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La vedova nera - Latrodectus tredecimguttatus


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La vedova nera Mediterranea - Latrodectus tredecimguttatus - Malmignatta

Mi ha molto appassionato questo aracnide,perchè ha fatto molto nella storia e nel folklore della nostra vecchia Italia assieme alla Lycosa Tarantula fa parte della nostra antica cultura popolare,la nascita della Taranta-Pizzica in Puglia,della Tarantella in Campania,del Saltarello romano sui Monti Tiburtini e nel resto del Lazio (danze nate per il morso erroneamente attribuito alla Tarantola appunto) gli innumerevoli riti praticati in Sardegna quando si veniva morsi "dall' Arza malecumbessa",con danze e canti intorno a persone infilate nei forni scaldati o nel letame fino al collo..vi fa tornare al passato,al sole,all' odore del fieno,il grano,antiche musiche lontane nel tempo e balli sollevati dal tormento popolare del suo morso.

 

tarantella.jpg

 

In Puglia, il fenomeno del tarantismo, divenne un fenomeno storico religioso e culturale, isterico e convulsivo, che allora si pensava fosse provocato dal morso di un grosso ragno chiamato Tarantola, Lycosa tarantula (probabilmente dal nome della città di Taranto, nel cui territorio è tuttora diffusa la Tarantola).

In realtà il morso della Tarantola, seppur molto doloroso, non produce effetti cosi' deleteri, più credibile sarebbe la teoria che sarebbe stata proprio la malmignatta la causa di avvelenamenti con crampi, febbre e convulsioni, che però non veniva considerata per via delle sue più modeste dimensioni rispetto alla tarantola. In realtà secondo gli studiosi, il tarantismo, solo in epoche antiche poteva aver avuto un'origine collegata al morso di questo ragno, ma divenne, col passare del tempo, esclusivamente un fenomeno psicosomatico.

Tale quadro psico-patologico è caratterizzato una condizione di malessere generale e una sintomatologia psichiatrica vagamente assimilabile all'epilessia o all'isteria. I sintomi sarebbero offuscamento dello stato di coscienza e turbe emotive.

Le vittime più frequenti del tarantismo erano le donne, in quanto durante la stagione della mietitura, le raccoglitrici di grano erano maggiormente esposte al rischio di essere morsicate da questo fantomatico ragno.

Attraverso la musica e la danza era però possibile dare guarigione ai tarantati, realizzando un vero e proprio esorcismo a carattere musicale con ''la pizzica'', una musica dal ritmo sfrenato.

 

 

piccolo documentario sul Tarantismo:

http://www.youtube.com/watch?v=fjSQGdGGl6o&feature=fvsr

 

tratto da un bellissimo film :La Tarantata

 

La vedova, sebbene oggi sia molto difficile incontrarla, costituisce un problema nelle zone in cui si raccoglie ancora il grano a mano. In Uzbekistan nell\'1983 ci sono stati 372 casi di morsi della malmignatta avvenuti principalmente tra l'inizio di maggio e la prima metà di luglio. Sempre in estate la Dalmazia è la regione più a rischio in Croazia, sia il suo litorale, sia il retroterra.

Anche qui'negli anni scorsi sono stati registrati diversi casi di avvelenamento ad esseri umani, finiti regolarmente in ospedale e curati.

In Kazakistan invece pare che il suo morso abbia ucciso dei cammelli.

In Italia, per quanto io ne sappia, raramente si è rivelata mortale, con 3 casi di decesso, a Genova, sulla costa Laziale e in Basilicata.

 

Diffusa in tutte le coste del Mediterraneo,del Nord Africa e in alcune zone d\'Europa fino in Russia, prende diversi nomi:

Mediterranean black widow-Vedova nera Mediterranea

karakurt - Israele-medio oriente

kapakypt- steppe Russe

malmignatta-mignatta-bottone-ragno di volterra- Italia

arza-argia-aglia-varza-s 'alza - Sardegna-Italia

 

tarantata2q.jpg

 

e cosi' si pregava dunque in Sardegna..

 

S'argia,sa pintada,sa tarantua,

s'abiolu,s'iscraponi, su mumusu,

Deus du malledixiada..

Gomai argia, gomai argia mia,

no fazzas mali a sa personi mia,

no fazzas mali a sa mia personi,

E appu a cantai muttettus e canzoni.

Muttettuse e canzoni de donia genìa

gomai argia,gomai argia mia..

 

(Comare arza, comare arza mia, non fate del male alla persona mia,non fatte del male alla mia persona,vi narrerò

stornelli e canzoni,stornelli e canzoni di ogni genia..comare arza, comare arza mia..)

 

Detto delle zone a Nord Owest di Roma,Lazio costiero e Tolfa:

"si te pizzica 'l bottone, ojo santo e commugnone "..

 

Io personalmente l'osservai per la priam volta quando avevo 12 anni,fra Fiumicino ed Ostia,sulla costa di Roma.

altro piccolo cenno: Pampiglione S. SuI latrodectismo nella zona di Cerveteri (RM).

Ho provato a fare una cartina della diffusione del Latrodectus tredecimguttatus nella mia regione,dato che di questa ho dati certi,e non di altre regioni,provando a fare una cartina di diffusione piu' precisa possibile.Le cartine della fauna Italiana sono molto generali,e mai nel dettaglio.Magari cartine come questa si potrebbero ottenere con tutte le regioni italiane,e di molte altre specie di aracnidi.

