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Data: 06/10/2018 Luogo: Sassello, prov di Savona Posizione e microhabitat: bosco di latifolglie Dimensioni: 25-27mm BL Ciao a tutti, Come dalla schedina sabato scorso ho fotografato l'aracnide in fotografia e fino al ritorno a casa ero convinto di aver fotografato la Cteniza moggridgei dato che la presenza è accertata Tuttavia le dimensioni non mi convincevano, infatti dalla scheda di famoso sito pare che le dimensioni di una femmina adulta di C.moggridgei non superano 18mm di BL Anche se la foto puo essere interpretata diversamente ho molta confidenza con il metro (lo uso tutti i giorni) posso confermare che l'animale era almeno pari sennò più di 25mm di BL Secondo voi è possibile che in prov. di Savona vi è la presenza anche della cugina C. sauvagesi? Non ho prelevato l'animale, non lo faccio mai ma ho altre foto se dovesse servire Grazie in anticipo, T.
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Ciao a tutti, condivido con voi degli scatti del 1° settembre 2016 e la mia piccola avventura con Cteniza sauvagesi, a Villasimius: "Villasimius, presso la vecchia fortezza. Sono impegnata a cercare botole, quando due uomini sulla sessantina incuriositi mi chiedono cosa stessi guardando. "Ragni" rispondo io. "Vuole vedere?" faccio avvicinare uno dei due uomini illuminando la botola aperta con la torcia del mio telefono, per scorgere il ragno al suo interno, che nel frattempo si era approssimato vicino all'entrata incuriosito dal mio trafficare. Il signore resta tra lo stupito e l'impaurito. "Che grossi!" esclama. Gli mostro delle foto nel telefono, di Cteniza e Amblyocarenum, trovate su google, gli racconto qualche cosa su di loro, li chiamo "ragni botola". Parliamo di ecologia, di rispetto per la vita, di come osservare questi splendidi e innocui animali. Saluto, mi sposto. Più tardi, tornando indietro, li incontro nuovamente con le rispettive mogli. Mi chiedono se in quel punto dove ci troviamo si trovano altre tane " voglio mostrarle a mia moglie, non ci crede!". Gli spiego che in quel punto il terreno è diverso ed è più difficile notare le tane, e mostro alla moglie queste foto. Anche lei sembra sorpresa, non ne aveva mai visti prima. Li saluto nuovamente. Passano alcuni minuti e decido di andar via. Passando in macchina incontro ancora quei signori con le mogli, lungo strada. Il primo signore chino sul versante a bordo strada, il secondo, poco distante, mi dice sorridendo:"sta cercando le botole!". Sorrido, e saluto, e penso a quanta soddisfazione e felicità mi abbia messo il fatto di aver fatto appassionare un uomo ai trapdoor. E magari a tutti i ragni! A mio modo oggi ho fatto un po' di divulgazione scientifica ". Nelle foto qui sotto, alcuni dettagli delle tane chiuse perfettamente mimetizzate, e delle stesse dopo essere state aperte. Si vede bene lo spesso coperchio tronco-conico costruito con del terriccio e foderato con un denso strato di seta, così come l'interno della stessa tana. L'incontro con questi ragni è sempre un'esperienza esaltante . La foto qui sotto è stata schiarita e contrastata per mettere in risalto la figura del ragno all'interno della tana, ma è sgranata perché comunque le condizioni allo scatto non erano buone, era completamente buio ed era difficile illuminare l'interno della tana con i pochi strumenti a disposizione (due cellulari). Buona serata a tutti .
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Salve Amici, questo ragno relativamente grande è stato trovato morto in un secchio d'acqua, in campagna, sulle colline nei dintorni di Palermo. Ha detta di mia cugina a zampe chiuse era grosso circa come una moneta da 2 euro, quindi con zampe distese immagino di piu'. Purtroppo, si è rifiutata di farmi altre foto! mi ricordo questo ragno, sempre siciliano: http://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=61662
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Ciao a tutte/,i segnalo anche qui la descrizione di una nuova grossa specie di ragno botola endemica della Sardegna. Amblyocarenum nuragicus, da me descritto insieme ad Arthur Decae e Bruno Manunza e nominato in onore della civiltà che ha lasciato molte tracce archeologiche in tutta l'isola, scava un cunicolo nel suolo il cui ingresso è chiuso da un opercolo di terra e tela sottile, morbido e quasi pergamenaceo. I maschi adulti si spostano allo scoperto alla ricerca delle femmine nei mesi di luglio, agosto ed eccezionalmente settembre... si ritrova anche negli stessi luoghi della già nota Cteniza sauvagesi (con la quale spessissimo viene confuso) che oltre a differire dal punto di vista morfologico costruisce una tana con uno spesso opercolo tronco-conico. Inutile dire che come tutti i trapdoor di notte si apposta sotto l'opercolo e attende il passaggio di piccoli invertebrati che cattura fulmineamente... I riferimenti sono: Decae, A., Colombo, M. & B. Manunza. 2014. Species diversity in the supposedly monotypic genus Amblyocarenum Simon, 1892, with the description of a new species from Sardinia (Araneae, Mygalomorphae, Cyrtaucheniidae). Arachnology, 16 (6): 228-240 Secondo me la cosa interessante di tutta la faccenda è che se abbiamo ancora da scoprire specie di grandi dimensioni, figuriamoci quanto c'è da sapere ancora su quelle piccole! Ciao, Marco ------------------------- Marco Colombo Fotografia Naturalistica www.calosoma.it
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