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La passione di Cristo


Guest luca d
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Guest jimmy

sinceramente non l ho visto, ma mi sembra il solito polpettone sulla crocifissione di cristo, ovviamente massimo ripetto per la crocifissone in se, ma avranno gia fatto 200 films sull'argomento.. e poi giudico non molto felice la scelta dei sottotitoli... ciao

 

.:IL GURZO [:181] DELLA BASSA:.

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Jimmy ritengo minimalista e piuttosto superficiale la tua definizione del film, infatti se era il solito polpettone non ci sarebbero state così tante discussioni ( sia essa polemiche sia a favore) in tema.

I sottotitoli secondo me invece sono un'ottima cosa perchè si mantengono più fedeli con la Bibbia (il regista li ha scelti perchè è un credente che non crede nel consiglio vaticano secondo).

Io comunque non sono ancora andato a vederlo... ma ci andrò.

Ciao

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Ricordo che i "sottotitoli" riguardano due lingue(morte o quasi)parlate all'epoca degli eventi narrati dalla suddetta pellicola.Non stiamo parlando di una narrazione in "cecoslovacco coi sottotitoli in tedesco".Per favore un po di serietà e riconosciamo,almeno,lo sforzo del regista in questo.

Il prodotto finale,un film che mi ha colpito particolarmente(ed io NON sono un "vero" credente,nè sono praticante)poi,potrà piacere o non piacere,scuotere la fede del Cristiano(come in America...)o farlo inorridire ed essere perfino tacciato di antisemitismo e sviluppare le solite discriminazioni anti-ebraiche o infine passare per "l'ennesimo polpettone",de gustibus non est disputandum e ognuno ha le sue opinioni.

Quello che realmente non capisco,è come si possano esprimere le stesse riguardo a qualcosa che non si conosce.Se uno non ha visto il film,infatti,come fa ad esprimere giudizi?

 

 

Loris

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Guest jimmy

le polemiche per me sono state inutili, ho visto uno speciale che si parlava appunto di questo... niente di nuovo come film, ha riportato la passione di cristo con un po di effetti speciali, certo se dopo il regista dice che è stato consigliato dallo spirito santo sul set (come ha detto mel gibson) è ovvio che si scateni il putiferio.. ribadisco niente di nuovo, le polemiche servono solo ad aumentare gli incassi. ciao

 

.:IL GURZO [:181] DELLA BASSA:.

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Guest jimmy

io rimango di questa opinione... se sento un regista che mi viene a dire che lo spirito santo ha guidato la sua mano mentre girava... scusate ma a me scappa da ridere, visto che proprio lui ha ammesso che è da 10 anni che non va più in chiesa e che non crede, guarda un po quando decide di fare un film sull'argomento... diventa un fedele con i fiocchi. probabilmente andro a vederlo ugualmente magari anche prevenuto, ma mi sa tanto di trovata pubblicitaria tutto qui. e con questo non voglio alimentare una discussione su tale argomento ciao.

 

.:IL GURZO [:181] DELLA BASSA:.

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Perchè mai una trovata pubblicitaria?????????

A chi deve fare pubblicità con un film così?????? Alla coca cola? Alle sigarette? Alle adizioni Paoline? A radio Maria?

Jimmy sei solo prevenuto (ti ho come compagno di banco in classe e so che lo sei).

ciao[:229]

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Su su da bravi, Jimmi e Manenz... state tranquilli...

 

Comunque... io non ho visto il film, ho visto solo qualche fotogramma, in cui si vedeva il Cristo completamente insanguinato... ho sentito il parere di chi l'ha visto, che mi ha detto "si vedono gli uncini della frusta che dilaniano la carne"...

Capisco che sia un'interpretazione del regista, ma la ritengo un'interpretazione troppo facile... si sa, la violenza fa sempre spettacolo, e le polemiche nate intorno a questo film ne sono la prova... e a tante polemiche corrisponde sempre un maggior incasso...

 

E non venitemi a dire "si è attenuto alle parole del vangelo"... Il vangelo non dice mai "gli uncini dello scudiscio gli strappavano la carne"... è il regista che si è voluto soffermare su certi particolari cruenti, certo, per sottolineare la sofferenza di Cristo, ma credo che in fondo in fondo non sia altro che semplicemente un espediente per fare audience.

