solco epigastrico, gonfio a dismisura. Colgo l'occasione per ricordare che la concentrazione della soluzione alcoolica in cui vanno conservati i ragni deve aggirarsi intorno all'80%.

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Mah, l'epigino di piraticus non mi sembra particolarmente somigliante (roberts pag. 232) ma nemmeno quello di tenuitarsis mi sembra proprio simile...boh?!

 

Forse è degenerato a causa della soluzione troppo diluita?!

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carissimo spidermorfeo, non sono assolutamente certo del fatto che l'epigino si sia "rovinato" (magari era proprio così), e tantomeno che sia stato a causa della sbagliata soluzione..

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Caro morfeo, hai allevato bene il ragno, purtroppo non avevo da darti un maschio per tentare l'accoppiamento, sarà per il prossimo anno. :lol:

80% di alcool significa 8 parti di alcool e 2 di acqua (ad esempio 800ml di alcool e 200 di acqua). Se usi alcool al 95-96% (concentrazione tipica di quello per le pulizie domestiche) il ragno si secca troppo in quanto per osmosi perde gran parte dei suoi liquidi, è il caso del maschio di Hogna radiata che mi hai dato qualche mese fa. Se usi troppa acqua, viceversa, il corpo del ragno diventa ipertonico rispetto al mezzo destinato a conservarlo, così tende a imbarcare liquido e marcire.

Comunque, vista la distanza che intercorre tra casa tua e il mio dipartimento (circa 25 metri), la prima volta che ci vediamo ti do un barattolone con l'alcool puro (che mantiene inalterati anche i colori) diluito con acqua distillata. In ogni caso non ti preoccupare, la "quest for Argyroneta" sarà replicata e di Pirata in quel fontanile ce ne sono a quintali.

L'epigino, Federico, è rotto a metà già nell'immagine che ho postato, per cui è molto difficile fare considerazioni sulla sua forma: sarebbe stato interessante osservare la vulva, peccato, sarà per la prossima volta.

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Per me, l'epigyne figurata nella chiave di Spinnen Mitteleuropas piu vicina e quella di Pirata latitans (Fig. 898.3a). Questa specie e segnalata nella checklist Italiana a Nord e Sud.

 

A proposito, non pensate che la foto rassomiglia molto ad una simpatica faccia coi baffi? :lol:

 

David

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La foto sul Jones di P. latitans è molto scura, per cui fatico a fare confronti, ma le dimensioni del ragno di spidermorfeo sono almeno doppie: 8-9mm BL.

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non pensate che la foto rassomiglia molto ad una simpatica faccia coi baffi?  ;)

 

allora non sono l'unica! :lol: E oltre alla faccia baffuta in questo epigino, in quello illustrato da Heimer&Nentwig (http://www.araneae.unibe.ch/Bestimmung/fam...ata/h-892-3.gif) vedo due coniglietti che si guardano... :rolleyes:

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... vedo due coniglietti che si guardano...

si si ... hai ragione ... ma tu guarda un pò che cosa buffa

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L'orientamento nelle foto dei genitali è spesso molto importante per il riconoscimento specifico; se il palpo o l'epigino sono girati o sono inclinati l'immagine che se ne ricava può essere molto diversa e fuorviante.

Ciò premesso, per quanto riguarda la specie in questione sarei propenso ad attribuirla a "Pirata tenuitarsis perché l'ampolla dei ricettacoli seminali (le palle scure che si vedono ai due lati) tendono a collocarsi sull'asse della base dell'epigino e non ad angolo con questa come in P. piraticus. Buone illustrazioni di queste due specie sono in: Michelucci R. e Tongiorgi P., 1975, Pirata tenuitarsis Simon (Araneae, Lycosidae): a widespread but long-ignored specie. Bull. Brit. Arach. Soc., 3: 155-158.

Meno probabile è che si tratti di P. piscatorius o di P. latitans.

Pirata tenuitarsis e Pirata latitans sono ambedue molto comuni in Italia

 

tongi

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