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Allevamento e riconoscimento ragno croato


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Durante un breve viaggio in croazia, grazie all'interesse che col passare del tempo ho sviluppato nei confronti degli insetti in generale e degli aracnidi in particolare, ho passato un po' di tempo alla ricerca di alcuni ragni. Fra questi me ne sono portato via uno, a causa del suo aspetto davvero particolare. Posto una breve galleria degl'esemplari incontrati, l'ultimo dei quali è quello che ora si è trasferito a casa mia ;)

 

Inizia con il primo, l'unico di cui credo di aver individuato la specie, una bella segestria, forse florentina.

dsc00584sn7.th.jpg

Ho deciso di lasciarla dove stava sia per la bellezza dell'esemplare, davvero di grandi dimensioni per non essere stato allevato, sia per la difficoltà di adattamento che questo animale ha nei nuovi ambienti.

 

Il secondo della lista invece è un simpatico salticida, piccolo ma decisamente intraprendente. Meritevole di menzione anche solo per il fatto di avermi tenuto compagnia durante tutto l'aperitivo :D

dsc00632jz2.th.jpg dsc00623kl3.th.jpg

 

Il terzo invece non lo conosco, ma la forma mi ha lasciato un po' perplesso, se non altro per la somiglianza con un'altra specie, ben più pericolosa....

dsc00634jg8.th.jpg

 

L'ultimo della lista invece è il mio compagno di viaggio, che si è rivelato essere una femmina gravida (lo sospettavo già dalle dimensioni dell'addome ed ho avuto le mie conferme dato che ora ho pure un cocoon a forma di cono). Ecco le immagini:

 

Femmina gravida lato superiore

dsc00558rd3.th.jpg

 

Femmina gravida mentre mangia quello che resta di un grillo, lato inferiore

dsc00592be8.th.jpg

 

Femmina dopo la deposizione

Foto

 

Cocoon

Foto

 

Perdonatemi se non ci sono le anteprime di queste ultime, ma ho superato il numero limite di immagini consentite.

 

Sono davvero curioso di sapere di che specie si tratta e come va allevata. Questo esemplare mi piacerebbe tenerlo, ma i piccoli credo che li libererò, anche perché il cocoon è davvero grande e non so quanti ne potrebbero nascere.

Per ora sia la madre che i piccoli si trovano in un terrario improvvisato costituito da un cestino di vimini, privo di fessure rilevanti, dotato di coperchio, sempre in vimini, che uso solo di notte. Il tappo trasparente è costituito da una pellicola ottenuta da un sacchetto trasparente. Per ora la lascio li dato che ha deposto il cocoon, quando si schiuderà lo sposterò in un fauna box adatto. Le attuali dimensioni del terrario sembrano andare bene, il diametro è di 25 cm e l'altezza 15cm. Il ragno non è enorme, ma comunque di dimensioni considerevoli con i suoi 4cm legspan.

Ha dimostrato fin da subito interesse per il cibo ed in poco tempo (una notte) ha costruito una spessa tela che si diffonde per tutto il terrario. Ora sembra non mangiare subito, ma dopo un po' che metto delle prede nel terrario queste spariscono, il che mi suggerisce che se le mangi :D.

Temperatura ed umidità sono quelle dell'ambiente, dato che c'è molto ricambio d'aria in un cesto.... In ogni caso sono elevate. Il substrato è quello dell'isola in cui l'ho trovata, ossia terra rossa, molto secca, rametti in verticale per permettere di fare la tela, ed aghi di pino secchi. Non ha ancora effettuato mute.

Attendo con ansia vostre risposte, sono proprio curioso di sapere che ragno è :D

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Ciao,

riguardo il primo ragno concordo con te, Segestria sp. quasi sicuramente S.florentina.

Il secondo è un salticidae, ma non mi spingo oltre visto che sono poco ferrato su questa famiglia ;)

Il terzo ragno è invece più che innocuo visto che appartiene al genere Philodromus (un altra foto avrebbe potuto creare dubbi con Thanatus, ma nel tuo scatto è possibile comparare la lunghezza delle zampe che sono molto importanti per la distinzione dei due generi).

Il tuo bottino invece è un Argiope lobata (fam. araneidae);Per il suo allevamento ti consiglio di consultare la seguente scheda riguardante A. bruennichi : http://www.aracnofilia.org/schede/locali/A..._bruennichi.htm

sono due ragni congenerici dall' aspetto differente,ma dalle abitudini molto simili. Credo quindi che quanto riportato sulla scheda sia valido anche per la tua cattura :D

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Grazie mille. Per fortuna non si tratta di un ragno difficile da allevare...

