Guest morfeo Posted February 14, 2004 Report Share Posted February 14, 2004 Salve a tutti, mi sono avvicinato a questo sito perchè diciamo che ho avuto una piccola esperienza di allevamento di un ragno ed è di questa che vi voglio parlare. Girando per il sito ho scoperto che il ragno che ho allevato st'estate e è vissuto un mese (l'avevo trovato in cantina al mare) era una Lycosa Tarentula che ora conservo sotto spirito... Presi questo ragno e lo misi in una vaschetta da pesci rossi ricreando un habitat quasi naturale, dopodichè lo alimentavo a cn dei ragnetti di muro, ogni giorno gliene davo 1 o 2. E' continuato così fino a quando un giorno rifiutava il cibo e dopo poco cessò di esistere. L'esamplare era sui 4-5cm. Avete informazioni su questo ragno? qualcuno lo ha allevato? che ne dite della mia "bizzarra" impresa? Cordiali saluti. Attendo risposte, Morfeo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
i-lang Posted February 14, 2004 Report Share Posted February 14, 2004 4-5 cm presumo di leg-span, cioè " a zampe aperte, la distanza maggiore coperta dal ragno". Ho messo fra virgolette perchè è una definizione inesatta (la mia) e poco scientifica, ma rende l'idea. Più corretto è parlare di "body-lenght", lunghezza del corpo, che per una L.tarentula non ragguinge mai i 4 cm. Partendo dall'ipotesi che tu abbia identificato correttamente il ragno (vi sono altre specie di Lycosa in Italia, ad esempio la L. narbonnensis, e Lycosidae abbastanza simili , come l'Hogna radiata ad es.), dovresti essere molto più preciso nel descrivere le condizioni del "terrario". Mi spiego. Che substrato avevi messo? (terra, torba, truciolato, erba, sabbia eccc).. A che umidità tenevi l'animale? A che temperatura (immagino ambiente...). Fornivi una fonte di acqua nella "boccia" ? Nebulizzavi e se si ogni quanto? Che ragnetti utilizzavi per alimentarla? (dimensioni relative....) Tutto ciò serve per capire se il ragno è deceduto per cause naturali, o per cattive condizioni di allevamento. Se era una L.tarentula, immagino sia deceduta causa muta non riuscita (4-5 cm non ne fanno un adulto, se femmina), per scarsa umidità ( ad es.). Solo descrivendoci bene le condizioni di allevamento potremmo aiutarti. Se poi posti una foto potremmo farci un'idea dell'animale. Scordavo, in che regione abiti? (potrebbe essere utile per identificare l'animale). In questo sito, puoi trovare (per farti una idea) , la scheda di allevamento di un Lycoside simile per abitudini e necessità, l'Hogna radiata. Leggila, così puoi orientarti. Ciao! (e benvenuto....) Uno stracchino è per sempre............. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest morfeo Posted February 14, 2004 Report Share Posted February 14, 2004 Be avevo messo sassetti e terra, un tappino cn dell'acqua, i ragnetti che gli davo erano quelli cn le gambe lunghe (si trovano negli angoli dei muri)ma anche farfallette che trovavo nelle siepi. Cmq mi sembrava proprio una Lycosa Tarentula. (ma nn ho foto). Link to comment Share on other sites More sharing options...
migdan Posted February 14, 2004 Report Share Posted February 14, 2004 Caro morfeo, se vuoi ti propongo di tentare l'identificazione del ragno, essendo anch'io di Roma. Sono biologo alla "Sapienza" e ho tutta l'attrezzatura necessaria a scattare fotografie dei dettagli anatomici che permettono, a me o a occhi più esperti dei miei, il riconoscimento delle varie specie (se fai un giretto nella sezione "ragni locali" troverai un po' di esempi di quello che dico). Se sei interessato alla cosa, contattami al seguente indirizzo: aracnofilia@fastwebnet.it Link to comment Share on other sites More sharing options...
i-lang Posted February 14, 2004 Report Share Posted February 14, 2004 La proposta di migdan è interessante ...siete "vicini", potresti approffittarne. Il dubbio (non me ne avere) viene dalla sicurezza con la quale hai identificato la L.tarentula, messa a confronto con il non riconoscimento dei "ragnetti" usati come pasto (Pholcus phalangioides presumo). Ragnetti e farfalle non sono il cibo adatto (meglio grilli di medie dimensioni alternati con camole) a Lycosidi di discrete dimensioni, mentre sassolini e terriccio tengono una umidità troppo bassa, che come sospettavo, renderebbe impossibile una eventuale muta. Se hai trovato nel sito la scheda dell'Hogna radiata, ti sarai fatto una idea delle condizioni di allevamento (fra l'altro nel Lazio è sicuramente più facile trovare un'Hogna radiata , di una Lycosa Tarentula, più meridionale come areale...). Ciao!! Uno stracchino è per sempre............. Link to comment Share on other sites More sharing options...