Certamente un film del genere probabilmente colpisce molto il "vulgo", è una potente opera mediatica, ma non lo riterrei certamente un'opera d'arte.

 


She's got the jack, ta na naaa...

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Qualcuno lo ha definito "la più lunga seduta di tortura nella storia della cinematografia". Credo sia restrittivo. Ma ricordo il film di Pasolini e la poesia che emanava. Questo di Mel Gibson non l'ho visto, ma devo rifletterci ancora un po' su.

Lidia

 

EegaBeeva

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Il flagrum

Era una frusta a code multiple alle cui estremità venivano applicate prima pezzi d'osso acuminati e poi sferette metalliche.Gibson,quindi,c'è andato anche fin troppo leggero sui "danni" procurati da questo strumento e non ha inventato nulla

E vero nel Vangelo si dice solo che è stato flagellato....

 

Sinceramente non capisco perchè un'interpretazione,che è reale,come questa,venga tacciata di essere solo una "mera macchinetta da audience".Forse l'argomento è talmente scomodo o indegno di ricevere attenzione e riflessione,da non consentirci di esprimere dei seri giudizi.Manenz ha detto una gran cosa,i pregiudizi son delle gran brutte bestie.E la superficialità è pure peggio,delle volte.

Infine,poi potete anche mandarmi a quel tal paese,devo ancora ribadire per l'ennesima volta di non capire perchè si danno giudizi a cose delle quali non si sa nulla.Se uno non ha visto il film perchè giudica?Spiegatemelo per favore.

 

Si parlava di sofferenza del Cristo...

Prima di ogni altra cosa bisogna avere chiaro nella mente che Gesù era un uomo.Se prescindiamo da questo fatto,se non lo consideriamo fondamentale non si può capire nulla.

La sofferenza che patì sulla propria pelle,fu quella che chiunque,al suo posto,avrebbe provato in egual maniera.Le rappresentazioni di un Cristo che va alla morte sereno e con quattro segnetti,se da un lato sono poco turbanti dall'altro sono certamente delle falsità.Egli sicuramente aveva le paure e i timori degli uomini.

Si tende spesso a dimenticare questo fatto,il fatto che fosse un uomo,e con superficialità parliamo di Passione.I chilometri sotto almeno un quintale(se consideriamo solo la parte orizzontale)di legno,i sassi che sicuramente gli lanciarono contro e le probabilissime frustate,infine i chiodi e l'agonia.Aldilà,della testimonianza bibblica chiunque abbia un minimo di storia romana sa bene come la flagellazione fosse tanto comune.E sa altrettanto bene come i romani si rapportavano al mondo..

Questi fatti sono reali,non li ha inventati Gibson.Ha avuto solo il coraggio di "ricordarli" a tutti.

Non c'è bisogno di sottolineare nulla della sofferenza del Cristo,è tutto nero su bianco e,se non lo è,di facilissima intuizione.

E,anche se ho capito ciò che intendi Lidia,purtroppo non c'è alcuna poesia possibile nella morte di un uomo,anche se questi per alcuni incarnava Dio.Non importa come essa ci venga raccontata.

 

Loris

P.s. L'ho gia detto un post sopra.Io sono stato molto colpito da questo film.Chiedo quindi a Matteus di darmi le generalità della categoria "vulgo" poichè non le ho ben chiare.

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Parlavo del film di Pasolini. Il termine "poesia" era riferito al film.

 

 

EegaBeeva

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Che sia un'interpretazione realistica non lo metto in dubbio...

ripeto: io non ho visto il film (forse andrò a vederlo... forse), ho visto solo alcune immagini, e quelle mi son bastate per lasciarmi alquanto turbato...

 

Il fatto che un film debba essere realistico (non reale... badate bene...) è una scelta, non la migliore possibile (non ce ne sono di migliori), è una delle tante. Nel film di Pasolini probabilmente la scena di un Gesù con "solo tre segni" non è stata casuale... la sofferenza di Cristo non è l'unica cosa che traspare dai Vangeli. Certo, dipende da come la si legge (io sono credente, non troppo convinto, ma in fondo sono credente)... forse la vedo in maniera differente da te, Loris...

