EegaBeeva Posted December 4, 2003 Report Share Posted December 4, 2003 Gli ultimi commenti nel topic FaunagrilloX di Catoblepa mi hanno fatto riaffiorare alla mente una domanda che mi pongo ogni volta che piove ABBONDANTEMENTE. Dove, per abbondantemente, intendo dire ore, giorni, mesi di pioggia incessante e violenta, in grado di raggiungere gli strati più profondi del terreno. Una pioggia così è un toccasana per le piante, ma dubito lo sia per gli insetti. Due anni fa, se ricordate, in luglio e in agosto non ha fatto che piovere. Al punto che, quando lanciavo la palla al cane, dove batteva per terra, zampillava subito un geyser di acqua: e un paio di sorgenti naturali si sono aperte spontaneamente nel bel mezzo del sentiero che conduce a casa nostra (sulle rive del lago di Comabbio, Varese). Nonostante la massiccia presenza di acqua (due mesi dopo, laghi e fiumi non solo lombardi sono esondati, compresi il Ticino, il Lago Maggiore e il minuscolo Comabbio, che si è “allargato”, occupando più della metà del nostro giardino), quell’estate i grilli grillavano come sempre (quest’anno, con il caldo torrido ammetto che erano più numerosi e il concerto serale e notturno era assordante). Adesso - oggi - scopro che i grilli nell’acqua annegano. Dove si erano domiciliati due anni fa? Il terreno era strazuppo (vi ho ben descritto i geyser d’acqua), le piante erano iper fradicie e grondanti (dalle radici alla corteccia alle foglie) e ciò che per gli umani erano profonde pozzanghere, per insetti piccoli (NON piccolissimi, tuttavia) come i grilli dovevano rappresentare “oceani”… La pioggia è durata mesi e i grilli, a casa mia (l'unico parametro a mia disposizione), sono tutt'altro che estinti. Una qualche forma di resistenza all'acqua devono averla sviluppata. Grazie. Buona giornata. Lidia EegaBeeva Link to comment Share on other sites More sharing options...
MatteoG Posted December 4, 2003 Report Share Posted December 4, 2003 Domanda particolare Lidia... vado per logica! [] In genere i grilli (o cos'altro) se sono "immersi" annegano. Annegano meno velocemente dei mammiferi, non avendo respirazione forzata, ma annegano! E' però anche vero che durante un'alluvione (per quanto disastrosa) ci sono sempre zone (magari poche, per carità) in cui gli animali si rifugiano. La parte allagata dei prati non è mai completamente sottacqua... (ci sono zone più alte in cui l'acqua magari non è arrivata). Non tutti ce la fanno chiaramente... la maggior parte tirerà le elitre, ma quelli che resteranno saranno sufficienti per ripopolare, quanto e più di prima! Esempio: a Venezia muoiono migliaia di ratti ogni "acqua alta" ma quelli che restano (ovverò quelli che per fortuna o furbizia se la sono cavata) presto ricominceranno ad accoppiarsi e il numero di topi subirà solo una temporanea flessione. Non dimentichiamo che meno pantegane adulte vive significa per i nati dopo la "tragedia" maggior possibilità di trovare cibo, quindi di sopravvivere, per cui ci sarà un picco di rattini che supereranno gli stenti dei primi tempi, quando un alto numero di adulti li avrebbe costretti alla fame e alla morte... Inoltre sotto terra (per tornare agli insetti) l'acqua penetra e si disperde, creando delle vene di scorrimento. Ma ad un certo punto si fermerà! E la tana interrata (specie se profonda) degli insetti può sopportare (come una piccola grotta sotterranea) il potere di penetrazione dell'acqua, creando sacche di aria sufficienti per salvarsi.... poi l'acqua passa e i superstiti ricominceranno ad accoppiarsi e a disperdersi (popolando aree a minore densità di popolazione). Ecco che bastano poche decine di grilli salvi in un prato per ripopolarlo nel giro di pochissimo tempo... e se anche fossero davvero morti tutti (cosa difficile).... arriveranno dal prato vicino! Matteo º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`° ARACNOFILIA.ORG -amministratore º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`° Link to comment Share on other sites More sharing options...
