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Livorno (LI) - Loxosceles rufescens


Sari30
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Buonasera, 

vorrei sapere se il ragno che ho trovato in casa è l’ormai famoso ragno violino. 

Si muoveva di mattino intorno alle 11, andava verso il termosifone.

Localita: Livorno centro

Vorrei anche sapere, nel caso fosse   Loxosceles rufescens, come si comporta con gli animali domestici.. il mio cane sta spesso sdraiato lungo i muri e nei pressi dei termosifoni. Ha lo stesso effetto che avrebbe sugli umani? 

 

ps: normalmente lascio che facciano la propria vita, ma presa dalla paura purtroppo ha fatto una brutta fine. 

Spero possiato vedere qualcosa da queste foto.

Grazie per l’attenzione 

saluti

sara

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Teoricamente la presenza della componente tossinica del veleno e il rilascio di batteri anaerobi durante il morso producono gli stessi effetti anche in animali domestici. Bisogna tener conto che animali come cani e gatti sono comunque più protetti dal pelo rispetto l’ uomo, e va considerata sempre la quantità di veleno iniettata. Solo nel 40% dei casi di morsi il veleno è rilasciato, e non tutti i soggetti punti reagiscono allo stesso modo. Gli unici due recenti casi di decessi sono avvenuti per complicazioni di stati patologici precedenti. Probabilmente in passato casi di avvelenanento di loxosceles rufescens ci sono sempre stati, ma da un anno ormai assistiamo ad un exploit di fatti riportati dai media di comunicazione. Il che può essere anche un bene se aumenta la percezione del pericolo verso questa specie, ma senza creare inutili allarmismi. Almeno che qualcuno non dimostri un aumento della popolazione di questo ragno in Italia e una sua maggiore aggressività (secondo alcuni dovuti a cambiamenti climatici). Non saprei. Servirebbe uno studio mirato. 

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7 ore fa, spider001 ha scritto:

Teoricamente la presenza della componente tossinica del veleno e il rilascio di batteri anaerobi durante il morso producono gli stessi effetti anche in animali domestici. Bisogna tener conto che animali come cani e gatti sono comunque più protetti dal pelo rispetto l’ uomo, e va considerata sempre la quantità di veleno iniettata. Solo nel 40% dei casi di morsi il veleno è rilasciato, e non tutti i soggetti punti reagiscono allo stesso modo. Gli unici due recenti casi di decessi sono avvenuti per complicazioni di stati patologici precedenti. Probabilmente in passato casi di avvelenanento di loxosceles rufescens ci sono sempre stati, ma da un anno ormai assistiamo ad un exploit di fatti riportati dai media di comunicazione. Il che può essere anche un bene se aumenta la percezione del pericolo verso questa specie, ma senza creare inutili allarmismi. Almeno che qualcuno non dimostri un aumento della popolazione di questo ragno in Italia e una sua maggiore aggressività (secondo alcuni dovuti a cambiamenti climatici). Non saprei. Servirebbe uno studio mirato. 

È l’idea che ignorantemente mi ero fatta anche io.... immagino che essendo a pelo lungo possa comunque esserle di aiuto nel caso dovessero essercene altri. 

Sono d’accordo sull’informazione sana e sull’allarmismo.... però grazie a questo forum ho approfondito e quindi sono abbastanza tranquilla. 

Grazie per la risposta

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