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Euscorpius Giallo


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Ed eccovi le foto dell'Euscorpius gialliccio. Così Kaiser Scorpion dormirà sereno :P

 

 

 

​Supera i 4cm testa-coda... non è certamente un Buthus ma chissà che specie è. Un flavicaudis così grande mi lascerebbe perplesso.

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Non è sicuramente un Buthus occitanus perché caratteristica unica della specie è un vistoso disegno a forma di triangolo nella parte posteriore del cefalotorace dietro alla regione oculare. 4 cm per un Euscorpius flavicaudis sono assolutamente normali. Gli adulti oscillano fra i 35 e i 45 mm ma possono anche diventare più grandi. Conservo un maschio di 49 mm preso a Massa mentre Ilic ha trovato una femmina di 53 mm all'isola del Giglio.

Se fosse Euscorpius sicanus?

Per vederci chiaro bisognerebbe controllare il numero e la disposizione delle trichobothria sull'aspetto ventrale della mano e della patella del pedipalpo.

In effetti è una colorazione strana...

 

PS

Sta-notte dormirò sereno sapendo che non è ancora stato trovato un Buthus in Italia! :P

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Dove l'ho preso (in montagna a più di 1300m) è già difficile trovare esemplari di italicus di 4 cm. Poi si comporta in maniera strana rispetto agli altri Euscorpius che possiedo: le chele sono quasi perennemente aperte in attesa di una preda e sono stranamente sottili (nella foto non si vede bene, avrei dovuto scattarne una di profilo).

Da notare che l'ho catturato più di un mese e mezzo fa e non si è minimamente scurito, è da escludere quindi che sia così chiaro perchè fresco di muta.

Trichobothria? Mi viene la congiuntivite ogni volta che devo osservare quei peluzzi ad occhio nudo :( .

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Piergy, puoi sempre usare la lente d'ingrandimento! :(

 

Quello che hai detto riguardo alla muta è interessante...Significa appunto che è proprio la sua colorazione che mi pare veramente assurda per un Euscorpius. Però non vedo altre possibilità.

Sembra la colorazione tipica di Hadrurus arizonensis però non siamo negli Stati Uniti. Mi pare un maschio, confermi?

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Beh, nella galassia degli ex-carphaticus tutto è possibile, anche la colorazione chiara. Senza andare a tirare in ballo Hadrurus e Buthus, che niente c'entrano con l'esemplare fotografato, direi che può darsi benissimo che sia un sicanus o un tergestinus, comunque uno degli "E. carphaticus species complex".

Dove lo hai trovato?

La colorazione non è mai variata?

Hai trovato altri scorpioni di specie certa nello stesso sito in cui hai trovato questo?

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Matteus, hai le chiavi d'identificazione delle nuove specie originate dalla revisione dell'ex-carpathicus? Perché non so come distinguere un sicanus da un tergestinus...

Sono d'accordo che sia un Euscorpius ma fra gli (innumerevoli) esemplari che ho raccolto mai nessuno aveva questa colorazione.

Per il paricolare dei pedipalpi affusolati che diceva Piergy, cosa ne pensi?

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1) I pettini non sono molto appariscenti ma nonostante questo dovrebbe essere un maschio.

2) Trovato a St. Stefano di Sessanio (AQ) un mesetto fa sotto un vaso da fiori.

3) La colorazione non è mai variata.

4) Nella provincia dell'Aquila trovo flavicaudis e più raramente italicus ma è il primo scorpione che trovo in quel paesino.

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Non vorrei dire una stupidaggine, e se la stessi dicendo verrei subito corretto da Matteus, ma fra i vari Euscorpius, il flavicaudis mi pare che abbia i pedipalpi maggiormente affusolati. E poi zampe e telson gialli coincidono. Ho trovato ex-carpathicus con zampe gialle ma mai anche con il telson giallo. Questo ha addirittura tutta la coda gialla.

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Sinceramente ho smesso di cercare di capirci qualcosa nel "complex" dei carphaticus... andare a identificare le varie ex-sottospecie è fuori dalla mia portata.

Però, osservandolo con un po' di attenzione si dovrebbe capire almeno se è un flavicaudis o no...

 

Riguardo alle chele non mi pare di aver mai notato che i flavicaudis le abbiano più snelle... comunque, non mi affiderei troppo a questo particolare.

 

Non ho mai visto uno scorpione di questo colore, ma osservando un po' di foto in giro ho visto che nella "galassia" ci sono molte varianti di colore, tra cui anche quella tutta chiara...

Io propendo per uno degli ex-carphaticus.

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Il colore è sicuramente particolare, ma , come sapete bene, non è il colore che può aiutarci ad orientarci nell'identificazione.

Le dimensioni sono compatibili con diverse specie di E...sia l'italicus, il flavicaudis, il sicanus ed il tergestinus , possono raggiungere queste dmensoni.