Nella scheda c'è scritto che il ciclo vitale si conclude a settembre - ottobre... Questo significa che a breve il ragno morirà, o posso evitarlo in qualche modo? C'è anche scritto che i piccoli nascono la primavera successiva; ci mettono davvero così tanto, oppure se tenuti a casa con il riscaldamento nascono prima?

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  • 4 weeks later...

Volevo fornire nuove informazioni, che magari possono essere utili anche ad altri, dato che l'argiope è un ragno relativamente frequente nei terrari degl'allevatori.

Dopo questo periodo, di circa un mese, posso dire che il ragno si è ben ambientato. Finora non ho dovuto lavorare sui parametri di umidità e temperatura, perché venezia, purtroppo per noi esseri umani, durante l'estate ha un clima molto adatto all'allevamento di questi animali, con valori di umidità spesso sopra il 60% in casa e sopra l'80% fuori.

La dieta a cui l'ho abituato è varia ed ho notato che mangia davvero di tutto. Il cibo più comune sono le farfalline della pasta, per un massimo di 3 in un giorno. Ho notato però che non disdegna nemmeno altri tipi di prede, anche terrestri e non solo volanti; fra quelle della prima categoria le ho dato un centopiedi, diverse camole, grosse formiche e quelle che a venezia si chiamano porseette (non chiedetemi la nomenclatura, perché non conosco nemmeno il nome italiano :)); nel gruppo degli insetti volanti invece le sue prede sono state farfalline e falene di ogni genere, mosche (piccole e grandi) e persino un fuco (palesemente provato dalla fine della stagione...).

Finora non ha effettuato mute e non è variato nelle dimensioni. La tecnica di caccia è diventata più efficace, in quanto si è adattata al terrario. Praticamente la tela fa da tappo ed è sufficiente gettare sopra la preda perché l'animale corra a cibarsene.

Il cocoon è rimasto invariato.

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complimenti davvero un esmplare bellissimo!io non ne ho mai viste di argiopi lobate e sarei molto interessato ad alcuni slings se hai intenzione di cederli quando saranno usciti.

ancora complimenti e buona fortuna

Da quanto ho letto i piccoli dovrebbero nascere entro la prossima primavera. Io credo che li libererò, ma se ti interessa magari qualcuno lo conservo. Poi si fa sempre a tempo a mettersi d'accordo per un passaggio a mano. Mi rifiuto di spedirli, poveri :)

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leggete qui per favore:

 

http://forum.aracnofilia.org/index.php?sho...10511&st=40

 

Allora, io NON SONO una vecchia bisbetica o brontolona. A parte il fatto che ho 26 anni e non 85, ma parlo con cognizione di causa. E poi vi ricordo che questo è un forum scientifico.

 

 

Cino ha sbagliato a prelevare il ragno dal suo ambiente e portarlo qui. Gli esseri viventi non sono souvenirs che uno prende e si porta a casa come "ricordino". E anche farsi belli dicendo "ma tanto li libero", mi dispiace ma non funziona. Non si possono introdurre esemplari di un altro paese in Italia e pensare che vada tutto bene, tanto la lobata c'è anche in Italia. La lobata italiana è geneticamente diversa da quella croata, ed è una diversità che va rispettata e preservata.

 

Oltretutto i nuovi nati di Argiope necessitano di cure particolari, non è sicuramente una cosa che si improvvisa, tirare su un ovisacco di Argiope. Serve un allevamento di Drosofile e anche un po' di coscienza ecologica che, mi dispiace, ma qui mi sembra totalmente assente.

 

Come scrivevo anche nell'altro messaggio, se Cino vorrà riscattarsi dai suoi errori, lo si può mettere in contatto con un aracnologo slavo che potrebbe occuparsi dell'ovisacco (la madre ormai è alla fine del suo ciclo, per questo non la calcolo) e liberarlo in Natura (nella Natura "giusta" che non è quella italiana).

 

Se invece volete continuare con questa storiaccia e usare i ragni come figurine (l'argiope lobata non ce l'ho, me la spedisci? io poi ti spedisco un Dolomedes...) allora vi invito a farlo in qualche altro posto che non sia Aracnofilia.

 

Scusate il nervoso ma porca miseria, a leggere queste cose persino Madre Teresa si innervosirebbe.