 

Limitarsi a dire che la rappresentazione di Pasolini sia una falsità la trovo una cosa alquanto ingenua... Loris, non avermene, ma è più o meno come dire "il campo di grano con volo di corvi" di Van Gogh è una falsità, perchè i corvi non sono fatti così, il grano e il cielo nella realtà non sono così, è più reale un paesaggio iperdettagliato...

é un'interpretazione diversa della realtà, nessuna delle due è più reale. E io preferisco il dipinto di Van Gogh, con le sue pennellate spesse e potenti, piuttosto che un illustrazione naturalistica iper-dettagliata...

 

Certo, un quadro iper-dettagliato suscita in chiunque un esclamazione tipo "com'è bravo questo pittore!", di fronte al quadro di Van Gogh (o anche di Picasso, di Munch, di Gauguin...), se non fosse famoso, in molto direbbero "ah, ma son capace anche io di dipingere così... guarda i corvi come sono fatti, son solo delle macchie nere..."

 

Un film come un quadro per poterlo apprendere appieno ha bisogno di una rielaborazione personale... cosa che -a mio parere- non succede quasi mai... (questo non vuol dire che se tu apprezzi il film di Gibson non ne abbia fatto una tua rielaborazione... anzi...) un film ricco di effetti speciali, come può essere Armageddon, Jurrassic park, o "The Passion", certo rimane più in testa di "c'era una volta in America" di Sergio Leone (film di 4 ore complesso come pochi...), se visto superficialmente, con l'idea "vado a vedere un film, tanto per passare la serata", come la gran massa della gente fa. (il che non vuol dire che siano tutti stupidi... non tutti devono essere per forza cineasti per vedere un film).

 

Come un quadro realistico a me dice poco, anche un film in cui si faccia vedere la realtà nei minimi dettagli, anche i più scabrosi,(non parlo solo della Passione, ma di film in genere...) per me non ha molto senso... forse sarò io che non comprendo l'artista... non so...

 


She's got the jack, ta na naaa...

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Avviso spoilers: se non avete ancora visto il film e lo volete andare a vedere potreste non volere leggere il mio messaggio.


 

Sicuramente le accuse di antisemitismo che sono state rivolte a questo film non sono fondate. Controverse soprattutto le figure di Caifa e di Giuda.

 

Giuda: appare come una pedina nelle mani di Caifa, quasi senza volontà propria, come nella stretta interpretazione preconciliare. Scelta discutibile sulla quale per ora non esprimo giudizi.

Davvero notevole invece la raffigurazione della sua pazzia, con i bambini-demoni che raffigurano al tempo stesso orrore e innocenza, e del suicidio, con la sorprendente scelta pittorica della carcassa ghignante che ricorda certi mostri di Hyeronimus Bosch.

 

Il sommo sacerdote Caifa: è un personaggio piatto, è vero, che possiede come uniche caratterizzazioni solo la sua cieca e irrazionale sete di sangue e il raglio del suo asino. Ma è un personaggio malvisto da ambo le parti, infatti si parla ampiamente di lui in questi termini non solo nei Vangeli ma anche nel Talmud: insomma, non si può proprio dire che riguardo a Caifa abbiano lavorato di fantasia... anzi a dire la verità non ho gradito l'eccessiva delicatezza dello scenografo, o addirittura del regista stesso, nel togliere la sua battuta "il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli" (avrebbe potuto far pensare alla attuale situazione di Israele). O meglio: la battuta viene pronunciata, ma in aramaico, e non viene sottotitolata. perciò è come se non ci fosse. Mi stupisco che ci sia stato il coraggio di far fare bunjee-jumping a Gesù giù da una rupe con le catene, e che invece il coraggio per inserire la battuta nei sottotitoli sia mancato.

 

E' questa la cosa che mi ha più disturbato, lo scorgere quasi un compiacimento nel mostrare tanta sofferenza, tanto dolore, così tanto sangue, a spruzzi, a pozze, a gocce, e nel finale perfino a cascatella. Eccessivi slow-motion durante i peggiori momenti di sofferenza, sadismo puro a generose dosi, nessuna pausa concessa allo spettatore, nessun pudore, niente ci viene risparmiato. In certi momenti l'orrore è davvero troppo: ma nel corpo di un uomo non ci sono solo 5 litri di sangue? Comunque non mi aspettavo niente di meno, da mister Arma letale 1, 2, 3 e 4.

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