EegaBeeva Posted December 4, 2003 Author Report Share Posted December 4, 2003 Grazie per la risposta, Matteo. Mi interessa soprattutto il tuo ultimo paragrafo, che copio-incollo per agevolare la lettura. Citazione:Inoltre sotto terra (per tornare agli insetti) l'acqua penetra e si disperde, creando delle vene di scorrimento. Ma ad un certo punto si fermerà! E la tana interrata (specie se profonda) degli insetti può sopportare (come una piccola grotta sotterranea) il potere di penetrazione dell'acqua...id="quote">id="quote"> Sì. Avevo letto (e visto anche qualche immagine) di piccole grotte e sottili budelli sotterranei, ricavati con grandissima perizia da certi insetti (le talpe, per esempio, nonostante l'abilità scavatoria, non resistono a condizioni estreme del terreno, che abbandonano sia in caso di alluvione - terreno franoso - sia in caso di siccità - terreno duro). Se non ricordo male, gli insetti in questione erano formiche e vespe. Rilevata la presenza di liquido sotterraneo (come perfetti geologi), riuscivano a scavare tane e gallerie tutt'attorno, anche a pochissima distanza dall'acqua (come perfetti ingegneri idraulici). Non pensavo che i grilli si comportassero allo stesso modo. Citazione:... creando sacche di aria sufficienti per salvarsi.... poi l'acqua passa e i superstiti ricominceranno ad accoppiarsi e a disperdersi (popolando aree a minore densità di popolazione). Ecco che bastano poche decine di grilli salvi in un prato per ripopolarlo nel giro di pochissimo tempo... e se anche fossero davvero morti tutti (cosa difficile).... arriveranno dal prato vicino!id="quote">id="quote"> Sì, capisco. Mi aveva stupito la *continuità* del grillare, nonostante le condizioni atmosferiche avverse. Cioè, nonostante la forte pioggia battente, i grilli intonavano melodie. Al di là delle battute spiritose che possono venire in mente (grilli sub, eccetera), bisogna ammettere che si tratta di insetti molto resistenti, caparbi e - forse - dissennati. Buona serata e grazie ancora. Lidia EegaBeeva Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest vesubia Posted December 4, 2003 Report Share Posted December 4, 2003 Un ottimo sistema per ripararsi nei mesi piovosi è dato dalla lettiera di bosco (bosco di caducifoglie, intendo). Se ci pensi bene (o se vai a vedere direttamente) qualche bella foglia semi-arrolotata a tettoia si trova sempre. Lì sotto si sta all'asciutto (più o meno!) e la pioggia scorre via. A ragni e insetti non interessa tanto rimanere asciutti, quanto non rimanere sommersi e quindi poter respirare. Di ricoveri ce ne sono moltissimi: cortecce semi-sollevate (prova a tirar via i pezzetti di corteccia del platano, ci troverai di tutto), pietre abbastanza grosse, tane di micromammiferi, manufatti unami (cataste di legna, muri a secco, depositi), ecc. I guai cominciano con le inondazioni vere e proprie: ricordo la foto del muretto di un ponte (unica cosa emergente dalle acque) tapezzata di ragni e insetti. Nessuno aggrediva l'altro, la cosa importante era di non cascare di sotto e di riportare a casa la ... pelle! Ciao, Claudio Link to comment Share on other sites More sharing options...
EegaBeeva Posted December 5, 2003 Author Report Share Posted December 5, 2003 Grazie, Claudio. E' interessante notare come certi atteggiamenti che si ritengono tradizionalmente umani ("essere tutti sulla stessa barca") si trovino pressoché identici anche in altri universi. E viene da pensare che gli "attori" siano spinti dalle medesime pulsioni: sopravvivenza e convenienza. Che, mentre sono giustificabili negli esseri senzienti come "scelte", negli invertebrati sono pulsioni dettate unicamente dall'istinto. Buona serata. Lidia EegaBeeva Link to comment Share on other sites More sharing options...
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