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La lobata italiana è geneticamente diversa da quella croata

Mi si scusi l'ignoranza, ma in che senso geneticamente diverse e per quale motivo? :blink:

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Sono d' accordissimo con Diana sul fatto che i ragni non siano figurine da scambiare, ma (forse non l' ho interpretata bene) non capisco molto questa affermazione:

Cino ha sbagliato a prelevare il ragno dal suo ambiente e portarlo qui. Gli esseri viventi non sono souvenirs che uno prende e si porta a casa come "ricordino". E anche farsi belli dicendo "ma tanto li libero", mi dispiace ma non funziona. Non si possono introdurre esemplari di un altro paese in Italia e pensare che vada tutto bene, tanto la lobata c'è anche in Italia. La lobata italiana è geneticamente diversa da quella croata, ed è una diversità che va rispettata e preservata.

Dal tuo punto di vista, anche un' argiope veneta non la si potrebbe liberare in lombardia.

Anche i membri di una stessa nidiata sono "geneticamente differenti", ma hanno le medesime necessità perchè appartengono alla stessa specie(anche perchè se le differenze tra le popolazioni croate e quelle italiane fossero cosi consistenti, la tassonomia avrebbe già proceduto alla separazione delle specie). Condividerei il tuo pensiero se avesse prelevato un' Avicularia in sudamerica e la volesse liberare nel cortile sottocasa, ma poichè la specie è esattamente la stessa e il clima italiano è ideale per il ragno tanto quanto quello croato, non capisco che cosa ci sia di scorretto in ciò che ha fatto cino... bisogna solo trovare il luogo giusto in cui restituire il ragno alla natura :blink:

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una lombarda e una veneta magari no. Ma una bruennichi, ad esempio, del lazio e una del belgio sono geneticamente differenti. Per quanto interfertili, sono popolazioni che possiedono certe caratteristiche, che in teoria non andrebbero mischiate. E credo che questo discorso valga anche per una croata e una italiana.

 

Anche io fino a poco tempo fa non pensavo che la definizione di "alloctono" arrivasse fino a questo punto, ma poi il prof. Nentwig mi ha fatto cambiare idea.

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una lombarda e una veneta magari no. Ma una bruennichi, ad esempio, del lazio e una del belgio sono geneticamente differenti. Per quanto interfertili, sono popolazioni che possiedono certe caratteristiche, che in teoria non andrebbero mischiate. E credo che questo discorso valga anche per una croata e una italiana.

 

Anche io fino a poco tempo fa non pensavo che la definizione di "alloctono" arrivasse fino a questo punto, ma poi il prof. Nentwig mi ha fatto cambiare idea.

Non te lo chiedo per essere rompiscatole, ma perchè l' argomento mi interessa e son curioso :blink:

come mai le caratteristiche di esemplari della stessa specie provenienti da popolazioni differenti non andrebbero mai mischiate?

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Io e Diana ci siamo chiariti nell'altro post e non voglio essere causa di discussioni. Siccome probabilmente in primavera ritornerò in croazia, lascierò là il cocoon, giusto per evitare inconvenienti. Tanto per me andarci con un nido in una scatola o senza non fa alcuna differenza...

Se invece la discussione è volta solo a soddisfare delle curiosità, continuate pure, così imparo qualche cosa anche io :blink:

 

Un piccola domanda in questo senso: ma la selezione naturale non si basa proprio sulla mescolanza dei geni e sul relativo trionfo delle specie più forti?

 

Un'altra cosa che mi sono dimenticato di dire: mentre all'inizio il ragno, quando mi avvicinavo al terrario, adottava il classico comportamento oscillatorio sulla tela, ora tale comportamento è svanito; un secondo cambiamento caratteriale che è intervenuto mi sembra riguardi il modo con cui si nutre: mentre in principio era molto sospettoso e stava distante dalla preda anche parecchio tempo prima di andare a prenderla, ora si lancia su di essa nonappena questa tocca la ragnatela, senza nemmeno curarsi del fatto che sia viva, moribonda od addirittura morta (una volta infatti ho erroneamente ucciso una tarma della farina che poi mi è caduta sulla tela; il ragno è corso a prenderla e se l'è mangiata senza fare storie...). Tutto ciò mi fa pensare che l'animale si sia abituato alla mia presenza e che non mi veda più come una minaccia, ma come un gigantesco dispenser di camole :)

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Non te lo chiedo per essere rompiscatole, ma perchè l' argomento mi interessa e son curioso :blink:

come mai le caratteristiche di esemplari della stessa specie provenienti da popolazioni differenti non andrebbero mai mischiate?

 

sarebbe meglio non farlo, per proteggere la biodiversità (intesa nel suo concetto più ampio o più ristretto, anche fra individui della stessa specie), seriamente minacciata dai traffici umani. Potrebbe anche sembrare una lotta contro i mulini a vento, visto il numero di alloctoni introdotti ogni giorno grazie alle rotte del commercio internazionale...

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