 

distribuzionelatrodectu.png

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Il luogo da me visitato si presentava verdissimo in maggio,fioritissimo,con asinelli,cavalli e grandi buoi maremmani-laziali,qulche volpe e moltissime specie di insetti e aracnidi.Presenti esemplari di Steatoda paykulliana e Scolopendra,ma soprattutto la Steatoda paykulliana infestava alcune zone,pressappoco omogenea in tutto il territorio.

 

steatodapak.jpg

 

posto1.jpg

 

Le stesse colline si presentavano ancora pittosto verdi in Giugno-Luglio,ma senza piu\\\' fiori.Presenti molti formicaleoni (non ho osservate pero\\\' le voraci larve).In meta\\\' Luglio il primo esemplare di Latrodectus.

Le vedove erano ancora tutte piuttosto piccole,alle prime mute.Addomi intorno ai 4-5 mm.

 

latrodectustredecimgutt.jpg

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latrodectustredecimgutta.jpg

 

Le chiazze perlopiu' bianche sui fianchi spariaranno negli esemplari adulti,e le uniche due macchie rosse presenti sotto l'addome si si fonderanno in un unica macchia rossa allungata.

 

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In Agosto le prime grosse femmine,molto appariscenti e gonfie.Solo un escursione,caldissimo,il verde sparisce e la terra si secca.

 

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Per tutto Settembre fino a meta' Ottobre,le medesime zone si sono trasformate in un luogo quasi desolato,privo di verde,terra arida,secchissima,con grandi crepe.

Quasi tutte le forme di vita osservabili nei mesi precedenti sono sparite.Le vedove nere,tutte adulte,presentano le tipiche oteche.

 

latrodectustredecimguttn.jpg

 

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Questo è uno dei massi che ho preferito non alzare per non distruggere la tela. Erano presenti 6 oteche,grandi all'incirca come 1 centesimo.La tela del Latrodectus è resistentissima,tanto che anche piccoli sassi sono tenuti in aria.

latrodectustredecimguttu.jpg

 

latrodectustredecimguttf.jpg

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latrodectustredecimguttv.jpg

 

Quasi tutte le femmine possedevano oteche.Ormai adulte sono caratterizzate da un addome piu' peloso,meno lucido,le macchie diventano di un rosso molto scuro,e sono meno vistose,rese piu' visibili all'esposizione solare o del flash.

 

latrodectustredecimguttgdy.jpg

 

a fine Ottobre tutte le femmine sono ormai divenute per lo piu' melaniche(nere),addome opaco,peloso,meno attive e deboli,è sicuramete l'ultimo ciclo di vita della vedova nera.

 

latrodectustredecimguttd.jpg

 

Foto fatte fra fine Maggio e l'ultima con oteche il 10 ottobre.L prima vedova nera l'ho osservata verso la fine di Luglio.Purtroppo nelle mie rare passate non ho visto e fotografato neppure un maschio,probabilmente presenti nei mesi di Agosto e Settembre.

Il genere Steatoda paykulliana presente nei mesi piu' umidi e verdi sembra lasciare il posto alle vedove nei mesi piu' secchi e aridi,e cosi' via. Infatti,quando in Luglio erano presenti grossi esemplari di Steatoda paykulliana erano presenti solo piccole Latrodectus tredecimguttatus,e quando agli inizi di Ottobre erano presenti le femmine adulte di Latrodectus con oteche,erano presenti soltanto piccoli esemplari di Steatoda paykulliana

Spero di non avere inserito troppe foto e di non essermi dilungato troppo.

Daniele

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Ciao Daniele,

complimenti per le osservazioni e le foto.

Se ti interessa il lato antropologico del rituale dell'argia ti consiglio un libro, se già non lo conosci: "La ballerina variopinta" di Clara Gallini.

 

Un'altra preghiera rivolta all'argia la trovi nella mia firma :wub:

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Grazie a tutti,sono lusingato..

vorrei dei pareri sulla cartina di distribuzione e sulla mia ultima parte..è possibile che questo ragno abbia un ciclo vitale di un solo anno?

e ancora..cosa ne pensate dei vari disegni sugli addomi?

 

Anabias grazie del consiglio,il libro non lo conoscevo,ma lo leggero'!!

:wub:

 

Bomba,si i miei primi due esemplari li trovai presso Ostia,verso l'idroscalo,nella poca macchia che c'è,a circa 300 metri dalla spiaggia.La zona è diventata oggi,per fortuna,Oasi Lipu,ci sono dei laghetti salati,proprio dietro il nuvo porto turistico di Roma.Il prossimo anno vorrei vedere se è diffusa anche verso le pinete di castel fusano e castel porziano (zone che ho fatto rientrano come "probabili"in arancione sulla mia cartina.

 

ps:per i sardi c'erano tre specie di vedova nera,una nera(vedova)una bianca(vergine)e la sposata(maculata),la piu' pericolosa..

sara' vera questa storia?

 

ps:mi aggiungo io che osservo la malmignatta B)

 

ioelatrodectusyk7.jpg

w270.png

 

Grazie a tutti

Daniele

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