migdan Posted February 15, 2004 Report Share Posted February 15, 2004 Citazione:(l'avevo trovato in cantina al mare)id="quote">id="quote"> Anche secono me è una Hogna. E anch'io mi sono avvicinato ad aracnofilia per lo stesso motivo, un anno fa: avevo una Hogna radiata ed ero convinto che fosse una Lycosa tarentula. Non so di preciso dove Morfeo l'abbia trovata ("al mare"), nel Lazio L. tarentula c'è, ma non è facilissimo incontrarla, fossoria com'è. Hogna viceversa è molto comune e anche abbastanza sinantropa, si trova abbastanza spesso anche dentro Roma. Link to comment Share on other sites More sharing options...
migdan Posted February 18, 2004 Report Share Posted February 18, 2004 Morfeo mi ha portato ieri il ragno, conservato per mesi in alcool danaturato. Ha perso molto del suo turgore, ma si riesce a capire con facilità che si tratta di Hogna radiata e non di Lycosa tarentula, che per altro nella zona di cattura (confine tra Lazio e Toscana sul versante tirrenico) non credo sia segnalata. Non è presente il minimo accenno di epigino, così mi sono limitato a fotografare il ragno in toto e, con l'ausilio del solito microscopio, filiere (deteriorate anche stavolta), occhi e parte terminale del pedipalpo, nel caso potesse servire a capire se si tratta di una femmina subadulta o di un maschio adulto: le dimensioni (circa 13mm di lunghezza del corpo) sono a mio avviso compatibili con entrambe le ipotesi, e l'opistosoma molto sottile potrebbe derivare dal fatto che l'esemplare è maschio o dallo stato di conservazione non eccelso. P.S. Noto soltanto adesso quel particolare rosso sul palpo. Cosa potrebbe essere? Se ne vale la pena riapro il barattolo e faccio una foto a ingrandimento maggiore. Link to comment Share on other sites More sharing options...
MatteoG Posted February 18, 2004 Report Share Posted February 18, 2004 Ho una vedova che presenta nell'addome (zona dell'epigino) la stessa identica sostanza, del medesimo colore particolare. E anche lei, giace da tempo in alcool denaturato... Matteo º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`° ARACNOFILIA.ORG -amministratore º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`° Link to comment Share on other sites More sharing options...
i-lang Posted February 18, 2004 Report Share Posted February 18, 2004 Diciamo che le mie supposizioni (alla Scherlock Holmes....[8D]) erano per lo meno sulla via giusta: Hogna radiata deceduta in fase di muta/premuta in ambiente troppo secco. Considerando che si alimentava di piccoli Pholcus spp e farfalline, l'opistosoma così piccolo lascia pensare ad un maschio subadulto. Complimenti al Migdan per il reportage fotografico e grazie a Morfeo per avere messo a disposizione l'esemplare per una sua corretta identificazione. Ciao!! Uno stracchino è per sempre............. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest vesubia Posted February 18, 2004 Report Share Posted February 18, 2004 Questo esemplare può essere una Hogna radiata, maschio. L'ultima immagine è quella del pedipalpo che però deve essere ripreso con un'altra angolazione. La sostanza rossa in punta al palpo è verosimilmente un rigurgito alimentare tinto di rosso dalla lunga permanenza in alcool denaturato. Il palpo deve essere ripreso in visione perfettamente ectale (= in profilo esterno [l'annotazione non è per Migdan ma per eventualmente per altri lettori!!]), oppure ventrale. In questo secondo caso dovrebbe vedersi qualche cosa di simile a un "chiodo storto" che emerge dalla base, punta distalmente, si ripiega completamente di lato e poi di nuovo si raddrizza verso la punta del palpo. A Migdan verificare se le cose stanno davvero così. Ciao, Claudio Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest vesubia Posted February 18, 2004 Report Share Posted February 18, 2004 Per la "vedova" di Matteo!!, stesso discorso: essudati proteici rappresi dall'alcool e tinti dal colorante usato per la denaturazione. Ciao, Claudio Link to comment Share on other sites More sharing options...
migdan Posted February 18, 2004 Report Share Posted February 18, 2004 Grazie Claudio, domani mattina provvedo a scattare le nuove foto. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest morfeo Posted February 18, 2004 Report Share Posted February 18, 2004 Citazione:Messaggio inserito da i-lang e grazie a Morfeo per avere messo a disposizione l'esemplare per una sua corretta identificazione. Ciao!! id="quote">id="quote">Ma di niente! Mi sto appassionando agli aracnidi grazie a questa hogna radiata! Link to comment Share on other sites More sharing options...
migdan Posted February 19, 2004 Report Share Posted February 19, 2004 Ho provato a fare del mio meglio: Non ho riferimenti se non la tavola della scheda sul sito statico, per cui chiedo a Claudio se le foto vanno bene per l'identificazione e, in caso contrario, qualche ulteriore consiglio su angolazione e/o ingrandimento. Fuoco e profondità di campo (grazie anche a Photoshop) mi sembrano accettabili. Link to comment Share on other sites More sharing options...
roccolucio Posted February 21, 2004 Report Share Posted February 21, 2004 Citazione:Messaggio inserito da migdan Ho provato a fare del mio meglio: id="quote">id="quote"> del tuo meglio? ... WOW!! ... con queste immagini siamo quasi a livello di microscopio elettronico ... meglio di così ... non so cosa ci potevi proporre giù il cappello! ... giù il cappello!! Link to comment Share on other sites More sharing options...
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