La "forma" generale, compreso il supposto "snellimento dei palpi, non è affatto caratteristica. Lo snellimento dei palpi , poi, può essere un effetto ottico dovuto al colore chiaro dell'esemplare.

Non colgo i caratteri dei flavicaudis, e sono propenso, senza troppo entusiasmo, ma con una piccola razione di buonsenso, a pensare a un tergestinus od ad un sicanus.

Qualche anno fa ne ho trovato uno piccolo, subadulto, dello stesso colore.

In città..per la precisione , in una biblioteca (!!!) in pieno centro a Ravenna.

2 anni fa , un esemplare simile, anche lui subadulto, l'ho avuto per mano, morto, trovato in centro a Bologna, in una zona vicina ad un muretto diroccato (ora abbattuto....).

L'esemplare morto, era probabilmente (direi sicuramente..non era conservato benissimo..) un "ex carphaticus" (direi tergestinus). Aveva un colorito leggermente più rossiccio dell'esemplare fotografato da Piergy..ma era notevolmente chiaro.

Questi ritrovamenti di esemplari chiari in ambiente urbano, mi paiono degni di riflessione e di studio...ad esempi arrivando ad una identidicazione sicura. A riguardo Piergy, Matteus e Kaiser potrebbero costituire una piccola , ma agguerrita unità di identificazione ....e provare una sottomappatura.

Che ne dite?

Ciao!

 

.

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L'idea dell'agguerrita equipe d'identificazione mi piace molto! Se i 2 soci sono d'accordo si può iniziare anche subito...

 

Riguardo alla riflessione sul colore chiaro in ambiente urbano mi viene in mente il caso di Biston betularia, una falena britannica. Originariamente circa il 70% della popolazione era di colore chiaro e si mimetizzava perfettamnete con le cortecce delle betulle. Poi in seguito all'inscurimento delle cortecce dovuto ai fumi emessi dalle fabbriche sorte durante la seconda rivoluzione industriale, le falene di colore chiaro erano calate ad un misero 20% perché facilmente individuabili dai predatori.

Nel caso degli scorpioni, forse gli esemplari più scuri sono adatti alla vita da bosco, in luoghi caratterizzati da terra scura e foglie marcescenti, tipiche del sottobosco. In città invece, i muri chiari di cemento o addirittura intonacati, hanno permesso una selezione per gli scorpioni di colore più chiaro.

 

Ma è solo un'ipotesi...

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Ambiente urbano è un parolone: l'Euscorpius nella foto è stato catturato in un paesino con meno di 300 abitanti, sulla cima di una montagna che di "urbano" ha ben poco. Tra l'altro le pietre con cui sono costruite le scale del paese sono nere. Forse il colore chiaro è una difesa contro il sole o "a simple twist of fate"...

Comunque sono sempre disponibile per l'unità di identificazione: ho 6 Euscorpius e non ho idea di che specie siano.

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Complimenti Piergy,molto interessante !!!

Appunto come già detto in precedenza da Kaiser, il sistema più preciso d'identificazione è attraverso una chiave; e magari andare a controllare la popolazione di Euscorpius da dove proviene l'esemplare.

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Ragazzi, credo che potrebbe essere interessante fare un lavoro semi-scientifico sulla cosa. Noto infatti che molti di voi sono seriamente appassionati dell'unico (almeno fino a prova contraria) genere descritto sul ns. territorio... Euscorpius.

 

L'idea potrebbe essere fare una bella scheda - che poi pubblicheremo sul sito e non solo - in cui si faccia il punto su questo scorpione.

 

Prima cosa da fare è la documentazione. Dovete stilare la letteratura in merito (e - chi non l'avesse fatto - leggersela bene). Poi elaborare una scheda etologica e una con i dati per l'identificazione delle specie (piazzando online le chiavi, ben fatte, magari ridisegnate da Voi - Matteus in questo ha una mano davvero ottima!). Quindi passare al territorio, cercando esemplari. Con le chiavi in mano, e una buona lente (ottime le "loupe" o lentini da fotografo) potrebbe essere semplice classificarli, anche a vista, anche senza raccogliere l'esemplare (basta una foto), che verrà catturato solo se "ambiguo" o particolare.

 

Pensate che lavoro grandioso. Tutti i vostri interessanti discorsi si concretizzerebbero in un progetto con un fine davvero utile.

 

Matteo

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Ci ho ragionato su un bel po', e c'è da dire che effettivamente è un lavoro molto, molto interessante, direi grandioso...

 

ed ecco dov'è il problema: è un lavoro a mio parere un po' troppo grandioso... cioè... ci sono fior fior di aracnologi che si stanno dannando anche solo per capire come distinguere una specie dall'altra, mi pare quantomeno ardito "mettere in cantiere" un programma del genere per tre pivelli come noi (sia chiaro che comunque il Pivello "the original" sono io... :D , non montatevi la testa...).

 

Se si fa, è un lavoro da fare con moooolta calma e attenzione, altrimenti rischiamo di essere banali.

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